Roma, sfratti dalle case Ater: s'infrangono le speranze di una casa per la piccola Maria Noemi

 

di Simone Carabella


ROMA – Non c’è niente da fare per la piccola Maria Noemi e la sua famiglia: è stata annullata la determinazione dirigenziale dell’Ufficio per le Politiche abitative risalente al 2006 con cui veniva assegnato un alloggio popolare a Emmanuel Mariani che è stato quindi diffidato a rilasciare l’immobile.
Veramente un epilogo che lascia l’amaro in bocca soprattutto perché a finire per la strada è Maria Noemi, una bambina di 11 anni invalida al 100% per un errore durante il parto. Nella stessa situazione di dover lasciare la casa dell’Ater a causa di una vicenda burocratica e giudiziaria ci sono inoltre molte famiglie.

A distanza di una decina di anni, infatti, il Campidoglio ha inviato loro delle lettere ritenendo "illegittime" le assegnazioni delle case popolari alla luce di un procedimento penale a carico del firmatario della determinazione dirigenziale con la quale furono concessi quegli alloggi. Se, nei mesi scorsi, l'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo si era detto disponibile a trovare una soluzione, nelle scorse settimane è arrivata per le famiglie un'altra doccia fredda: una nuova determinazione dirigenziale firmata il 27 dicembre scorso che sostanzialmente conferma gli sgomberi.

Per la famiglia di Maria noemi come per tutte le altre famiglie che si trovano in questa situazione, essere buttati per strada significa vivere un dramma morale durissimo, soprattutto perché la politica non è riuscita ad aiutarli e ascoltarli. Tanti, infatti sono stati gli appelli alla sindaca Raggi che però non ha fermato questo difficile e terribile epilogo. 

 

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