ROMA, TEATRO E CARDIO PROTEZIONE: DUE MONDI, UNA SOLA CULTURA

di Simonetta D'Onofrio

“Facciamo Ripartire il Cuore ONLUS” per raccogliere fondi a sostegno della cardio protezione. È questa la motivazione che sta portando avanti l’associazione nata dopo la morte di Lorenzo Marcucci.

Il ragazzo aveva solo 19 anni quando morì, il 18 luglio del 2012, in una piscina romana dopo aver subito all’improvviso un arresto cardiaco. Molto probabilmente, se all’interno della struttura ci fosse stato un defibrillatore, Lorenzo si sarebbe salvato e così anche tanti altri. Il vicepresidente del Comitato “Facciamo Ripartire il Cuore ONLUS Lorenzo Marcucci”, Giorgio Lo Surdo, ci ha spiegato come sia importante cambiare la conoscenza culturale sull’importanza che può derivare da una manovra cardiaca fatta con un DAE.

Si parla tanto di vittime sulla strada, continua Lo Surdo, e poco delle vittime per attacchi cardiaci improvvisi. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. Proprio per porre un rimedio a questa “strage”, l’associazione sta sensibilizzando in modo capillare, la diffusione delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo dei defibrillatori nella società, donandoli anche a strutture pubbliche.

La scorsa settimana il Comitato ha donato un defibrillatore al liceo “Carducci” di Ferrara. È importante che la politica, che finora si è dimostrata latitante, faccia approvare delle leggi per istituire l’insegnamento della prevenzione in tutte le scuole superiori italiane e che modifichi le norme sull’abilitazione all’uso dei DAE, con lo scopo di favorire la tempestività del primo soccorso d’emergenza “laico” (prestato da non medici o infermieri), sollevando da responsabilità anche chi intervenga senza essere in possesso del previsto titolo abilitativo.

In questi giorni i responsabili dell’associazione sono impegnati a promuovere il loro operato durante lo spettacolo di Paolo Orlandelli, “Processo dell’Utri. Storia d'Italia dagli anni '70 a oggi”, messo in scena dal 3 marzo fino a domenica 8 marzo al Teatro di Documenti di Roma, via Nicola Zabaglia a Testaccio. Teatro e cardio protezione: due mondi una sola cultura, quella dell’impegno civile. Un legame col teatro che per “Facciamo Ripartire il Cuore ONLUS” non è nuova, in passato sono state realizzate molte iniziative con Ascanio Celestini, che Lorenzo seguiva nei suoi spettacoli.

“In Italia poniamo tanta attenzione sui debiti economici, ma spesso trascuriamo i debiti culturali”, è quanto ci ha detto in conclusione Lo Surdo. Riuscire a superare questo gap, che costa molte vittime alla comunità, è più urgente e importante che qualche punto di spread.