ROMA, MINACCE ISIS: IGNAZIO MARINO SI SVEGLIA E CHIEDE AIUTO AL MINISTRO ALFANO

di Cinzia Marchegiani

Roma – Ormai le notizie non lasciano nulla all’interpretazione e sembra che anche il Sindaco di Roma, Ignazio Marino abbia paura per le minacce dell’ISIS alla stessa capitale che amministra e governa. Mai come adesso la sicurezza è diventata l’arma per difendersi dal califfato del quale non si conosce quando potrebbe colpire e soprattutto come.

Ora il Sindaco di Roma definisce le minacce del califfato, che ha rivolto non solo all’Italia ma alla stessa città che governa: ”un attacco a tutta la civiltà europea” e in un’intervista dichiara: "Credo sia sotto gli occhi di tutti che il pericolo che si è manifestato a gennaio presso la redazione di Charlie Hebdo non sia un attacco isolato alla Francia ma a tutta la nostra civiltà europea".

Ignazio Marino ha invocato l’aiuto di Angelino Alfano e ricorda : ”la promessa fatta dal Ministero dell'Interno di 500 uomini delle forze dell'ordine in più e 85 militari comunicati a me ufficialmente dal signor Prefetto sia una promessa che vada onorata, perché in altri Paesi il ministro dell'Interno è intervenuto con grande determinazione.”

Intanto i cittadini guardano attoniti le ultime news, e all’improvviso si rendono conto che la realtà è terribilmente grave, come se finora le stesse istituzioni avessero fatto vivere tutta la comunità in un’ampolla di vetro e che ora, in seguiito agli annunci degli attentati si è frantumata in mille pezzi. La sicurezza della capitale sembra essere stata gestita da dilettanti, non si conoscono i protocolli e la cittadinanza è stata catapultata in una guerra concreta senza conoscere le minime informazioni su come affrontare le eventuali emergenze che fortunatamente finora non ha mai vissuto, se non attraverso filmati che a ripetizione fotografavano realtà lontane, lobotomizzando e anestetizzando il senso della realtà, tramite sequenze senza senso che mettevano in bella mostra teste decapitate. Il livello della sicurezza della capitale sarà in mano questi 500 uomini delle forze dell’ordine? Informare sarebbe il primo vero passo per rendere i cittadini consapevoli di quello che potrebbe accadere, menomale che erano stati etichettati folli chi gridava che la sicurezza in Italia doveva essere un obiettivo comune, poiché senza regole e paletti, muore chi geneticamente ha sempre rispettato la legge.