Roma, suicidio nel carcere di Regina Coeli: detenuto si impicca alla grata del bagno

 

ROMA – Un altro suicidio nel carcere di Regina Coeli dopo quello registrato un mese fa. Ne da notizia il segretario generale aggiunto della Cisl Fns, Massimo Costantino in una nota. “Non c’è pace nel carcere romano di Regina Coeli – spiega il sindacalista – Apprendiamo che un detenuto bosniaco, di anni 30, per reato di tentato omicidio, si è impicciato alla grata del bagno. Il detenuto ubicato terzo piano seconda sezione, stessa sezione dove morì il detenuto 22 enne – 170 detenuti in sezione con un solo agente a vigilare quattro piani”.

Costantino rende noto, inoltre, che nella giornata di ieri un altro “evento critico” è stato registrato nello stesso carcere: “un detenuto si era arrampicato dal cortile dell’ottava sezione al finestrone del terzo piano usando i fili del parafulmine presenti lungo il muro e salito per protesta sul finestrone del terzo piano: da lì ha chiesto di parlare con la direttrice dell’istituto”.

Infine il rappresentante della Cisl Fns ricorda i tragici numeri dei suicidi in carcere nel Lazio:

“Ultimo caso 24 febbraio CC Regina Coleli un detenuto italiano di 22 anni si è impiccato utilizzando un lenzuolo legato alla grata del bagno nel carcere romano di Regina Coeli- Il tutto è accaduto alle 23.00 nella seconda sezione terzo piano -sezione dove erano presenti 167 detenuti- Detenuto problematico che era evaso per ben tre volte dalla REMS di Ceccano”.

“Nel 2017 sono tre morti ( Cassino 7/1/2016 malattia ) -Regina Coeli ( 23/2/2017 suicidio )- Velletri ( 7/1/2017 suicidio) Il personale invece risulta sottodimensionato rispetto alle esigenzi reali. Attualmente mancano nel Lazio negli Istituti Penitenziari A.P. 465 unità (4.052 previsti rispetto agli attuali 3.587). Purtroppo evidenziamo come seppur vi sono stati interventi leglislativi nelle carceri restano i soliti problemi , sovraffollamneto dei detenuti e cronica carenza di personale di Polizia Penitenziaria”.