ROMA, INCIDENTE TRENO: LINEA ABBANDONATA DA ANNI

Redazione

Roma – L'incidente di stamattina sulla linea Roma-Giardinetti è il frutto dell'abbandono decennale di una delle principali arterie di spostamento dei pendolari nella Capitale. Legambiente chiede una verifica urgente su tutta la linea Termini-Giardinetti, sia dei convogli che dell'infrastruttura, e che vengano resi noti i dati sulla situazione.

“ È impensabile che al giorno d'oggi, in una metropoli come Roma, un treno viaggi con i freni non funzionanti e metta a rischio l'incolumità di tanti pendolari che cercano con fatica di raggiungere tutti i giorni il posto di lavoro – dichiara Valentina Romoli, vice presidente di Legambiente Lazio, che era a bordo del treno stamattina al momento dell'impatto-. L'urto è stato violento, lo spavento fra i passeggeri grande. Ora vengano individuate le cause in maniera chiara e trasparente. Percorro questa tratta tutti i giorni e tocco con mano lo stato di abbandono in cui versa da anni. L'attesa di una metro C che dovrebbe coprire queste zone, ma che non sembra decollare, non può giustificare una così malagestione. Servono investimenti sul trasporto pubblico per più binari e più treni, una riorganizzazione dell'intera rete e servizi di qualità.”

La linea ferroviaria metropolitana Roma-Giardinetti trasporta 35.000 passeggeri al giorno in appena 256 corse, secondo gli ultimi dati del “Trofeo Caronte” di Legambiente. Questa tratta da anni si aggiudica tristemente il podio fra le peggiori tratte ferroviarie usate dai pendolari. Anche ad inizio 2013 erano state evidenziate gravi carenze come treni vecchi, attese infinite, mancanza di pensiline per ripararsi né avvisi, l'assenza del riscaldamento d'inverno e del condizionamento d'estate.

"Serve un nuovo inizio per il trasporto pubblico a Roma e nel Lazio -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Comune e Regione stanno finalmente rimettendo mano alla pianificazione e alle risorse destinate a treni e servizi urbani ed extra urbani, il ritardo accumulato è enorme, non si può attendere oltre. Serve uno sforzo anche nei prossimi bilanci, nonostante la crisi, visto che gli utenti hanno subìto gli aumenti delle tariffe lo scorso anno con un servizio che è sempre lo stesso. Legambiente continuerà a monitorare la situazione e chiede anche ai cittadini di farlo e inviare segnalazioni."

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