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Roma

ROMA TOR DE CENCI, IN CANTINA BARATTOLI DI POMODORI, CONSERVE E DROGA

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Tempo di lettura 2 minuti Le indagini degli investigatori del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, sono partite dalla morte per “overdose” di un tossicodipendente avvenuta la scorsa notte.

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Redazione 

Le indagini degli investigatori del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, sono partite dalla morte per “overdose” di un tossicodipendente avvenuta la scorsa notte.

Per fare luce sull’accaduto, gli agenti hanno esaminato i trascorsi del deceduto, un 44enne romano con precedenti di Polizia.

Nel corso delle indagini, è emerso che in passato l’uomo era stato arrestato per rapina e porto abusivo di armi.

L’esame incrociato delle sue “frequentazioni”, con i tabulati del traffico telefonico del cellulare a lui in uso, hanno dato  il decisivo ”impulso” alle indagini.

Sono emerse infatti numerose telefonate verso l’utenza telefonica intestata a D.S.A., 59enne già noto alle Forze di Polizia, abitante nella zona di Tor di Cenci.

L’uomo è stato trovato dagli agenti nella sua camera da letto, mentre stava “rollando” uno spinello con della marijuana.

All’interno dell’appartamento, erano presenti anche i due figli dell’uomo, D.S. P., 38enne incensurato, e D.S. A., 35enne con numerosi precedenti, tra i quali spaccio e detenzione abusiva di armi.

In una cassetta di sicurezza, nella stanza del primo, i poliziotti hanno trovato oltre 2000 euro in contanti, in banconote da 10 e 20 euro, probabile provento dell’attività di spaccio, mentre nella camera del fratello c’era della sostanza da taglio.

La perquisizione dell’appartamento, effettuata con l’ausilio delle Unità cinofile, ha inoltre permesso di trovare e sottoporre a sequestro numerosi involucri contenenti sostanze stupefacenti, e precisamente marijuana e cocaina, che erano stati nascosti tra le fodere dei cuscini del divano, in salone.

Ulteriori “sorprese” hanno riservato agli investigatori le cantine, all’ultimo piano del palazzo.

All’interno di una, in uso a C. F., 59enne romana, con precedenti per reati connessi agli stupefacenti, gli agenti hanno trovato 3 panetti di hashish, materiale per il confezionamento delle dosi e alcuni contenitori in vetro con varie etichettature relative alla qualità o alla provenienza del contenuto.

In uno, erano state riposte alcune dosi di marijuana.

Sempre all’interno della cantina, è stata trovata anche una pistola semiautomatica in metallo del tipo in uso alle forze dell’ordine, verosimilmente una replica modificata mediante sostituzione della canna con una artigianale.

L’arma era completa di caricatore e 8 cartucce con ogiva in metallo. Gli agenti hanno trovato anche altri 16 proiettili con ogiva in metallo e 15 cartucce e con ogiva in piombo.

In altre cantine, sulla cui disponibilità sono in corso accertamenti da parte degli investigatori del Commissariato, sono state trovate altre dosi di sostanza stupefacente.

Sono in corso ulteriori indagini, in merito alle analogie riscontrate durante le operazioni di polizia giudiziaria, circa le modalità di confezionamento dello stupefacente sottoposto a sequestro.

Accompagnati negli uffici del Commissariato Esposizione, i 4 sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nei confronti della donna, le manette sono scattate anche per il reato di detenzione abusiva di arma modificata e relativo munizionamento.

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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