ROMA, SAN PAOLO: VIGILANZA H24 PER L'ALBERGO FANTASMA. CHI PAGA?

di Maurizio Costa

Roma – L'enorme struttura che si trova al centro del quartiere San Paolo viene sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro. Un istituto di vigilanza privato, “Npm Group”, è stato chiamato per eseguire questo piantonamento fisso all'esterno dell'albergo che non è stato mai completato. Due automobili di questo istituto si trovano davanti ad una delle entrate della struttura. L'addetto alla vigilanza, una volta arrivato sul posto, rimane all'interno della macchina oppure esegue anche un'ispezione all'interno dell'albergo. Questi controlli servono, con tutta probabilità, ad evitare che la struttura venga occupata abusivamente, come è avvenuto più volte.

Abbiamo parlato con una delle persone che eseguono la vigilanza. Le risposte non sono state esaustive, anzi si sono allontanate dal fulcro centrale della questione. Abbiamo chiesto chi pagasse la “Npm Group” e il vigilante ha risposto che non lo sapeva. È naturale che magari un semplice impiegato non sappia chi lo paghi, perché, molto probabilmente, è la sede centrale che si occupa di queste questioni. La cosa grave sarebbe un'altra: se fosse il Comune di Roma a pagare le spese per la vigilanza quotidiana della struttura, sarebbe l'ennesimo scandalo dell'amministrazione comunale.

In realtà, il Comune, insieme al Municipio, aveva obbligato la società “Acqua Marcia” e, di conseguenza, Caltagirone e Mezzaroma, a provvedere alla recinzione dell'albergo, per evitare occupazioni abusive, e anche di cercare di completare l'opera il più presto possibile. La società è in corso di fallimento e sembra che la situazione non si sbloccherà ancora per un lungo periodo. Intanto, in molte parti, la recinzione di legno è stata divelta un'altra volta. Molti rifiuti, infatti, tra i quali un carrello della spesa e molte ceramiche da bagno, sono stati gettati contro la paratia, che è crollata sotto il peso dei rifiuti.

L'albergo è stato costruito dopo la stipula di una convenzione con il Comune di Roma. Infatti, nel 2004, sotto la giunta di Walter Veltroni, l'amministrazione stipula una convenzione che avrebbe permesso la costruzione, da parte dei privati, di strutture come l'albergo. In cambio, il Comune aveva richiesto, sempre da parte delle aziende che avrebbero costruito questi stabili, la creazione di aree verdi, parcheggi sotterranei, di un circolo bocciofilo e di un asilo nido. Alla fine, l'albergo è stato costruito ma mai ultimato, e il Comune non ha ricevuto in cambio nulla, se non un'area deturpata dal “bidet”, nome dato dai cittadini all'ex albergo.

LEGGI ANCHE:

20/12/2014 ROMA, UN "CADAVERE" A SAN PAOLO: ACCORDO SCELLERATO TRA COMUNE E PRIVATI