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Cronaca

Roma, sgominata banda di contrabbandieri di carburante: 16 arresti. Due depositi della banda a Pomezia e Formello

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Dalle prime luci dell’alba oltre 200 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, stanno eseguendo nelle province di Roma, Latina, Napoli e Bari 16 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 2 ai domiciliari), oltre alla notifica di 4 obblighi di dimora e 9 divieti di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, nei confronti degli appartenenti a un sodalizio criminale responsabili – a vario titolo_– di associazione per delinquere, contrabbando di prodotti petroliferi, ricettazione e autoriciclaggio.
Contestualmente è in corso la notifica dei provvedimenti di sospensione della licenza di deposito autorizzato che il G.I.P. del locale Tribunale ha disposto per 16 società, intestatarie di depositi commerciali e distributori stradali, coinvolte nell’illecito traffico.
Le indagini, condotte dai militari del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma, hanno consentito di individuare e smantellare un’organizzazione criminale, con diramazioni internazionali, che – attraverso l’impiego di imprese intestate a “prestanome” e distributori stradali compiacenti – ha immesso in consumo nel territorio dello Stato oltre 4 milioni di litri di carburante per autotrazione in completa evasione d’imposta.
Nel dettaglio, il prodotto petrolifero di contrabbando partiva dalla Slovenia e dalla Polonia all’interno di autobotti scortate da lettere di vettura internazionale attestanti il trasporto di olio lubrificante o di altra merce non soggetta ad accisa, così da eludere eventuali controlli su strada.
Non appena giunti in Italia, i carichi di gasolio venivano convogliati in luoghi di stoccaggio nella disponibilità del gruppo criminale (a Fiano Romano, via della Magliana e via della Tenuta di Santa Cecilia), per essere travasati in altre autocisterne che – munite di nuovi documenti di accompagnamento creati ad hoc – partivano alla volta di due depositi
commerciali (siti a Pomezia e Formello), individuati quale base logistica del sodalizio. Qui il prodotto sostava il tempo strettamente necessario per essere dirottato, “in nero”, ai distributori compiacenti (tutte “pompe bianche”) per la successiva vendita al dettaglio.
Le operazioni illegali avvenivano in un contesto ben organizzato in cui ogni indagato giocava un ruolo ben definito: gli autotrasportatori si occupavano dello spostamento del gasolio; gli addetti alla “staffetta” delle autocisterne, unitamente “alle vedette” posizionate nei pressi delle zone di travaso, avevano il compito di eludere eventuali controlli; i “contabili” erano incaricati della creazione e gestione del flusso dei falsi documenti accompagnatori (strumentali alla “copertura” del prodotto, facendolo apparire come se avesse assolto l’accisa) oltre che della “sistemazione” del carteggio amministrativo dei depositi commerciali per coprire le eccedenze o deficienze generate dall’arrivo e dalla partenza del carburante di
contrabbando.

00141 Roma, Via Nomentana 591
Tel  06.87022372
Fax  06.87022364
Regista del sistema illecito era un quarantacinquenne campano con precedenti specifici, il
quale – oltre a gestire il traffico di gasolio – ha provveduto a riciclare, parte dei proventi
delittuosi mediante l’acquisto del ramo d’azienda di una società (distributore stradale) sito in
provincia di Perugia.
Nel corso delle indagini, svolte da gennaio a novembre di quest’anno, è stato quantificato in
circa 4 milioni di litri l’ammontare del carburante di contrabbando immesso in
consumo, con un’evasione di oltre 1.100.000 euro di I.V.A. e di 2.500.000 euro di accise.
L’attività repressiva eseguita dai Finanzieri durante le investigazioni ha, inoltre, consentito di
trarre in arresto 11 persone colte in flagranza di reato mentre travasavano prodotto
petrolifero di contrabbando nelle zone della Magliana e della Pisana, oltre al sequestro di
450 mila litri di gasolio, 27 automezzi, 1 deposito commerciale e 11 autopompe per i
vari travasi.
Tali azioni di contrasto, suggellate dall’esecuzione dell’odierno provvedimento cautelare,
testimoniano l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle a tutela dell’economia legale e degli
operatori onesti.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.



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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.



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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.



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