ROMA, METRO A: CROLLA CONTROSOFFITTO A SPAGNA

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di  Silvio Rossi

Roma – A poche settimane dal Giubileo della Misericordia, la rete dei trasporti romana sta dimostrando tutta la sua inadeguatezza non solo agli eventi straordinari, ma anche all’ordinaria amministrazione. Una rete metro ferrotranviaria che fa acqua da tutte le parti.

Le ferrovie concesse Roma Lido e Roma Montebello, quotidianamente, vedono interruzioni e soppressione di corse, la ferrovia termini giardinetti è stata ridotta a Centocelle, con appesantimento del traffico sulla Casilina, non adeguatamente compensato dall’apertura della Metro C, che finché non raggiungerà San Giovanni, va a infrangersi contro l’inadeguatezza delle linee bus che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) garantire il trasbordo verso il resto della rete.

Anche le linee storiche della metropolitana, però, stanno dimostrando l’usura dovuta al continuo sovraffollamento della struttura. Spesso, troppo spesso, inconvenienti costringono i cittadini romani a dover cercare mezzi alternativi, per gli spostamenti cittadini.

Anche oggi, quaranta giorni prima del giubileo, la linea A della metropolitana ha ceduto. Per “inconvenienti tecnici”, così come appare scritto sul sito di Atac (è crollata una parte del controsoffitto nella stazione Spagna), le corse sono sospese nel tratto tra Ottaviano e Manzoni. In pratica, in tutto il centro storico, dal quartiere Prati fino a San Giovanni, la metropolitana è sostituita da servizi bus, che hanno una capienza decisamente minore e un tempo di percorrenza infinitamente maggiore rispetto ai treni.

La dichiarazione, solo apparentemente rassicurante: "Non ci sono state conseguenze di nessun tipo per i passeggeri – spiegano da Atac – e le operazioni sono state svolte in piena sicurezza. I tecnici Atac sono intervenuti immediatamente per ripristinare la linea. E' stato attivato un servizio sostitutivo di superficie nel tratto fra San Giovanni e Ottaviano", non diminuisce la gravità del problema. Sarebbe stato solo parzialmente accettabile, se contemporaneamente sulle altre linee non si fossero verificati gli altri problemi, come i passeggeri costretti a percorrere tratti di binari a piedi, treni che camminano con la porta non chiusa, e altri.

Quello odierno non è «un incidente», ma «l’ennesimo incidente» del trasporto pubblico romano. Una continua litania di disagi che non è più sopportabile per chi, dovendosi recare al lavoro, è costretto a continui ritardi, inaccettabili in una metropoli moderna.

Ci chiediamo come l’assessore Esposito pensa di affrontare questa situazione, che non è tollerabile, e rischia di dequalificare la capitale italiana davanti agli occhi del resto del mondo.