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ROMA, UN "CADAVERE" A SAN PAOLO: ACCORDO SCELLERATO TRA COMUNE E PRIVATI

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Tempo di lettura 2 minuti Nel 2004, sotto la giunta di Walter Veltroni, l'amministrazione stipula una convenzione che avrebbe permesso la costruzione, da parte dei privati, di strutture come l'albergo.

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di Maurizio Costa

Roma – Una struttura abbandonata nel centro del quartiere San Paolo immersa nel totale degrado, nell'incuria e nel disinteresse dell'amministrazione capitolina. Parliamo dell'albergo fantasma costruito dalla società “Acqua Marcia” e da Mezzaroma, che hanno edificato la struttura dopo aver stabilito una convenzione con il comune di Roma.

Un enorme palazzo bianco, coperto da graffiti variopinti e occupato spesso da persone che non possiedono una casa: l'ex albergo si presenta così, come un contenitore vuoto che avrebbe dovuto ospitare turisti e avventori e che invece rovina l'intero quartiere. Le finestre ancora ci sono, sebbene siano tutte aperte. Vandali e ladri hanno rubato molte parti dell'impianto elettrico che si trovavano all'interno della struttura e adesso i cittadini non sopportano più la vista del “mostro bianco”.

Anche il comune di Roma, però, ha le sue responsabilità. Infatti, nel 2004, sotto la giunta di Walter Veltroni, l'amministrazione stipula una convenzione che avrebbe permesso la costruzione, da parte dei privati, di strutture come l'albergo. In cambio, il comune aveva richiesto, sempre da parte delle aziende che avrebbero costruito questi stabili, la creazione di aree verdi, parcheggi sotterranei, di un circolo bocciofilo e di un asilo nido. Alla fine, l'albergo è stato costruito ma mai ultimato, e il comune non ha ricevuto in cambio nulla, se non un'area deturpata dal “bidet”, nome dato dai cittadini all'ex albergo.

L'ordinanza:

Il Municipio VIII, dopo le occupazioni abusive e visto la stato dello stabile, aveva ordinato alla società “Acqua Marcia” di provvedere alla messa in sicurezza della struttura, con l'obiettivo di terminarla e di recintarla a dovere. Ad oggi, la situazione è sempre la stessa e nessuno si è mosso per sistemare la zona.


La convenzione:

L'accordo tra il comune e i privati per il recupero del quartiere San Paolo prevedeva costruzioni per 150.000 metri cubi. I privati non hanno mantenuto gli accordi e la situazione è quella che si presenta agli occhi di tutti. Acqua Marcia e le altre imprese avrebbero dovuto costruire anche un sottopasso sotto la via Cristoforo Colombo, che non è mai stato fatto.

La stipula di questa convenzione ha gravato anche sulle casse comunali:

I privati dovrebbero ancora versare 21 milioni di euro al comune di Roma, mentre l'amministrazione ha già pagato 600.000 euro per avviare le procedure cautelative in ragione della pubblica incolumità. Nella convenzione, che risulta essere poco chiara, si legge che il comune di Roma “intende assumere il ruolo di coordinamento del processo attuativo, in qualità di stazione appaltante, procedendo eventualmente al diretto finanziamento delle opere previste, con proprie risorse”. Quindi, anche l'amministrazione avrebbe dovuto spendere soldi di tasca propria.
Il progetto di costruzione di 2262 posti auto è fallito insieme a quello di rifacimento dell'ex deposito Atac di San Paolo, che tutt'oggi versa in condizioni pietose. Un progetto da 85 milioni di euro, che però sarebbero stati coperti solamente in parte dai privati, per una quota di 38 milioni.

Una convenzione sbagliata in partenza, che avrebbe comunque pesato sulle casse del comune. L'albergo abbandonato si trova ancora lì: l'“Acqua Marcia”, intanto, è fallita e i cittadini non ne possono più.

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Roma

Roma, Borghesiana: confezionano panetti di hashish nel box auto. Arrestate due persone

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ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato 2 cittadini romani, di 31 e 37 anni gravemente indiziati del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari di pattuglia nel transitare in via Giarre, hanno notato dei movimenti e dei rumori sospetti provenire dall’interno di un box auto. Approfondito il controllo, i militari hanno sorpreso i due uomini mentre arano intenti a confezionare panetti di hashish dal peso di 100 g cadauna, utilizzando una pressa meccanica. Perquisita anche l’abitazione i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto e sequestrato ulteriori 15 kg di hashish, materiale per il confezionamento e circa 5600 euro in contanti, ritenuti il provento della pregressa attività illecita.
Gli arresti sono stati convalidati e i due indagati sono stati portati in carcere. Dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare 65.000 dosi.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, nuova vita per la vecchia stazione di alimentazione tramviaria

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Da stazione di alimentazione tramviaria a nuovo polo polifunzionale per la Città di Castel Gandolfo. È il progetto che al centro dell’incontro che si è tenuto il 27 settembre a Roma nella sede di Cotral Spa e a cui hanno preso parte per il Comune di Castel Gandolfo il Sindaco Alberto De Angelis e l’Assessore ai Trasporti e alla Tutela del Paesaggio Tiziano Mariani, il Preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza Professor Orazio Carpenzano, e i referenti di Cotral Spa la Dott.ssa Loredana Di Guida e l’Ingegnere Andrea di Gianni.

Il progetto prevedrà il recupero e il rifunzionamento della Stazione di Alimentazione Tramvia dei Castelli Romani che mira a definire un nuovo spazio flessibile destinato a mostre, piccole esposizioni, conferenze e corsi di formazione, oltre a una foresteria e a dei spazi di servizio.

“Ringrazio la Presidente di Cotral spa Amalia Colaceci per aver ideato, insieme al Preside di Architettura dell’Università La Sapienza, quest’intervento di riqualificazione che, da qui ai prossimi anni, darà alla nostra Città una nuova struttura polifunzionale destinata ad ospitare eventi e iniziative culturali e di formazione, dotando Castel Gandolfo di un centro di aggregazione, crescita e valorizzazione a beneficio di tutta la nostra comunità”, ha dichiarato il Sindaco Alberto De Angelis.

Mediante questo incontro congiunto che si è tenuto oggi – ha aggiunto l’Assessore Tiziano Mariani – ci impegniamo come Comune a fornire tutto il supporto necessario per avviare l’iter procedurale per la ristrutturazione integrale e la riqualificazione dell’immobile oggi esistente. Sarà un progetto in tandem, con Cotral Spa che finanzierà tutti i costi di realizzazione e con l’Università che parteciperà attraverso lo studio di ristrutturazione.

“Riprendendo le parole del Preside Carpenzano durante l’illustrazione del progetto, un’opera normalmente viene progettata per essere vista, in questo caso sarà anche un bellissimo punto di osservazione verso l’esterno, sullo spazio esterno, su Castel Gandolfo e sul paesaggio a valle”, ha concluso il Sindaco.

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Castelli Romani

Marino, in manette 4 persone e una quinta denunciata a piede libero: avevano picchiato il cassiere di un minimarket

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MARINO – I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato , emessa dal Gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di
 
In manette 4 persone, tutti italiani, tra cui una donna, di età compresa tra i 20 e i 54 anni e denunciato a piede libero una quinta persona, poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di lesioni personali aggravate e furto aggravato in danno di un cassiere di un minimarket di Marino, di nazionalità bengalese.
 
Le complesse risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Marino hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’aggressione: una degli arrestati, la sera del 15 luglio scorso, era entrata, senza nulla acquistare, nel negozio di alimentari, chiedendo al cassiere di utilizzare il bagno e, al suo diniego, dal momento che era inagibile, la donna prendeva e gli scagliava contro due frutti e si allontanava.
 
Due minuti dopo, la donna tornava in compagnia di 4 uomini che, dopo aver scardinato la porta di ingresso facendola cadere sul cassiere, lo avrebbero malmenato costringendolo alla fuga. Il gruppo non si è fermato ed ha continuato a danneggiare il locale e, dopo aver frantumato il vetro di un frigorifero, si sono impossessati di varie lattine e bottiglie di bevande alcoliche per far perdere le loro tracce.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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