Roma: inaugurata la "nuvola" di Fuksas

 

di Silvio Rossi

 

ROMA – Inaugurata l’opera che si pone come ambizioso obiettivo per il rilancio del turismo congressuale a Roma. Ieri la “Nuvola” di Massimiliano Fuksas è stata inaugurata alla presenza del premier Matteo Renzi, con tanto di diretta Rai.

Circa diecimila posti, divisi in un aditorium da quasi duemila posti, due sale da 1.300 posti ciascuna, e altre sale più piccole, facenti parte di un progetto ambizioso, che è nato quasi venti anni fa, e che oggi, dopo quasi venti anni dalla sua nascita su carta e a otto anni dall’inizio dei lavori, vede finalmente la conclusione dei lavori.

Il nome “Nuvola” è dato dall’auditorium, che sembra sospeso all’interno della “teca”, la struttura esterna del centro, un edificio poligonale di circa 170 metri per 66, alto quasi 40 metri, e ricoperto da circa 5000 metri quadri di pannelli fotovoltaici.


L’auditorium si sviluppa su una superficie di circa 3500 metri quadri, è il cuore dell’opera. La sua leggerezza viene esaltata dal fatto che sembra sospeso in aria, collegato all’esterno mediante scale mobili e passerelle.
Fa parte integrante del centro anche un albergo, chiamato “La Lama”, per via dell’aspetto del palazzo, alto e stretto, che si sviluppa 17 piani per oltre 400 stanze, che si trova lateralmente rispetto alla teca.
Certamente il nuovo centro congressi è l’opera più grande concepita a Roma assieme al Parco della Musica di Renzo Piano. Come per la struttura al Villaggio Olimpico, anche per la Nuvola notevoli sono state le polemiche per i costi dell’opera, lievitati dai 270 milioni iniziali a circa 413.


Il nuovo centro si propone come primo passo di un nuovo progetto di sviluppo della zona EUR di Roma, come centro di un turismo congressuale che per molti anni ha ignorato la capitale. Se la zona circostante riuscirà a riorganizzarsi, ammodernando le sue strutture, per creare un sistema integrato a sostegno di questo settore, i benefici sull’indotto potranno essere notevoli.