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Roma

ROMA, INCENDIO AL SAN CAMILLO: LA PROCURA INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO

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Tempo di lettura 2 minuti Il direttore Generale: L'incendio è "per noi un evento inspiegabile, aspettiamo le risultanze dell'inchiesta"

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Redazione

Roma – Omicidio colposo a carico di ignoti. E' senza indagati l'inchiesta avviata dalla Procura di Roma dopo l'incendio che tra il 30 aprile e il primo maggio scorso ha provocato la morte di un paziente di 65 anni, di origine moldava, ricoverato nel reparto di Medicina nel padiglione Maroncelli dell'ospedale San Camillo. Il magistrato di turno, Silvia Sereni, ha affidato le indagini alla polizia ed è in attesa di una relazione dei vigili del fuoco per capire l'origine dell'incendio.
L'incendio è "per noi un evento inspiegabile, aspettiamo le risultanze dell'inchiesta". Il direttore generale dell'ospedale romano, Antonio D'Urso, questa mattina ha ricevuto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha voluto incontrare il personale sanitario presente quella notte. Tutto, ha riferito D'Urso, si è svolto secondo protocolli: "L'allarme antincendio è scattato alle 00.09 nella stanza della vittima e subito dopo nelle altre stanze per la presenza di fumo. Immediatamente sono scattati i meccanismi di sicurezza, le porte tagliafuoco si sono chiuse ed è stato impedito che il rogo divampasse per il reparto. Gli infermieri e lo staff tecnico di soccorso, a disposizione h24, sono intervenuti nella stanza dell'incendio nel giro di pochissimi minuti". "Tutte le dotazioni della camera, dal letto ai tavoli alle coperte, e' fatto di materiale ignifugo. Non abbiamo risultanze di corto circuito, e non ci sono bombole di ossigeno, visto che l'erogazione è centralizzata. Al momento non sappiamo quale possa essere stata la scintilla che ha scatenato tutto". Ora, ha confessato il direttore generale, "l'ospedale è sotto shock, siamo confusi. Abbiamo messo a disposizione uno psicologo per il paziente che condivideva la camera con la vittima, che è provato e ha anche sensi di colpa, ovviamente immotivati, per non essere riuscito a salvare il compagno di stanza e tutto il personale dell'ospedale può, se vuole, essere seguito da uno psicologo".
L'incendio scoppiato la notte di sabato è stato affrontato dal personale "in modo tempestivo, con grandissima professionalità. I protocolli sono stati rispettati", ha detto la Lorenzin che si è recata questa mattina all'ospedale. "Medici ed infermieri – ha detto il ministro – sono stati bravissimi, una bella risposta di professionalità. Abbiamo immediatamente inviato l'Agenas ed i Nas ed è in corso un'indagine sulle cause del rogo, ma possiamo dire che le procedure di allarme sono scattate nei tempi giusti e il personale è stato encomiabile nell'affrontare un evento imprevedibile, tanto che un'ora dopo l'incendio il reparto era di nuovo pienamente operativo con tutti i malati ricollocati". Questa mattina anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti si è recato al San Camillo. Nel corso della visita il governatore ha incontrato il direttore generale Antonio D'Urso e gli operatori che sono intervenuti dopo l'incidente. Ne da' notizia un comunicato della Regione Lazio

Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

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Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

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Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

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Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

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