ROMA – Scoppia la polemica sui controlli alle scuole dopo il forte sisma sabato che ha creato danni anche alla Capitale: "I controlli nelle scuole di Roma ci risultano random e su segnalazione dei presidi: chiediamo alle amministrazioni competenti maggiore serietà, Comune e Città metropolitana non possono andare a controllare solo dove ci sono segnalazioni perché i responsabili sono loro". Questo l'SOS lanciato dal presidente della Associazione Nazionale Presidi (ANP) di Roma e Lazio Mario Rusconi.
Intanto Raggi tranquillizza: 2 La situazione è sotto controllo"
"Abbiamo imposto la chiusura alle scuole comunali e chiesto alle scuole secondarie coordinandoci anche con città metropolitana. In queste 48 ore stiamo effettuando controlli immediati per capire se il terremoto ha causato lesioni, crepe e crolli che ne impediscono la riapertura nella giornata di mercoledì. Nel frattempo abbiamo avviato un percorso molto più approfondito di verifica per riuscire ad ottenere un certificato sulla staticità degli edifici. Questa era un'attività che non era stata fatta, che necessita di essere avviata in maniera molto capillare e che ovviamente richiede tempo. Le due attività proseguono in parallelo". Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a margine della presentazione del viaggio della memoria. Dal Campidoglio sottolineano che oggi la chiusura era prevista per tutte le scuole della città.
Riapre Ponte Mazzini: inagibili a scopo precauzionale, a causa di alcune lesioni, i due marciapiedi ai lati del ponte, al centro di Roma, e i passaggi sotto le arcate all'altezza del greto del fiume. A quanto riferito dai pompieri, si sta riaprendo sul ponte la viabilità. Due chiese del centro storico di Roma sono state dichiarate al momento inagibili a scopo precauzionale dopo i sopralluoghi dei vigili del fuoco in seguito al terremoto di ieri. Secondo quanto si è appreso dai pompieri, si tratta della chiesa di San Francesco nel rione Monti e di quella di piazza Sant'Eustachio. Inagibile anche la chiesa San Barnaba di Marino, ai Castelli romani.