ROMA: LA CAPITALE SALUTA IL 2015 CON I TUFFI DA PONTE CAVOUR NEL TEVERE

La tradizione romana rispettata sotto un sole splendido…per dare benenuto 2015 in pace e in serenita’.  Simone Carabella al suo quinto tuffo ricorda le vittime della sanità, le 400 infusioni di Stamina senza alcun effetto collaterale e invita a riportare a casa i Marò:”andremo con una delegazione a riprenderceli!”

di Cinzia Marchegiani

Roma
– Roma incantata, la città dal volto eterno nel primo giorno di questo giovane 2015 ha accolto con uno splendida giornata e un sole caldo i tuffatori temerari che ogni anno rinnovano una tradizione tutta romana, il lancio da Ponte Cavour sul Tevere, a mezzogiorno quando il cannone del Gianicolo annuncia l’ora esatta.

La temperatura vicina allo zero non ha per nulla intimidito l’impresa, così Maurizio Palmulli, alias “Mister Ok” ha dato vita al suo 27° tuffo, anticipato dai tuffi di Simone Carabella, Valter Schirra e Marco Fois.
Sotto lo sguardo di un pubblico curioso e dei turisti stacanovisti, la performance si è svolta in modo ineccepibile, quattro meravigliosi tuffi, con la supervisione dei vigili del fuoco che erano già sul fiume con tutte le dotazioni per accogliere, ed eventualmente intervenire, l’arrivo in acqua dei protagonisti.

A catalizzare questo evento, diventato una vera istituzione di capodanno, c’è sempre lui, il grande Mr OK, che ormai è parte integrante di questa Roma capitolina, dove emerge la sua forza e capacità di accattivarsi le simpatie e il rispetto delle persone. Al suo fianco Valter Schinna e Marco Fois…che hanno eseguito due tuffi magistrali e poi Simone Carabella, che oltre a dare il benvenuto a questo nuovo anno, si è tuffato con tutti i desideri scritti sulle sua pelle…anzi veri muscoli. Carabella.. un caterpillar delle battaglie sacrosante che assieme al figlio di Maurizio Palmulli, il dolce e temerario Claudio, sta sensibilizzando i cittadini con maratone al limite dell’impossibile non solo nella metropoli ma anche in provincia su temi troppo importanti e purtroppo trascurati dalle istituzioni italiane, come l’abbattimento delle barriere architettoniche ma anche il diritto alla salute. Da cinque anni questo giovane uomo sta affiancando i tuffatori in questa ricorrenza per galvanizzare ancora di più quello che spesso i media tacciono, come la vicenda Stamina con le sue 400 infusioni somministrate agli Spedali Civili di Bresca senza alcun effetto collaterale, o le vittime con il sangue infetto dimenticate dallo Stato. Nel dettaglio spiega: «voglio dare voce alle tematiche sociali che vengono tenute sotto traccia per non informare volutamente su ciò che accade nel Paese. Quest’anno il tema fondamentale è quello contro le barriere architettoniche, anche se dietro la schiena la frase saliente è riservata al caso dei Marò, nei confronti del quale l’Italia sta perdendo credibilità e sta diventando una nazione derisa da tutti. Io non ci sto ed invito i cittadini ad andare a riprendere i Marò, palesemente abbandonati dalla politica italiana. Un’altra dedica che mi ha chiesto il papà di scrivere “Daje Giulia” affetta da tumore, per una battaglia che sono sicuro che lei vincerà contro questo stupido cancro.»

Nel freddo glaciale di Roma, tante emozioni, quelle di sempre e un brindisi con i quattro magici Mr Ok per accogliere e dare il benvenuto al 2015, tanti progetti in cantiere e obiettivi da raggiungere che possono solo creare condivisione e consapevolezza, senza i quali nulla si potrebbe ottenere…. E poi un augurio speciale è stato dedicato alla capitale del mondo….Auguri Roma!

L'Osservatore d'Italia si unisce a questo brindisi, che il 2015 sia un anno pieno di consapevolezza, di forza e successo per chi sta lottando contro battaglie importanti. Che sia l'anno della raccolta di chi sapientemente ha seminato speranza, solidarietà e attuato progetti tesi ad aiutare persone nel momento del bisogno, isole invisibili agli occhi e alle responsabilità delle istituzioni. Auguri a tutti i nostri lettori.