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ROMA, METRO C DAL 15 APRILE AL VIA AI CANTIERI: DA SAN GIOVANNI A VIA DEI FORI IMPERIALI. RIVOLUZIONE METROPOLITANA AI CASTELLI ROMANI

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Tempo di lettura 4 minuti In autunno il completamento della tratta tra Pantano (Monte Compatri) e Centocelle

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Alberto De Marchis

RomaApriranno il 15 aprile i cantieri della tratta T3 della linea C della metropolitana, da San Giovanni a via dei Fori Imperiali. A darne l’annuncio il sindaco Gianni Alemanno, nel corso di un sopralluogo presso la stazione Parco di Centocelle della nuova metro, attualmente in costruzione.

 

L'area interessata ai lavori

I lavori riguardano un tratto di circa 3 km circa di linea tra la stazione San Giovanni, già in costruzione, che consentirà l’interscambio con la linea A, e via dei Fori Imperiali. Sulla tratta T3 è prevista la realizzazione di due nuove stazioni: Amba Aradam Ipponio e Fori Imperiali/Colosseo. Quest’ultima garantirà l’intersezione con la linea B.
 

Investimento e tempi

L’investimento relativo alla Tratta T3 è di 792 milioni di Euro. Per la realizzazione delle opere saranno necessari 84 mesi di lavoro. Per tutta la durata dei lavori su via dei Fori Imperiali saranno mantenute tre corsie per il transito dei veicoli, due in direzione di via Labicana e una in direzione centro.
 

Il cantiere e il traffico

Dal 15 aprile saranno transennate le aree dei lavori, senza interrompere il traffico veicolare, per consentire l’avvio dei cantieri mobili propedeutici alla configurazione finale delle aree di lavoro. Queste le aree interessate: via dei Fori Imperiali, da piazza del Colosseo fino a via del Tempio della Pace; piazza Celimontana; giardini di via Sannio; giardini di piazzale Ipponio. Qui, da maggio, il cantiere si espanderà interessando via Ipponio nel tratto tra via dei Laterani e via Norico.
 

Le opere da realizzare

Queste le opere di cui è prevista la realizzazione: due brevi tratti di galleria paralleli da costruire con scavo tradizionale tra la stazione San Giovanni e i giardini di via Sannio; un pozzo per l’introduzione degli scudi nel sottosuolo, da realizzare nei giardini di via Sannio, dove comunque resta garantito per tutto il periodo il funzionamento del mercato; la stazione Amba Aradam/Ipponio situata in piazzale Ipponio; un pozzo a largo dell’Amba Aradam; un pozzo intermedio di aerazione a piazza Celimontana; la stazione Fori Imperiali/Colosseo a via dei Fori Imperiali; il cunicolo sotterraneo di collegamento tra la stazione Fori Imperiali e la stazione Colosseo della Linea B; le due gallerie affiancate da realizzare con le TBM, le cosiddette talpe meccaniche.

Le tecnologie adottate

La stabilità degli edifici storici è garantita da capillari e sofisticate indagini preventive effettuate, con il supporto di autorevoli esperti del settore, in sede di Progetto Definitivo e di Progetto Esecutivo, e da un attento e puntuale monitoraggio per tutta la durata dei lavori. Inoltre l’opera non determinerà impatti significativi sul contesto urbano, nonostante la sua delicatezza legata alle caratteristiche geologiche, geotecniche, idrogeologiche dei terreni interessati e alla presenza di eccezionali preesistenze storico-archeologiche. Questo sarà possibile grazie alle scelte tecnologiche adottate per la realizzazione dei lavori.


Il sopralluogo

Il sopralluogo del Sindaco – accompagnato tra gli altri dall’assessore alla Mobilità, Maria Spena -svoltosi giovedì 21 marzo sulla costruenda linea C, è partito dalla stazione Parco di Centocelle e, percorrendo la tratta Pantano – Montecompatri a bordo di uno dei treni automatizzati che faranno servizio sulla nuova metro, è arrivato fino al Deposito Graniti, per visitare la Direzione Centrale Operativa.

'La metro C è l'opera infrastrutturale più importante, oggi, in Italia – ha detto il Sindaco – Con il completamento della tratta tra Pantano e Centocelle stiamo davvero per consegnare la linea C. Con l’avvio dei lavori da San Giovanni al Colosseo si concretizza l'effetto rete per il trasporto. Abbiamo così vinto una battaglia per Roma". Il Sindaco ha poi sottolineato l'impegno dell'Amministrazione capitolina per portare la linea C almeno fino a piazza Venezia. "Ma vogliamo fare in modo – ha aggiunto – che arrivi fino alla Farnesina così come è previsto dal progetto originale. Per quest'ultima tratta sicuramente il project financing da solo non basterà, bisogna chiedere risorse pubbliche''.

L'assessore Spena ha detto che, con la partenza dei lavori per la tratta San Giovanni – Colosseo, prosegue la "rivoluzione della Mobilità" attuata dall'Amministrazione capitolina. "La rete della Metropolitana, che ad oggi presenta un unico nodo di scambio a Termini, moltiplicherà le proprie potenzialità grazie a una migliore connessione tra le linee, dando un impulso fondamentale all’intermodalità. Cittadini, pendolari e turisti potranno usufruire di un trasporto pubblico sempre più veloce, capillare e, aspetto da sottolineare, sostenibile".

Castelli Romani

A breve avere una Metropolitana ai Castelli Romani non sarà più un sogno. La linea C segna una svolta nella mobilità del Lazio. Ci sarà la stazione di Monte Compatri e questo significherà un respiro di sollievo per l'economia locale ma anche un ulteriore avvicinamento tra Roma e la zona castellana che ormai fa corpo con la stessa Capitale, condividendone anche i mezzi pubblici. Grande soddisfazione da parte del sindaco Marco De Carolis il quale segue da vicino l'adamento dei lavori: "Al capolinea i lavori sono già a un ottimo punto – dice il primo cittadino – devono fare le rifiniture e poi la più groossa opera pubblica in corso di realizzazione dopo la Tav potrà entrare in esercizio. sarà possibile prendere la metropolitana a Monte Compatri zona Pantano, a ridosso con l'Ottavo municipio, via Casilina". E' pratico De Carolis e spiega come la nuova metro sia facilmente raggiungibile, contando che la fermata dista soltanto due chilometri da Colonna e che la stessa è facilmente raggiungibile anche da Frascati e dintorni, avendo un una posizione piuttosto centrale rispetto ai 17 Comuni dei Castelli. Il primo tratto della metro arriverà a Centocelle, dunque in autunno prossimo da Pantano si arriverà a Centocelle ma, già il grosso del secondo tratto è stato realizzato. infatti, da Centocelle ci si potrà fermare a San Giovanni  e qui sono in fase di completamento le aree di sosta, dato che la perforazione è già avvenuta. "Sarà una rivoluzione – aggiunge De Carolis – in tema di mobilità in quanto Roma verrà finalmente collegata con tutta la parte sud della Provincia". Il sindaco fa sapere inoltre, che è stato concesso al Comune di Monte Compatri uno spazio di circa cento metri quadri all'interno del capolina della metro C."Monte Compatri – conclude il sindaco De Carolis – è di fatto l’unico paese della Ragione Lazio collegato con la linea metropolitana di Roma e troveremo scritto sui cartelloni e tabelle "Monte Compatri" mentre prima si chiamava Pantano Borghese. Adesso, dopo la modifca richiesta dal Comune, porta il nome della città che ospita il capolinea, la nostra".

 

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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