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Roma

ROMA, MAFIA SOLIDALE: LETTERA SHOCK DELLA DIREZIONE DEL NUOVO CINEMA AQUILA

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Tempo di lettura 3 minuti In una lettera aperta del cinema, si legge che ci sarebbero dei politici e dei consiglieri comunali che hanno interessi verso questo bene sottratto alla mafia.

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di Maurizio Costa

Roma – Il Nuovo Cinema Aquila, bene espropriato alla mafia e trasformato dal Comune di Roma in un multisala gestito da una cooperativa sociale, denuncia con una lettera aperta alcune situazioni che intaccano l'indipendenza del cinema stesso. “Fino a quando il Nuovo Cinema Aquila dovrà subire attacchi di una certa politica che mira a controllare anche l’aria che respiriamo? – si legge nella lettera pubblicata sulla pagina Facebook del cinema, che poi prosegue –

Una politica che indica chi dobbiamo far lavorare, chi dobbiamo ospitare, chi dobbiamo promuovere, chi dobbiamo ringraziare. Una politica che aiuta certi personaggi fino all’ultimo passaggio della vita, mentre lascia morire d’inedia giovani dei quali finge di essere interessata”.

Secondo quanto denunciato dal direttivo del multisala, la politica sceglierebbe chi far assumere all'interno del cinema, ma anche i personaggi da promuovere e altre scelte che dovrebbero spettare a chi gestisce il Nuovo Cinema Aquila, Fabio Meloni. “Una politica che ci inganna quando ci porta a credere che un lavoratore assunto grazie al sostegno di un politico abbia sempre più ragione di un datore di lavoro che si oppone al ricatto e vuole scegliere liberamente i propri dipendenti e le proprie attività”. La lettera è molto dura, e continua affermando che “Mafia Capitale” è anche questo.

All'interno del cinema lavorano persone svantaggiate, che provengono dalla strada o che hanno passato un periodo in carcere. Invece, secondo quanto si legge dalla nota del multisala, ci sarebbero “attacchi subdoli da parte di politici e consiglieri comunali dei quali verranno fatti i nomi agli inquirenti, perché possano verificare i veri motivi dei cambiamenti repentini riguardo la valutazione che hanno adesso delle attività culturali e gestionali del Nuovo Cinema Aquila”.

La politica romana, quindi, sceglierebbe chi far lavorare all'interno del cinema e anche chi non licenziare. L'accusa è molto grave, e se proviene dal cinema stesso vuol dire che qualcosa di vero dovrà esserci per forza. Inoltre, il Nuovo Cinema Aquila sostiene che ci sarebbero alcuni tentativi di truffa e di sabotaggio che minano l'attività e l'indipendenza del cinema.

LE PUNTATE PRECEDENTI:

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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