ROMA, PATRIMONIO ARTISTICO CULTURALE: PIÙ RISORSE PER COINVOLGERE LE PICCOLE IMPRESE DEL RESTAURO

Redazione

“I crolli delle ultime settimane avvenuti in alcuni siti di interesse storico e artistico di Roma rendono più che mai urgente il tema dello stanziamento di risorse pubbliche per il restauro” così Alessandro Maruffi, presidente di Cna di Roma costruzioni. Da mesi Cna di Roma, che ha elaborato i dati del CRESME, denuncia la progressiva riduzione delle risorse: a Roma e provincia, negli ultimi anni, gli importi a base d’asta destinati a opere di riqualificazione e restauro sono crollati di circa il 25% (da 91,3 milioni di euro del 2007 a 67,9 milioni del 2011). Ed è andata male anche sul fronte delle aggiudicazioni, il cui numero si è ridotto del 18% (26 gare nel 2011, contro 32 nel 2009) e il cui importo è sceso fino al 38% (33 milioni di euro contro 54 milioni). “Uno scarso impiego di risorse che comporta l’esclusione di tante piccole imprese del settore che potrebbero invece contribuire al recupero di beni preziosi per la città, rilanciare il turismo e creare occupazione” dice Maruffi. Attualmente in tutto il Lazio oltre 160 imprese sono abilitate a effettuare lavori pubblici di restauro di superfici decorate e beni mobili di interesse storico e artistico per importi superiori a 150mila euro. Queste imprese rappresentano oltre un quarto del totale nazionale e sono in netta prevalenza di piccole dimensioni: di queste, non più di 20 possono partecipare alle gare di importo pari o superiore a 2,5 milioni di euro. Più di 800 sono infine le imprese del Lazio abilitate al restauro e alla manutenzione di beni immobili sottoposti a tutela.