ROMA LUNEUR, INSORGONO GLI EX LAVORATORI DEL PARCO: "CHE SI RISPETTI IL BANDO CHE PREVEDEVA IL LUNEUR DI UNA VOLTA!"

Marcello Viaggio

Roma – La Capitale si prepara ad un grande ritorno: il Luneur. Le news in esclusiva date dall’Osservatore Laziale nel week end hanno avuto una certa risonanza, a quanto pare.  Il 21 agosto sono iniziati i lavori, il Luneur riaprirà a maggio 2014. La fonte, uno che non potrebbe essere più informato: Pier Luigi Borghini, presidente di Eur Spa, ente proprietario dei 68mila mq dell’area. Per decine di migliaia di fan e appassionati, una bomba. Un tonfo al cuore. A maggio torna il Luneur! Con 34 stand, il trenino, la casa delle streghe, e tante attrazioni per i bambini.      
La notizia  ha fatto rapidamente il giro del web. Impossibile elencare tutti i siti che l'hanno ripresa dove si riportano  i commenti dei lettori: “Notizia bomba!”; “Ed era pure ora: anche troppo ci hanno messo!”; “Sono troppo contenta, non ho ancora figli, ma andrò col mio ragazzo, amici, il mio nipotino….. nn vedo l’ora…”; “Si, penso proprio che ci andremo in molti anche se il target è di famiglie e bambini. Vedremo che giostre metteranno, ma seguiremo tutto come sempre!”. 
Spazio anche sui blog: “E’ una notizia che sicuramente farà felice il popolo romano!…I nostalgici saranno tornati indietro nel tempo, ora potranno far rivivere quei ricordi e portarci i figli o nipotini”.  
Un portale romano pubblica la notizia e registra in 24 ore la bellezza di 37mila contatti da facebook, con  60 commenti nella stragrande maggioranza entusiasti: “Sono felicissima” scrive Simonetta Correani, “Che fico, non vedo l’ora!” urla  Annagrazia Vitarelli.  
Su twitter il giornalista sportivo Andrea Materia cinguetta: “La notizia mi rende felice!”.
Ma ci sono anche gli scontenti. Alcuni sono letteralmente “gelati” nell’apprendere che saranno cancellate le Montagne Russe. Per i bambini sono troppo pericolose!  Il gruppo fb “Riapriamo il Luneur”, 2.300 iscritti,  invece, scrive direttamente all’Osservatore laziale: “La maggior parte di noi non è proprio entusiasta, anche perché nel gruppo ci sono molti ex lavoratori del parco”.  Che succede? Li abbiamo ascoltati al telefono, "Parlo a nome del gruppo, ma non sono un giostraio” precisa il portavoce.  Dentro al gruppo ci sono anche ex giostrai, però? "Sì, sono piu o meno 160 famiglie”.  Ma ex lavoratori o giostrai? “La maggior parte giostrai…noi del gruppo ci siamo fatti carico di questi problemi, siamo tanti”. E' vero che parecchi ex dipendenti sono stati assunti come giardinieri da Eur spa? “Ma noi adesso parliamo degli ex giostrai”. Quelli che avevano investito soldi sulle attrazioni? Magari gli investimenti d'una vita, c’è da immaginare. “Assolutamente si”. Ma voi che rappresentate queste istanze, in pratica accusate Borghini e Luigi Abete, presidente di Cinecittà Entartnaiment, di non avere rispettato il bando, che prevedeva che il luneur restasse come prima? "Accusare è una parola grossa, noi chiediamo di incontrare i vertici di Eur spa e Cinecittà per aprire un tavolo  di trattative fra le due parti. Non vogliamo un family park, ma un parco che sia per tutte le età. Togliere le Montagne russe, le case dell’orrore, significa togliere quella magia  – sottolineo magia – che ha caratterizzato le attrazioni del luneur in questi anni. Non è un parco tematico come Valmontone”. 
 
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