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Redazione Lazio

ROMA: L’INCHIESTA SHOCK SULLA SANITA’ (1 PUNTATA)

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Tempo di lettura 3 minuti Ancora S.o.s. pronto soccorso… nonostante Zingaretti

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di Matteo La Stella

Roma – “Pronto soccorso-accessi in tempo reale”, è la punta di diamante del nuovo portale online “www.salutelazio.it”, introdotto dal Commissario per la sanità regionale Nicola Zingaretti ad inizio della settimana scorsa.

Quello voluto da Nicola Zingaretti, sembra essere un sistema sanitario all'avanguardia, dove tecnologia ed efficienza sono in prima linea contro la malattia. L'errore fondamentale è che senza efficienza la tecnologia risulta essere inutile.

“Pronto soccorso-accessi in tempo reale”, tramite una tabella, offre la panoramica degli accessi, ovvero una sorta di censimento delle presenze fisiche all'interno dei pronto soccorso della regione in tempo reale. Esse sono divise per colore (rosso, giallo,verde, bianco) a seconda del livello di emergenza rilevato al loro ingresso. Vi sono tre colonne che indicano se il paziente è in attesa, trattamento o osservazione. Incrociando i dati messi a disposizione, in orari diversi della giornata, diviene lampante la situazione di sovraffollamento, piaga che affligge soprattutto i pronto soccorso capitolini.

Ma quali sono i pronto soccorso inavvicinabili? Il podio dei pronto soccorso, calcolato su una giornata tipo, con rilevamenti in fascia mattutina, pomeridiana e serale vede, per quanto riguarda i pazienti in attesa il Sant'Andrea al terzo posto, il Sant'Eugenio al secondo e il Policlinico Universitario Umberto Primo sul gradino più alto con picchi di 21 codici gialli,10 verdi e 3 bianchi alle ore 22:30. Anche per i pazienti in trattamento mantiene il primato l'Umberto Primo con punte di 6 codici rossi, 29 gialli e 26 verdi già alle 11:00 della mattina. L'argento va al Policlinico Universitario Gemelli mentre a conquistarsi il bronzo è l'ospedale Sant'Eugenio. A spaventare di più è però il terzo oro che si aggiudica il Policlinico Universitario Umberto Primo, che durante tutto l'arco della giornata, tra pazienti in attesa, trattamento e osservazione non scende mai sotto le 120 presenze fisiche, offrendo agli sfortunati avventori un servizio malato, più di loro, costretti nel limbo della sala d'attesa per ore. Questa situazione appare la più grave, data la mole di pazienti che accoglie e la poca fluidità del meccanismo d'emergenza . Il motivo di cotanto sovraccarico è uno solo: il decreto-legge 73 del 2010.

La allora presidente della Regione e commissario ad Acta della sanità, Renata Polverini, nel suo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, oltre ad apportare tagli, tentando di cambiare destinazione d'uso a molti pronto soccorso in provincia, divideva il Lazio in 4 grandi macro aree. Ognuna di esse era composta da diversi pronto soccorso “semplici”, altrettanti DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) di primo livello e da DEA di secondo livello che, all'occorrenza, diventava riferimento (hub) dei pazienti di competenza delle 2 tipologie di strutture minori, già citate. L'Umberto Primo era, ed è, unico DEA di secondo livello della prima macroarea imposta dalla rivoluzionaria Polverini che ha esteso il suo bacino territoriale, includendovi i comuni di: Colleferro, Tivoli, Cassino, Alatri, Palestrina, Sora e la provincia di Frosinone, quando già nel 2009, la stessa struttura registrava una mole di accessi pari a 104.524 pazienti annui. Anche le altre macroaree, soprattutto la seconda e la terza hanno bacini d'utenza molto vasti, che non riescono però ad eguagliare la prima. Ma la lungimirante Polverini sapeva già di dover lasciare, un giorno, la sua poltrona al più avanguardista Presidente Nicola Zingaretti, che nel novembre del 2014 presenta il suo piano di riqualifica e riorganizzazione. Punta in alto: case della salute, steward in pronto soccorso da marzo e “il tripadvisor della salute”
ora online.

Il presidente della Regione Lazio nonché commissario per la sanità regionale Nicola Zingaretti, cavalca l'onda del cambiamento, vestendo i panni del “paladino del malato”. Ma quell'onda punta dritta verso gli scogli, minacciando l'integrità del sistema sanitario e la salute dei cittadini che pretendono un servizio organizzato, più che un disservizio con una bella facciata, magari anche telematica, incapace di garantirgli ciò che gli spetta.
 

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Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

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Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

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Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

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Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

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