ROMA, PRIMA PORTA: LE PRIME PAROLE DEL PAPA IN VISITA ALLA PARROCCHIA SANTI ELISABETTA E ZACCARIA

Luca Pagni

Roma – E’ in corso di svolgimento la prima visita pastorale di Papa Francesco presso la Parrocchia romana dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Prima Porta in Roma, allestita a festa con tanto di bandiera ARGENTINA, acconto a quelle ITALIANA e del VATICANO.

Dalle 9.30 il Papa presiede la Messa nel corso della quale amministrerà il Sacramento dell’Eucaristia a 16 bambini. Il Papa è giunto in elicottero verso le 8,45 per visitare la parrocchia prima della messa
e per poter tornare a San Pietro prima dell’Angelus. Don Benoni Ambarus, romano e romeno, è il parroco di questa che è la prima o l’ultima parrocchia che si incontra entrando o uscendo da Roma Nord, e si trova in quella che un tempo era una comunità francescana,mentre oggi raccoglie oltre 12.000 abitanti.

Per questo Don Ben, com’è da tutti chiamato il parroco, ha accolto il Papa nella sua prima visita pastorale in una parrocchia romana,
che fino a non molti anni fa era solo un garage…

Queste le prime parole del Papa in saluto al parroco ed alla comunità locale, giunta ad accoglierlo festosa fin dalle 6 di questa mattina:

“Cara prima sentinella, cara seconda sentinella, carissime sentinelle (Il Papa sorride, n.d.r.) mi questo che tu hai detto che la periferia ha un senso negativo ma anche un senso positivo, tu sai perché ?
Perché la realtà d’insieme si capisce meglio, non dal centro ma dalle periferie. Si capisce meglio anche per questo che tu hai detto di diventare sentinelle. Ti ringrazio per questo ufficio, per questo lavoro, di essere sentinelle. Ringrazio anche l’accoglienza, in questo giorno di festa. Qui ci sono dei preti che voi conoscete bene, e che sono i due segretari del Papa, il Papa che è in Vaticano (Il Papa parla divertito, n.d.r.)…  oggi è venuto il Vescovo qui, hi hi hi !

Questi 2 preti lavorano bene (applausi dai fedeli in festa, n.d.r.), uno padre Alfred oggi fa la concorrenza, l’anniversario della sua ordinazione sacerdotale, 29 anni, un applauso a lui, è…!!!
Preghiamo per lui… e chiediamo almeno altri 29 anni, è vero ?! (applausi, n.d.r.). E così cominciamo la messa, con spirito di pietà, in silenzio, pregando tutti insieme,  per tutti (silenzio e raccoglimento, n.d.r.).”