ROMA, OCCUPATO STABILE COMUNALE NEL QUARTIERE SAN LORENZO. NASCE “COMMUNIA” PER RESISTERE ALLA CRISI

Angelo Parca

Roma – Uno stabile pubblico abbandonato in via dei Peligni al civico 3 nel quartiere capitolino di San Lorenzo è stato occupato sabato 6 aprile dai militanti  di “Rivolta il Debito”.  “Oggi 7 aprile, – ieri per chi legge – a Roma nasce Communia un laboratorio di mutuo soccorso per resistere alla crisi. – fanno sapere in una nota alcuni rappresentanti di ‘Rivolta il debito’ – Da un percorso costruito con Ri_Pubblica, – prosegue la nota –  rete di collettivi sociali nata sulla scia dell’esperienza dei comitati per l’acqua pubblica, abbiamo proseguito l’iniziativa cominciata con l’occupazione del Cinema America del Novembre scorso, occupando uno stabile inutilizzato di proprietà del comune nel quartiere di San Lorenzo. Vogliamo “Ri_pubblicizzare” uno spazio, sottrarlo alle speculazioni e al degrado in cui è immersa la nostra città, prendendo esempio da chi ha occupato i teatri dismessi; da chi licenziato prova ad autogestire la propria fabbrica; da chi ha impedito in prima persona la costruzione di nuovi nocivi inceneritori; da chi ha occupato la propria scuola o facoltà per renderla accessibile a tutti e tutte. Tutto questo a partire dalla nostra solidarietà concreta con la lotta dei cittadini in difesa delle loro case di via dei Corsi, adiacente allo spazio occupato, da tempo in rotta con l’Ater. Uno spazio dove creare nuovi strumenti di “mutuo soccorso” e in cui ricostruire l’idea stessa di democrazia.” Mobilitazione generale, dunque, a Roma dove nel nuovo spazio di via Peligni domenica 7 aprile si è tenuta un’assemblea che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone tra cui il candidato a sindaco di Roma con la lista Repubblica Romana Sandro Medici, che ha dichiarato: “Occupy Roma. Questo dovranno dire i titoli dei giornali da oggi in poi per raccontare le occupazioni in atto in queste ore  Ma non si tratta di un evento simbolico, bensì di prendere atto che cittadini e movimenti non hanno alcuna intenzione di regalare Roma alla speculazione. Troppi gli stabili abbandonati – prosegue Medici – mentre tante sono le famiglie e i giovani senza casa perché nell’impossibilità di pagare cifre da capogiro per gli affitti, così come quelli imposti agli studenti fuori sede”.  Atteso per Martedì 9 aprile il corteo che arriverà sotto la Regione Lazio per chiedere a gran voce il blocco generalizzato degli sfratti e degli sgomberi e la realizzazione immediata di un piano straordinario contro l'emergenza abitativa.