Roma, stazione metro C piazza dei Mirti: Elvino Echeoni presenta la sua opera

 

ROMA – “Un omaggio al luogo delle origini”: è così che Elvino Echeoni, artista eclettico, vivace e profondamente emozionale definisce i suoi “Momenti musicali”, l’opera pittorica che dalle ore 12:20 di Domenica 7 maggio si potrà ammirare presso la stazione metro C di Piazza dei Mirti, a Centocelle, storica piazza della periferia est di Roma.
“Già durante i lavori di realizzazione della stazione, Remo Panacchia, direttore commerciale della Galleria Il Mondo dell’Arte mi propose l’idea di donare una mia opera al territorio. L’idea mi piacque subito tantissimo – racconta l’artista – così, poco tempo fa, quando con Mauro Paggi, presidente del comitato spontaneo di via dei Noci, si è adoperato per la realizzazione di quella idea è stato come la realizzazione di un sogno. E’ stata contattata l’Atac, che si è resa disponibile ed entusiasta del progetto e con alcuni tecnici abbiamo fatto un sopralluogo per verificare la fattibilità e punto esatto del posizionamento. Di fronte a questa stazione così moderna ed elegante, pur avendo affrontato tanti generi pittorici, ho scelto di realizzare uno dei miei “Momenti Musicali”, conosciuti in tutto il mondo, serie di opere astratte a cui sono state dedicate molte mostre.”
Nell’opera, un trittico realizzato in tecnica mista su forex, misura 1,80 metri di altezza per 4,30 metri di larghezza, attraverso colori brillanti e vivaci il pittore intende trasmettere energia a chi la guarderà durante il transito nella stazione metro, perché con quella stessa energia possa affrontare l’intera giornata. Anche in questo caso, come in tutta la sua produzione artistica, la musica ha giocato un ruolo fondamentale per l’estro creativo di Echeoni, che dipinge sempre ascoltando musica e lasciandosi ispirare dall’armonia e dal ritmo: “ho cercato – spiega l’artista – di trasmettere l’armonia attraverso i colori. In questo caso, poiché ritenevo che l’opera dovesse avere respiro internazionale ho voluto dipingerla ascoltando musiche di Frank Sinatra, ma se armonia e ritmo vengono tradotte in pittura, la melodia rimane prerogativa della musica e lo spettatore è libero di pensare a qualsiasi suono tuffandosi nel colore”.