Connect with us

Litorale

Roma, Squadra Mobile: sgominata organizzazione criminale attiva sul litorale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – Al termine di un’articolata attività investigativa coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia e protrattasi per circa un anno, alla prime ore della mattinata odierna, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della DDA presso la locale Procura della Repubblica, nei confronti un’organizzazione criminale, operante sul litorale romano, finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

12 le misure cautelari eseguite nei confronti del sodalizio criminale che si era organizzato al fine di reperire, acquistare, trasportare e commercializzare rilevanti quantitativi di droga del tipo cocaina hashish e marijuana, destinata al mercato della capitale.

L’attività investigativa svolta dalla Prima Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile capitolina, coordinata dalla D.D.A., scaturisce dal costante monitoraggio della realtà criminale organizzata presente sul litorale romano e pontino.

I conseguenti e successivi sviluppi investigativi hanno consentito di individuare l’esistenza di una vera e propria organizzazione delinquenziale dedita al traffico internazionale di droga importata dal Sudamerica, in particolare dal Perù, destinata al mercato della Capitale e del litorale romano, distribuita in maniera capillare attraverso una rete di pusher, avente base logistica nel comune di Fiumicino, strutturata in modo complesso e composta da una serie di soggetti in stretta sinergia tra loro nella gestione di ogni aspetto dell’illecito traffico, ciascuno con compiti ben precisi.

Al vertice vi era una donna, Bianca ZARFATI, detta la “Regina della neve”, pregiudicata anche per reati specifici, la quale intratteneva direttamente i rapporti con il fornitore peruviano dal quale si approvvigionava regolarmente; sotto di lei vi erano diverse persone che operavano in qualità di partecipi all’associazione con diversi compiti e ruoli, ma solo a lei spettavano le funzioni organizzative e direttive, non essendovi cogestori o finanziatori: vi era chi si occupava di ausiliare il capo, consegnando denari e preziosi quale corrispettivo della sostanza stupefacente importata, chi faceva il pusher, chi il corriere partendo dal sudamerica per prelevare la droga e portarla in Italia o prendendola dopo che arrivava a Milano, chi la occultava per poi spacciarla, chi custodiva i proventi delle cessioni.

L’organizzazione poteva disporre di numerosi mezzi (automobili e cellulari) e materiali (strumenti atti alla pesatura e confezionamento della droga) ma anche di abitazioni (sia a Roma che a Fiumicino, luoghi serventi per la detenzione della droga), di armi (una pistola smith  & wesson ritrovata durante l’indagine) o del denaro (provento dello spaccio o da reinvestire per altra droga da acquistare dal fornitore peruviano).

Tra gli arrestati, di cui 5 fatti in flagranza di reato durante l’indagine, figurano italiani (romani in particolare) e stranieri: una cittadina bulgara, 3 donne peruviane ed un uomo di etnia albanese.

I luoghi di spaccio erano Ostia e Fiumicino, nella maggior parte dei casi, e  Roma, il più delle volte con appuntamenti dati dai pusher ai clienti presso la Stazione della Metropolitana Battistini.

L’attività tecnica, basata sulle intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha permesso di fornire un notevole contributo probatorio all’indagine, con l’essenziale supporto di plurimi elementi di riscontro forniti dai sequestri di sostanza stupefacente, con conseguenti arresti in flagranza di reato, non dimenticando il contributo fornito dai  pedinamenti, dai servizi di osservazione, dai tracciati gps posti sulle autovetture e dalla acquisizione di documentazione: sono stati infatti sequestrati circa kg. 3,5 di cocaina e kg. 3 di hashish, nonché quasi 150.000 €uro di provento dello spaccio ed una pistola di provenienza furtiva.

In una circostanza sono stati arrestati, a riscontro dell’attività in corso, i due soggetti più importanti del gruppo, trovati all’interno della loro autovettura, con 500 gr. di cocaina, occultata dentro un dolce, nello specifico una colomba pasquale ben confezionata come se fosse ancora integra.

La droga, in modo criptico, veniva chiamata in diversi modi ma sempre col riferimento al cibo: “pasta”, “barilla”, “spaghetti” o “rigatoni” ma anche “spezzatino” o “crema”; in qualche caso anche “polline”.

Vi era poi un’elaborazione di un codice comunicativo anche con riferimento ai soprannomi dei membri dell’organizzazione.

I prezzi stabiliti dal mini cartello erano di:80.000 € al kg. per la cocaina;2.500 € al kg. per l’hashish;1.800 € al kg. per la marijuana.

Quando la droga non veniva fatta arrivare in Italia, passando per Milano, le donne peruviane del gruppo si recavano direttamente in Perù per rifornirsi, acquistandola da un trafficante in particolare, chiamato Nieto, per poi portarla a Roma dove, a seguito delle indicazioni della “Regina”, veniva immessa sul mercato romano ed i proventi della vendita subito reinvestiti per nuovi acquisti; circa 22 persone ruotavano attorno all’associazione, nella quale 12 soggetti ne facevano parte in modo stabile, animati dal perseguimento di un unico intento comune, vale a dire quello di lucro; infatti l’unico scopo del sodalizio era quello di ricavare profitti elevati senza lo svolgimento di alcuna attività lavorativa. Era diventata ossessiva la necessità di recuperare le somme che rappresentavano il corrispettivo della sostanza ceduta.

L’indagine è durata diversi mesi, da settembre 2015 fino ad aprile 2016, ed è stata chiamata Regina, per il soprannome dato da tutti i sodali del gruppo al loro capo, chiamata “Regina” o “Regina della neve”.

Stamattina gli agenti della Squadra Mobile capitolina hanno messo fine a questa lucrosa organizzazione criminale.

Litorale

Tor San Lorenzo, tiene oltre 11 chili di droga in cantina: arrestato 40enne

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Anzio hanno arrestato un 40enne del Marocco gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
A seguito di numerosi servizi perlustrativi nel territorio del comune di Ardea – frazione Tor San Lorenzo, i Carabinieri hanno notato che l’indagato, già noto per i suoi precedenti, da qualche mese, aveva aperto un negozio di abbigliamento e aveva un tenore di vita particolarmente alto.
Individuata l’abitazione dell’uomo, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una verifica. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato la chiave di una cantina di pertinenza e, una volta avuto accesso all’interno, hanno rinvenuto un trolley pieno di sostanze stupefacenti.
Nel dettaglio, vi erano oltre 11 kg di hashish, divisi in panetti, e circa 170 g di cocaina. Durante le operazioni, il 40enne ha opposto resistenza e tentato di darsi alla fuga ma è stato prontamente bloccato e arrestato. Nella circostanza, due Carabinieri hanno riportato lesioni guaribili in dieci giorni.
Sequestrati anche 2.760 euro in contanti, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento in dosi. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

Castelli Romani

Asl Roma 6, all’ospedale dei Castelli operativo il nuovo reparto di terapia subintensiva

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Un servizio fondamentale per chi è colpito da ictus

Presentata l’Unità Trattamento Neurovascolare (UTN) dell’ospedale dei Castelli (ODC). Un reparto di terapia subintensiva dotata di 5 posti letto, strumentazione tecnologica e diagnostica di alto profilo e ad alta intensità di cura destinata ad accogliere pazienti affetti da lesioni cerebrovascolari acute, di natura ischemica o emorragica.

Il nuovo servizio si inserisce nella rete dell’Emergenza tempo-dipendente della Regione Lazio come unità di I livello che ha come riferimento la UTN di II livello del Policlinico Tor Vergata.

A sua volta l’Ospedale dei Castelli rappresenta la struttura di riferimento per l’ictus acuto per l’ospedale di Velletri.

Presenti il Commissario Straordinario Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli, il Direttore Sanitario Asl Roma 6 dott. Vincenzo Carlo La Regina, il Direttore Medico di Presidio (Odc) dott. Daniele Gentile, il Dr Fabrizio Sallustio Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli, il Dr Carlo Capotondi direttore UOC Radiologia Diagnostica ed Interventistica, la Dr.ssa Carla Giancotti direttore UOC Anestesia e Rianimazione oltre ai
sindaci di diversi Comuni, istituzioni, autorità militari, civili e religiose. La presentazione ha visto anche la partecipazione di diversi sindaci del territorio e del sindaco di Lanuvio e deputato della Repubblica Andrea Volpi.

“Il nuovo reparto UTN – dichiarano il Commissario Straordinario Marchitelli insieme al Direttore Sanitario La Regina – rappresenta un servizio fondamentale dove ogni giorno si compiono gesti straordinari per salvare vite. La sua apertura è un tributo all’impegno verso il miglioramento della salute pubblica e alla dedizione del personale medico, che con professionalità, impegno e cuore si adopera per offrire cure di altissimo livello. Innovazione e dedizione alla cura delle persone sono tra i pilastri cardine che ci permettono di continuare a fare importanti passi insieme per la comunità”.

A inizio 2024, all’UTN e a tutto l’Ospedale dei Castelli è andato il premio di centro ictus “Diamond” conferito dal gruppo ISA (Italian Stroke Association)-Angels (società deputata all’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dell’ictus in Europa).

L’UTN rappresenta un reparto in cui operano, in un modello di multidisciplinarietà, diversi professionisti tra cui neurologi vascolari ossia con esperienza nella diagnosi e cura delle patologie cerebrovascolari, infermieri dedicati, fisioterapisti, logopedisti, dietisti.

“Uno degli obiettivi principali dell’UTN – dichiara il Dr Fabrizio Sallustio, Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli – è ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza neurovascolare. Grazie alla presenza di personale esperto e all’infrastruttura specializzata, i pazienti possono ricevere trattamenti cruciali in modo tempestivo senza doversi spostare a Roma con il rischio di gravi conseguenze e complicazioni a lungo termine. Inoltre, l’approccio multidisciplinare del reparto consente di valutare ogni caso in modo completo, individuando le migliori strategie terapeutiche per ciascun paziente”.

Tanto più lunga è l’occlusione arteriosa tanto più esteso è il danno cerebrale che ne deriva. Dal 2023 infatti, a seguito dell’evidenza di tempi di trasferimento ben oltre le 2 ore per i pazienti che, candidati alla trombectomia meccanica, venivano trasferiti a Tor Vergata per effettuare la procedura endovascolare, di comune accordo con la Radiologia Interventistica, coordinata dal Dr Carlo Capotondi e dal responsabile della team di radiologi interventisti dr Daniel Konda e il reparto di Terapia Intensiva, coordinata dalla dr.ssa Carla Giancotti e dal responsabile del reparto dr.ssa Simona Straffi, si è deciso di trattare questi pazienti direttamente presso l’Ospedale dei Castelli. Ad oggi tale scelta è stata premiata dai risultati in termini di esito clinico che attestano una percentuale di pazienti a medio-termine con indipendenza funzionale e autonomi (56%), nessuna disabilità (43.5%), disabilità moderata ma in grado di spostarsi autonomamente (18%), (disabilità grave 10%) (mortalità 12%).

Continua a leggere

Litorale

Ardea, incendio discarica non autorizzata: sul posto Vigili del Fuoco, personale Arpa e Asl Roma 6

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Dalle ore 5 circa di questa mattina, i Vigili del Fuoco di Roma sono impegnati ad Ardea in Via Montagnano SNC, con tre squadre, due Autobotti e il Carro Schiuma per l’incendio di una discarica non autorizzata composta principalmente da pneumatici e materiali di vario genere.

Le operazioni di spegnimento e bonifica sono tutt’ora in corso.

Sul posto anche il personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6, i Carabinieri e l’ARPA che sta effettuando i rilievi per inquinanti in aria. Appena si avranno i risultati verranno comunicati. Il Dipartimento di Prevenzione Asl Roma 6 diretto dal dottor Mariano Sigismondi è in contatto con il Comune di Ardea per eventuali provvedimenti dovessero esseri presi a tutela della salute pubblica

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti