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Torna alla ribalta la vertenza dei lavoratori della RomaTPL: “Stipendi in ritardo, malgrado
le promesse, vetture insufficienti per espletare il contratto di servizio. Chi
paga?”, ammonisce Renzo Coppini,
Segretario regionale del SLM-Fast
Confsal. “Gli autisti in mezzo alla strada – attacca -, insultati e
aggrediti dall’utenza per i cronici disservizi, vessato ed umiliato dalla
società”.
La stoccata arriva all’indomani del mancato pagamento delle
retribuzioni di gennaio, che, al solito, dovevano essere corrisposte entro l’ultimo
giorno del mese, ovvero giovedì scorso. Ma oltre ai corrispettivi mancati, l’organizzazione
sindacale ha inviato una lettera al vetriolo (prot. 60/19/SR) indirizzata al Sindaco
Raggi e all’Assessore Meleo,
alle associazioni dei consumatori (Codacons
e Federconsumatori) e al Comando della Polizia di Roma Capitale,
all’ITL e, infine, al Prefetto di Roma, sulle “criticità manutenzione parco vetture”. Che “malgrado
le ripetute note inviate alla Società e all’Amministrazione di Roma Capitale permangono
a tutt’oggi”.
Nel documento si denuncia “guasti ai
blocco-porte, vetri rotti o incrinati, impianti dell’aria calda non
funzionanti, ammortizzatori rigidi, arredi interni rumorosi” a titolo
esemplificativo, “come prontamente e doverosamente segnalato dagli Operatori
dell’esercizio. Tali anomalie pregiudicano il buon andamento del servizio con
conseguenti ricadute sulla sua qualità”.
Nella missiva inoltre, si torna a
sottolineare “l’uso discriminatorio delle contestazioni disciplinari, applicate,
sovente, al solo fine di dissuadere gli operatori dall’annotare le richiamate
anomalie, e nonostante siano altri e molteplici i rischi in cui incorrono
lavoratori e gli utenti”.
Motivazioni che hanno spinto il Segretario Coppini a “diffidare la Società a proseguire in tale atteggiamento, vessatorio e lesivo, e chiede ai responsabili in indirizzo ed ai responsabili dell’incolumità dei passeggeri un’immediata verifica in loco. Comportamenti simili non sono giustificabili, ancor più in prossimità dell’imminente scadenza del contratto e della messa a gara del servizio”. “Non si può continuare così – ha poi aggiunto -, la svolta decantata non si è vista. Roma tpl deve rispondere delle sue mancanze,
l’Amministrazione deve chiarire quale futuro dare ai lavoratori del Tpl privato di Roma, se lo meritano”.
Intanto si attendono gli esiti delle procedure di raffreddamento, aperte l’11 gennaio passato dalla Segreteria SLM Fast Confsal Provinciale di Roma, guidata da Giuliano Parmiani.