ROMA, SAXA RUBRA: VIA CARLO EMERY, UN CALVARIO CHE FINIRA' PRESTO…FORSE!

di Silvio Rossi 

Via Carlo Emery, piccola strada parallela a via Flaminia oltre i binari della linea Roma-Nord,  che passa a fianco al Centro Rai Saxa Rubra e all’Istituto Commerciale Calamandrei, era una tranquilla via locale che permetteva agli abitanti del quartiere alle spalle della cittadella dell’informazione di raggiungere le proprie case.

Circa tre anni fa un’esplosione, di origine dolosa, ha gravemente lesionato un palazzo che si trova su via Enzo Tortora, l’altra strada di accesso al quartiere, che è stata da allora chiusa al traffico per pericolo di crolli. Questo “incidente” ha provocato il collasso del traffico nel tratto di via Flaminia appena all’interno del Grande Raccordo Anulare, in quanto le strade nel comprensorio di Saxa Rubra non potevano più svolgere la funzione di filtro. Inoltre gli abitanti del quartiere che intendevano raggiungere il centro di Roma (o semplicemente la stazione di Saxa Rubra) erano costretti a un lungo giro oltre il GRA.

Per ovviare a queste difficoltà pochi giorni dopo la chiusura di via Enzo Tortora via Carlo Emery, che era a senso unico, è stata adattata al transito in entrambi i versi di marcia.

Il problema principale della strada (presente anche quando questa era a senso unico, ma intensificato con il doppio senso di circolazione) è la mancanza del convogliamento delle acque piovane, specialmente in corrispondenza con via Nicolò Carosio, dove alle prime piogge si formano ampie pozzanghere che rendono difficoltosa e pericolosa la circolazione.

Per questo motivo alcuni mesi fa un gruppo di dipendenti Rai ha chiamato il presidente del municipio Daniele Torquati, chiedendo una sistemazione adeguata.  Oggi sulla strada in questione ci sono le ruspe che stanno operando per evitare che si riformino le pozzanghere dei mesi scorsi.

Abbiamo raggiunto il presidente del Municipio per informarci, oltre che sui lavori in corso, anche sulla situazione di via Tortora e sulle altre strade interessate nei mesi scorsi da smottamenti:

 

D.           Innanzi tutto in zona c’è il problema di via Enzo Tortora chiusa per via della casa pericolante. Ci sono novità che possano far pensare a una riapertura in tempi brevi?

R.            E’ uno dei regali che ci ha consegnato la vecchia Amministrazione:  dal 2011 ad un anno fa non è stato fatto niente. Oltre alla pulizia del 10 Maggio scorso con AMA in occasione della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti” il Municipio subito dopo il nostro insediamento si è occupato della vicenda che, visto il tempo perso negli anni, non è di facile risoluzione.

D.           Quali sono i tempi previsti per il completamento dei lavori? Si riuscirà a completarli per la riapertura delle scuole, quando il traffico aumenterà considerevolmente?

R.            Il Municipio ha chiesto più volte di ripristinare la sicurezza per aprire, ma i proprietari della casa andata in fiamme hanno un processo aperto con i vicini (dai quali sembrerebbe sia partito l’incendio) che ha comportato la nomina di un CTU che dovrebbe fare il sopralluogo entro l’estate (questo dipende dal Magistrato), fino a quel momento l’avvocato di parte ha detto che i luoghi non si possono alterare e quindi non mettono in sicurezza l’edificio, noi non possiamo far riaprire.

D.           Su via Emery, anche a causa della vicina stazione del trenino “Centro Rai” c’era il fenomeno del parcheggio selvaggio. Si riuscirà a regolarizza la sosta?

R.            La sosta irregolare su via Emery non è regolarizzabile in quanto non ci sono le dimensioni stradali per creare dei parcheggi regolari. Il Municipio sta facendo raccolta delle acque meteoriche per evitare allagamenti nei parcheggi a pettine lato ferrovia, unica area regolare.

D.           Il XV Municipio è stato interessato da una serie di problemi dovuti alle intense piogge di quest’inverno e i conseguenti smottamenti. A che punto sono i lavori si riapertura delle strade?

R.            In una settimana abbiamo subito 27 frane 3 delle quali ci hanno lasciato le ferite peggiori: Cassia, Tangenziale e Olimpica. Attualmente dopo mesi di lavoro, le strade sono tutte riaperte, le frane risolte. Nell’estate si completeranno i lavori resi necessari (ripavimentazioni, potenziamento raccolte acque meteoriche, pulizia tombini e caditoie).