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Roma

ROMA TERMINI: OPERAIO RIMANE FOLGORATO ALL'INTERNO DELLA STAZIONE

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Tempo di lettura < 1 minuto Adesso si indaga sulle cause e i sindacati insorgono:"basta morti sul posto di lavoro".

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Redazione

Roma – Tragedia venerdì pomeriggio nella capitale. Un operaio di 42 anni è rimasto folgorato all'interno della stazione Termini, nel sottopasso di via Giolitti. L’uomo, residente a Latina, lavorava all'interno del cantiere per conto della Sysco, ditta specializzata in impianti informativi visivi e sonori.

Intanto Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha avviato un'inchiesta. L'operaio stava lavorando ad un quadro elettrico. In particolare, spiega Rfi in una nota, l'uomo stava installando un totem informativo. Secondo una prima ricostruzione, sarebbero state adottate tutte le misure di sicurezza necessarie per operare in quell'ambito. La folgorazione sarebbe stata causata da un contatto accidentale. Per recuperare il corpo sono arrivate tre squadre dei pompieri. Inutili i tentativi di rianimazione da parte degli operatori del 118. Adesso sull’incidente indagano Polfer e scientifica, in questo momento impegnate in un sopralluogo. "Un altro operaio morto sul posto di lavoro. Non si può più continuare a snocciolare il numero delle vittime – scrivono in una nota congiunta  i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio – Basta: bisogna intervenire immediatamente e porre fine a questa sequenza di morte. L'indignazione e il dolore non sono più sufficienti. Pretendiamo, come sindacato, come lavoratori e cittadini, norme certe e attuazioni di regole e ispezioni che garantiscano realmente la dignità di ognuno".

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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