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Roma, operazione "mala suerte": smantellate due organizzazioni criminali

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Tempo di lettura 4 minuti Spacciatori di cocaina rifornivano i frequentatori dei luoghi di ritrovo e circoli sportivi di “Roma Nord”.

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Red. Cronaca

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma Santa Maria di Galeria, stanno concludendo una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, che ha consentito di smantellare due organizzazioni che gestivano una fitta rete di spacciatori di cocaina che riforniva i frequentatori dei luoghi di ritrovo e circoli sportivi di “Roma Nord”. Tra i clienti, infatti, appartenenti a tutte le categorie sociali, vi erano anche molti soggetti benestanti della zona di Roma Nord che, allettati dall’elevata purezza della sostanza e quindi di ottima qualità, acquistavano con una certa regolarità importanti quantitativi per uso personale.

Le attività sono tuttora in corso, nelle borgate romane di “San Basilio”, “La Pisana” e “Tor Bella Monaca”, nonché nel Comune di Monte Compatri (RM), dove i Carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma, nei confronti di 10 persone, di cui 6 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e ad una è stato notificato il provvedimento dell’obbligo di presentazione presso gli uffici della Polizia Giudiziaria. Dei dieci soggetti sottoposti alla misura cautelare, alcuni sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione ai fini di spaccio ed allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed altri di concorso nel reato continuato di detenzione e cessione della medesima sostanza stupefacente.

L’attività investigativa, durata 6 mesi, ha permesso di infliggere un ulteriore colpo al fenomeno illecito dello spaccio di sostanze stupefacenti nella Capitale, ricostruendo uno spaccato quotidiano dell’attività di spaccio di cocaina posto in essere da due distinti gruppi criminali. Un primo gruppo, ai cui componenti, tutti italiani residenti nel quartiere di “San Basilio”, dove peraltro era dislocata la base logistica dell’organizzazione, è stato contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione ai fini di spaccio ed alla spaccio di cocaina. Tale sodalizio criminale era infatti caratterizzato:
–    da una struttura gerarchicamente ordinata, dove vigeva una consolidata ripartizione dei compiti e dei ruoli assegnati a ciascuno dei partecipanti, distinguendo addirittura il ruolo di pusher in ragione dell’importanza o meno del cliente e quindi del quantitativo di cocaina consegnata;
–    da una struttura organizzativa che prevedeva la tenuta di una contabilità delle vendite comuni;
–    dalla custodia della sostanza stupefacente in luoghi sicuri lontani da quelli di spaccio;
–    dall’utilizzo di schede telefoniche intestate a prestanome, immediatamente sostituite quando gli utilizzatori, anch’essi affiliati, nel corso delle attività di riscontro sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia Roma Cassia;
–    dall’osservanza scrupolosa degli ordini impartiti dai capi, in virtù dei quali i vari pusher erano incaricati di recarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte sui luoghi convenuti di volta in volta per l’incontro dei clienti.

Il secondo gruppo invece, i cui compartecipi, anche in questo caso tutti italiani, sebbene tra loro in concorso, non hanno evidenziato rapporti di cointeressenza e legami d’affari tipici di una vera e propria organizzazione, aveva la base logistica in un comprensorio residenziale in zona “La Pisana”.

La fiorente ed intensa attività illecita delle due compagini disarticolate questa mattina non era posta in essere solo nei quartieri di “San Basilio” e “La Pisana”, anzi cospicui affari derivavano dalla vendita della cocaina, risultata dalle analisi a cui è stata sottoposta quella sequestrata durante le attività di riscontro, a clienti residenti in alcuni comprensori residenziali della zona di Roma Nord, nonché ai frequentatori di alcuni centri sportivi ubicati nella medesima area. È stato proprio un arresto operato i primi mesi del 2015 in un comprensorio di via Cassia a far scattare l’attività investigativa considerato il quantitativo di cocaina sequestrata nella circostanza, ben 220 g, con percentuale di purezza della sostanza pari all’85%. Tra i clienti infatti, appartenenti a tutte le categorie sociali, vi erano anche molti soggetti benestanti della zona di Roma Nord che, allettati dall’elevata purezza della sostanza e quindi dalla sua stessa ottima qualità, acquistavano con una certa regolarità importanti quantitativi per uso personale. Le indagini hanno però permesso di accertare che a rifornirsi da entrambi i gruppi non vi erano soltanto semplici consumatori che acquistavano la cocaina per uso esclusivamente personale, ma, in ragione dell’elevata purezza e quindi della possibilità di “tagliare” ulteriormente la sostanza e poterne ricavare un quantitativo superiore, anche clienti, a loro volta spacciatori, che acquistavano quantitativi rilevanti, nell’ordine di alcune centinaia di grammi alla settimana, necessari, una volta lavorati, a soddisfare il fabbisogno di esigenti e numerosi altri propri acquirenti. Il giro illecito di affari per i componenti dei gruppi criminali è risultato essere pertanto importante, nell’ordine complessivamente di decine di migliaia di euro alla settimana e mediamente di 3 kg. di cocaina al mese. 

Dall’attività tecnica di intercettazione è emerso in particolare:

    un incredibile sequenza di contatti, di approvvigionamenti e di cessioni di cocaina;
    che venivano preferiti quali luoghi di spaccio i posti particolarmente affollati come i centri commerciali e i centri sportivi;
    che gli stessi adottavano accorgimenti al fine di depistare le eventuali indagini da parte della p.g., affidando compiti precisi ed avvalendosi di svariate automobili e di utenze cellulari “pulite”;
    l’utilizzo di diversi locali per la lavorazione dello stupefacente in maniera tale da non poter mai essere scoperti;
    l’utilizzo di nomi fittizi e soprannomi anche tra di loro, onde evitare identificazioni precise da parte della p.g.;
    l’utilizzo di soggetti incensurati per il trasporto e lo spaccio della cocaina, nonché di un linguaggio criptico basato su pochissime frasi, tutte dello stesso tenore, con terminologie a volte scontate ed altre volte fatte invece di sottintesi per celare la richiesta di sostanza stupefacente, come i termini utilizzati per fare riferimento alle dosi, chiamate “piccolini” e “grandi”, stante ad indicare dosaggi diversi di sostanza da 0,5 e da 1 grammo, “t-max” per indicare invece il dosaggio da 5 grammi.

Durante le indagini i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato in flagranza di reato 9 soggetti, segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti 7 assuntori abituali e sequestrato complessivamente circa gr.764 di cocaina.
 

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Litorale

Fiumicino celebra l’Europa: il Comune intitola il Piazzale antistante al Municipio “Piazzale dell’Unione Europea”

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Con un’iniziativa che unisce simbolismo e rilevanza internazionale, il Comune di Fiumicino ha annunciato ufficialmente l’intitolazione dell’area prospiciente il Municipio come “Piazzale dell’Unione Europea”. Questa decisione, adottata all’unanimità dalla Giunta comunale, non è solo un gesto di riconoscimento verso l’Unione Europea, ma anche un tributo alla storia e all’impegno per la pace, la riconciliazione e i diritti umani che l’UE rappresenta.

Una piazza per l’Europa

La delibera approvata il 28 agosto 2024, ha reso ufficiale il progetto di intitolare l’area di fronte al Palazzo comunale, su Via Portuense, alla storia e all’azione dell’Unione Europea. Non è un caso che l’inaugurazione del piazzale avverrà il 12 ottobre, data simbolica per il ricordo del conferimento all’UE del Premio Nobel per la Pace nel 2012, riconoscimento per oltre sessant’anni di impegno dell’istituzione nella promozione della pace e della fraternità tra i popoli europei.

L’obiettivo dell’iniziativa non si ferma all’aspetto commemorativo, ma mira a riaffermare il ruolo chiave di Fiumicino come crocevia internazionale. Il Comune, infatti, ospita uno degli aeroporti più importanti d’Europa, il “Leonardo da Vinci”, il quale rappresenta non solo una porta d’accesso a Roma, ma anche un punto strategico per l’intero continente.

Una cerimonia solenne

Il 12 ottobre 2024, il Piazzale dell’Unione Europea sarà ufficialmente inaugurato con una cerimonia solenne alla presenza delle massime autorità dello Stato e degli ambasciatori di tutti i 27 Paesi membri dell’Unione. A rendere ancora più maestoso l’evento, sarà la disposizione di 27 pennoni sui quali sventoleranno le bandiere dei Paesi membri, accompagnati dal vessillo dell’Unione Europea.

La manifestazione sarà accompagnata dallo schieramento delle forze armate italiane e di quelle degli altri stati membri, con una rappresentanza significativa che sottolinea l’importanza del legame tra Fiumicino e l’Europa.

Un progetto di respiro internazionale

L’intitolazione del Piazzale dell’Unione Europea è solo una parte di un più ampio progetto di internazionalizzazione della città di Fiumicino. Come sottolineato dal Sindaco Mario Baccini durante la seduta della Giunta, la città, oltre ad essere un punto di riferimento per l’economia italiana grazie alla presenza dell’aeroporto e alla sua storia culturale, è anche una porta che si apre sul mondo, con una vocazione europea e globale.

Con questa cerimonia, Fiumicino si propone di rafforzare la propria identità di città internazionale, unendo l’orgoglio locale a quello europeo. La presenza dell’aeroporto, che collega Fiumicino a tutto il mondo, e la posizione strategica della città come punto di ingresso verso Roma, rendono l’iniziativa un passo simbolico ma decisivo nel collocare Fiumicino al centro delle relazioni europee.

Verso un futuro di integrazione

L’evento non è solo una celebrazione, ma un messaggio di apertura verso il futuro. L’intento della Giunta è di rendere Fiumicino un punto di incontro tra culture e un esempio di integrazione. La cerimonia del 12 ottobre sarà, infatti, un momento di riflessione sui valori europei e sulle prospettive di collaborazione che l’Unione rappresenta.

L’intitolazione del Piazzale dell’Unione Europea è una dimostrazione concreta dell’impegno della città a partecipare attivamente al dialogo internazionale e a promuovere i valori di cooperazione e solidarietà tra i popoli.

Questa iniziativa segna un momento significativo nella storia di Fiumicino, proiettandola verso una dimensione sempre più internazionale, dove l’Europa e i suoi valori diventano parte integrante della vita quotidiana e del futuro della città.

4o

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Cultura e Spettacoli

Fiumicino e Miami uniti in progetto di scambio culturale e turistico

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Fiumicino guarda oltre oceano e sigla un importante accordo di interscambio con Miami, segnando un passo significativo verso la promozione del turismo e della cultura italiana all’estero. La Giunta Comunale, guidata dal sindaco Mario Baccini, ha approvato un programma che mira a rafforzare i legami tra le due città attraverso eventi e collaborazioni culturali. Il progetto, chiamato “Italo Miami Disco Connection”, avrà il suo apice in due serate uniche, una a Miami e una a Fregene, entrambe dedicate alla celebre disco music italiana.

Gli obiettivi del progetto

La delibera comunale sottolinea come il turismo sia un settore strategico per lo sviluppo economico del Comune di Fiumicino. L’intento è di promuovere il territorio come una meta culturale e turistica, non solo per gli italiani ma anche per un pubblico internazionale. Il programma di interscambio con Miami ha quindi l’obiettivo di far conoscere le bellezze di Fiumicino al di fuori dei confini nazionali, evidenziando le sue attrazioni paesaggistiche, archeologiche ed enogastronomiche.

Durante l’incontro a Miami, in programma il 1° settembre, la città americana ospiterà un evento di rilievo dedicato alla musica italo-disco, che vedrà protagonisti artisti di fama internazionale come Aramis Lorie e Stefano Fusco. L’evento non sarà solo un momento di intrattenimento, ma rappresenterà un’importante occasione per promuovere il brand di Fiumicino attraverso la proiezione di un video istituzionale che metterà in risalto le principali attrazioni della città.

Una serata unica per Fiumicino

L’evento clou si terrà al Miami Beach Bandshell e vedrà un mix di pattinaggio e musica disco, unendo artisti italiani e statunitensi in un format che celebra la cultura musicale e artistica dei due Paesi. Successivamente, l’8 settembre, Fregene sarà il palcoscenico della tappa italiana del progetto, che sancirà l’amicizia e la collaborazione tra Fiumicino e Miami.

Il ruolo del Comune di Fiumicino

La Giunta di Fiumicino ha evidenziato come l’iniziativa rientri tra gli obiettivi strategici del Piano di Sviluppo Turistico del Comune, che punta su un turismo di qualità, culturale e sostenibile. Inoltre, la delibera sottolinea la volontà dell’amministrazione di instaurare rapporti di collaborazione e scambio con altre città e Paesi, allo scopo di rafforzare il dialogo interculturale e promuovere una cittadinanza attiva e partecipativa.

Il sindaco Mario Baccini ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione del progetto, sottolineando come esso rappresenti un’importante vetrina per la città, che potrà mostrarsi al mondo in una veste inedita, non solo come crocevia economico e turistico, ma anche come promotrice di eventi culturali di spessore internazionale.

I dettagli della delibera

La Giunta Comunale ha deliberato la realizzazione di un video promozionale della durata di tre minuti, che verrà proiettato durante l’evento a Miami. La produzione del video sarà curata dall’Area Sviluppo Economico del Comune e avrà un costo stimato di 4.990 euro. La Giunta ha anche previsto una serie di collaborazioni future con enti locali e internazionali, con l’obiettivo di ampliare il programma di scambio in settori come la gastronomia e la crocieristica.

Infine, la Giunta ha votato all’unanimità per rendere immediatamente eseguibile la delibera, sottolineando l’urgenza e l’importanza dell’iniziativa per la promozione del territorio. Il progetto di interscambio con Miami rappresenta, dunque, un’occasione unica per Fiumicino di affermarsi come una destinazione turistica di eccellenza, capace di attirare visitatori da tutto il mondo.

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Cronaca

Civitavecchia, emergenza minori stranieri non accompagnati: il Comune in difficoltà, la Prefettura cerca soluzioni

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Civitavecchia – L’emergenza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) a Civitavecchia continua a mettere a dura prova il sistema di accoglienza locale. Negli ultimi mesi, con il crescente numero di arrivi di navi ONG presso il porto della città, il Comune ha dovuto affrontare una situazione di estrema difficoltà nel gestire l’accoglienza di questi giovani migranti, spesso privi di una rete familiare o di sostegno.

Il problema è reso ancora più complesso dalla carenza di strutture idonee e dalle risorse finanziarie limitate a disposizione del Municipio. Secondo quanto emerge da una recente determina del Comune di Civitavecchia, le spese per l’accoglienza dei minori sono aumentate in modo esponenziale, spingendo l’amministrazione a sollecitare un intervento urgente da parte della Prefettura e del governo centrale.

Le spese sostenute dal Comune

L’ultima determina comunale, datata 16 agosto 2024, fornisce un quadro dettagliato dei costi legati all’accoglienza dei minori non accompagnati ospitati presso strutture fuori dal territorio comunale. Tra queste, spiccano due case famiglia: Il Ciclamino, situato a Santa Maria Capua Vetere, e La Ginestra. Il Comune è tenuto a coprire i costi di accoglienza per un importo giornaliero pro-capite di 100 euro, IVA inclusa, una cifra che viene rimborsata trimestralmente dalla Prefettura ma solo entro il limite delle risorse disponibili.

Nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2024, l’amministrazione locale si è impegnata a sostenere un costo complessivo di 12.200 euro per i minori ospitati presso la struttura Il Ciclamino. Questi costi sono stati contabilizzati nel bilancio comunale sotto specifici capitoli di spesa, ma il peso economico dell’emergenza rischia di aggravare ulteriormente la situazione finanziaria del Comune, che ha già evidenziato l’impossibilità di far fronte autonomamente all’emergenza.

La Prefettura e le misure in corso

Sin dall’inizio dell’anno, il Comune di Civitavecchia ha inviato ripetute segnalazioni alla Prefettura di Roma, denunciando il carattere insostenibile dell’emergenza. In una lettera inviata il 13 febbraio 2023, il sindaco ha descritto la situazione come “emergenziale”, sottolineando la mancanza di strutture adeguate e risorse per gestire il crescente numero di minori stranieri non accompagnati. Anche la Prefettura, attraverso una nota del 14 febbraio 2021, ha rideterminato il contributo giornaliero per l’accoglienza dei MSNA a 100 euro pro-capite, ma l’importo non sempre copre l’intero fabbisogno, lasciando il Comune in difficoltà.

Attualmente, il Comune si trova a dover gestire minori di varie nazionalità, molti dei quali richiedono assistenza e cure specifiche, aggravando ulteriormente il carico di lavoro per i servizi sociali locali. La Prefettura di Roma sta cercando di predisporre soluzioni più strutturate, ma al momento non è stato ancora definito un piano d’azione risolutivo che possa alleggerire il peso economico e organizzativo sul Comune di Civitavecchia.

Un sistema al collasso?

Con l’arrivo delle navi ONG al porto, il sistema di accoglienza della città è stato messo sotto una pressione senza precedenti. La mancanza di una rete di accoglienza locale e la necessità di collocare i minori presso strutture fuori città rappresentano un costo notevole, che l’amministrazione non è in grado di sostenere a lungo termine. Le difficoltà economiche e logistiche si sommano alla necessità di garantire a questi minori un percorso di inclusione sociale, educativo e psicologico adeguato.

Secondo la determina, l’importo complessivo necessario per il mantenimento dei minori presso le strutture di accoglienza per soli due mesi (novembre e dicembre 2024) ammonta a 12.200 euro, una cifra che, pur sembrando contenuta, risulta insostenibile per il Comune se proiettata su tutto l’anno, soprattutto in assenza di fondi nazionali adeguati e di soluzioni strutturali.

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