ROMA VICARIATO, ATTESA PER LA VENUTA DELL'ARCHITETTO SPAGNOLO CALATRAVA ALLA CHIESA DEGLI ARTISTI

Redazione

Roma – Venerdì 22, alle 19.30, l’architetto spagnolo sarà intervistato dalla giornalista Rai Barbara Carfagna. L’appuntamento rientra nel calendario dei “Frammenti di Bellezza”, la sezione Incontri della seconda stagione di “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, progetto culturale ideato e curato dall’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura

Sarà Santiago Calatrava il prossimo protagonista di “Frammenti di Bellezza”, la sezione Incontri di “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, progetto ideato e curato dall’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. L’architetto spagnolo verrà intervistato dalla giornalista Rai Barbara Carfagna venerdì 22 marzo, alle 19.30, nella basilica di Santa Maria in Montesanto – Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo. Durante l’incontro il celebre architetto realizzerà dal vivo dei disegni in acquerello.

Nato nel 1951 a Beninamet, vicino Valencia, Santiago Calatrava è consultore del Pontificio Consiglio della Cultura per volontà di Benedetto XVI. Vincitore di numerosi concorsi in Europa e in America, ha realizzato la maggior parte delle sue opere in Svizzera, Germania, Francia, Canada. Ma anche l’Italia ha beneficiato del suo genio visionario e raffinato con il nuovo asse di Reggio Emilia e il quarto ponte sul Canal Grande di Venezia.

«La vocazione all’interdisciplinarietà di Calatrava – spiega il direttore artistico di “Una porta verso l’Infinito”, Francesco d’Alfonso – nasce dalla sua grande passione per la scultura, la pittura e il disegno, poi perfezionata nello studio approfondito dell’architettura di tutte le epoche». E aggiunge: «Le sue sculture hanno forme e nomi che evocano il concetto di flusso, di movimento, partendo dalla vita umana e animale. Basti pensare a creazioni fantascientifiche come la Saint Exupéry Railway Station di Lione o il Turning Torse di Malme. Inoltre la sua creatività è resa geniale dal legame tra i materiali utilizzati, come l’acciaio, il vetro e il cemento, con le forme della natura: da qui le sue grandi ali in volo, le onde infrante, i rami che si flettono. Una particolarità: pur riconoscendo l’utilità della tecnologia, Calatrava ama spiegare i suoi progetti, i pensieri e le idee con l’acquerello».