Roma, il Capo della Polizia Franco Gabrielli fa ingresso tra i soci onorari dell’Associazione dei Benemeriti della Repubblica (ANCRI)

ROMA – Il Cavaliere di Gran Croce Franco Gabrielli, Capo della Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza da ieri è socio onorario dell’Associazione Nazionale degli Insigniti al Merito della Repubblica (ANCRI). La decisione di nominare il Capo della Polizia quale socio onorario dell’associazione è stata votata all’unanimità dei consensi da parte della presidenza nell’ultima assemblea sociale di Cosenza.

La consegna della tessera sociale Ancri

E’ avvenuta a margine delle celebrazioni della Giornata in ricordo delle vittime del terrorismo, organizzata in Questura, a Roma dall’ANCRI e dall’Associazione Memoria insieme alla Polizia di Stato. Erano presenti il Questore di Roma Guido Marino, il prefetto di Roma Paola Basilone, i generali comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria, tantissimi dirigenti ed operatori della Questura di Roma e oltre 60 parenti delle vittime del terrorismo. Il presidente dell’Associazione Tommaso Bove e il prefetto Francesco Tagliente, delegato ai rapporti istituzionali del Sodalizio hanno colto l’occasione ringraziare il prefetto Gabrielli per la sensibilità dimostrata nei confronti delle vittime del terrorismo e per rinnovargli auguri di buon lavoro e le congratulazioni per la recente riconferma al vertice del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Bove: “Mantenere sempre viva la memoria delle Vittime del terrorismo”

Il presidente Bove nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato che “per l’associazione degli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, ricordare le vittime di quei terribili anni di piombo, manifestare la vicinanza ai familiari che ancora piangono i loro cari e condividere questo momento celebrativo con tanti protagonisti della lotta al terrorismo, è un grande privilegio. Gli Insigniti – prosegue Bove – sono impegnati a promuovere tutte le iniziative possibili per tenere alti i Valori ed i Simboli della Repubblica. Tra quelle avviate negli ultimi mesi questo momento di riflessione con la Polizia di Stato e con l’Associazione Vittime del Terrorismo su quei tragici anni di piombo e di strategia della tensione, rappresenta il momento più alto sia come gratificazione degli Insigniti che come esempio per gli altri, soprattutto per i nostri giovani. Sono convinto – ha aggiunto il Presidente Ancri – che questo incontro alimenta la riscoperta dei Valori primari, tra i quali vi è certamente quello del mantenere sempre viva la memoria delle Vittime del terrorismo, ed accresce il senso dello Stato per il quale quelle vite sono state sacrificate.”
Concludendo il suo intervento, Tommaso Bove ha voluto rivolgere un riconoscente pensiero a tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, che nei cosiddetti anni di piombo hanno strenuamente lottato, e vinto, contro il terrorismo a rischio ed a costo della loro stessa vita.

Argomentando sulla motivazione del premio il prefetto Tagliente ha detto che:

“L’Ancri pone alla base di ogni decisione e iniziativa il valore unico e intangibile dell’uomo. Pone al vertice della scala dei valori il cittadino come persona e come individuo portatore di diritti e di doveri. Parlo – ha precisato Tagliente – del valore della legalità, della libertà, della dignità della persona, della dignità sociale, della democrazia, della solidarietà, dell’eguaglianza. Parlo della esigenza di rivolgere attenzione ai diritti delle persone che versano in una condizione di fragilità, come i familiari delle vittime del terrorismo.” L’Ancri – ha concluso Tagliente – riconoscendo nel tuo operato un modello di riferimento etico, ti chiede di accettare la nomina di socio onorario dell’Associazione degli insigniti OMRI”.

Poco prima il Capo della Polizia aveva concluso la cerimonia del ricordo con un apprezzatissimo intervento, che ha toccato le corde sia dei parenti delle vittime degli attentati terroristici che degli uomini delle istituzioni che in quegli anni, hanno creduto nel loro lavoro battendosi con tenacia a rischio della propria vita e della sicurezza dei propri familiari.