Roma, rapina ed estorsione al Flaminio vantando l’appartenenza al clan Casamonica

Arrestati e portati in carcere due romani con precedenti. Obbligo di presentazione alla PG per una donna

ROMA – Due persone sono state arrestate e portate in carcere e una terza sottoposta all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. A finire in carcere due romani di 33 e 58 anni, entrambi con precedenti mentre l’obbligo di presentazione alla PG riguarda una donna di 40 anni.

I tre sono gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso e lesioni aggravate nonché nei confronti di uno di loro anche per il delitto di estorsione. A eseguire le misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma sono stati i Carabinieri della Stazione Roma Flaminia.

Le indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma sono state avviate dopo la denuncia delle vittime, una famiglia che viveva in un camper parcheggiato nei pressi del Villaggio Olimpico. Nel mese di agosto dello scorso anno, alle vittime è stato intimato di consegnare la somma di 100 euro, dopo ripetute minacce, a due uomini e una donna che erano arrivati ad aggredire violentemente un 77enne, percuotendolo al volto, una donna di 41 anni, e il figlio del 77enne, intervenuto in loro aiuto. La 41enne, in particolare, era stata aggredita con un coltello di grosse dimensioni con cui le erano state procurate diverse ferite alle braccia.

A carico del 33enne, già recidivo, destinatario dell’odierna ordinanza, venivano poi raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine ad un grave fatto estorsivo, posto in essere, in un breve lasso temporale dalla rapina prima descritta, ai danni del proprietario di un bar dove aveva consumato cibo e bevande e dove, per non pagare il conto, si sarebbe spacciato per appartenente al clan Casamonica e vantato di avere fatto 10 anni di carcere, nonché di avere disposizione delle armi in particolare una pistola, intimorendo il commerciante.