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Viterbo

RONCIGLIONE: LA STAGIONE CONCERTISTICA 2015/2016 CONCLUDE CON IL CONCERTO DELLA BANDA CITTADINA ‘ALCEO CANTIANI’

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Tempo di lettura 5 minuti La Banda Cittadina di Ronciglione fu istituita nel 1835. Nel 1988 è stata intitolata al Maestro Alceo Cantiani, che ne fu il Direttore per 34 anni

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di Roberto Ragone
Ronciglione (VT)
– A chiusura della XI Stagione Concertistica Pubblica dell’anno accademico 2015 – 2016, Direttore Artistico Franco Carlo Ricci, presso l’Auditorium di S. Maria in Gradi, a Viterbo, avrà luogo, con inizio alle ore 18, il concerto della Banda Cittadina Alceo Cantiani di Ronciglione, diretta dal Maestro Professor Fernando De Santis. Il programma che riportiamo qui di seguito è sicuramente di altissimo livello, per ciò che riguarda le musiche bandistiche, delle quali il Maestro De Santis è un attento ricercatore, e che ad ogni concerto – uno per tutti, ricordiamo l’appuntamento natalizio presso il Teatro Comunale  di Ronciglione –  arricchiscono il repertorio di questo insieme più volte premiato, in Italia e all’estero, in gare bandistiche nazionali e  internazionali.

Jacob de Haan (Heerenveen, Olanda, 1959)
Nordic Fanfare Hymn, Brano di Apertura
Jan van der Roost  (Duffel, Belgio 1956)
Algona Ouverture, Brano Originale
Richard Wagner (Lipsia, 1813-Venezia, 1883)
Cavalcata delle Valchirie, Ouverture
Steven Reineke (Tipp City, Ohio,1970
Pilatus, Brano Originale
Vincenzo Bellini (Catania, 1801-Puteaux, 1835)
Norma, Sinfonia dall’Opera
John Williams (New York, 1932)
Star Wars, Colonna Sonora

Qui di seguito riportiamo un breve cenno storico sulla Banda Cittadina di Ronciglione, e un breve excursus relativo alla sua attività.

La Banda Cittadina di Ronciglione fu istituita nel 1835. Nel 1988 è stata intitolata al Maestro Alceo Cantiani, che ne fu il Direttore per 34 anni. Il Maestro Domenico Altissimi la diresse dal 1956 al 1981 e a lui è intitolata la nuova Scuola di Musica. L’organico odierno della Banda conta 58 Musicisti ed è il punto di riferimento di tutte le manifestazioni civili, religiose e folkloristiche della nostra Cittadina. Al Comitato Pro-Musica, rappresentato dal Presidente della Pro-Loco Rag. Luciano Camilli, è affidata la nomina del Presidente del Corpo Bandistico, da oltre vent’anni tale ruolo è ricoperto dal Cav. Alcide Pelliccia. L’attuale Maestro è il Prof. Fernando De Santis, che la dirige dal 1987. Sotto la sua guida la Banda Cittadina ottiene importanti riconoscimenti in Italia e all’estero, in un crescendo di affermazioni ai più importanti Concorsi Nazionale (Scandicci 2003 e 2008; Cascina 2008) e Internazionali (2° Premio al Concorso di Santa Susanna in Spagna). Nel 2007 vince il Concorso Regionale Bande del Lazio, classificandosi al 1° posto assoluto nella 1° Categoria. La Giuria, assegna al Maestro della Banda di Ronciglione, Prof. Fernando De Santis, anche il Premio Speciale quale Miglior Direttore del Concorso. Nel 2013 Vince il Concorso Provinciale indetto dal Comune di Viterbo. Fra le più importanti Tournées Europee, dove sovente viene invitata a rappresentare l’Italia riscuotendo ovunque uno straordinario successo di critica e di pubblico, da ricordare i Festival Internazionali di: Palma de Mallorca, Calella (Spagna), Francoforte sull’Oder (Germania), Slubice (Polonia), Praga (Repubblica Ceca). Il 12 Ottobre 2013, il Corpo Bandistico di Ronciglione si Laurea Campione d’Europa nella categoria Concerto, al XIV° Concorso Internazionale di Malgrat de Mar (Spagna), classificandosi al 1° Posto assoluto davanti alla Repubblica Ceca (2° Classificata) e alla Germania (3° Classificata), successo decretato all’unanimità dai sei membri della Giuria Internazionale. Nel 2015 esegue all’Università della Tuscia di Viterbo, nell’ambito della prestigiosa Stagione concertistica pubblica organizzata dall’Ateneo, la Rapsodia in Blu nella versione originale pensata da Gershwin per Pianoforte e Big Band, riscuotendo uno straordinario successo di critica e di pubblico.

Per gli appassionati, riportiamo alcune note al programma, per una migliore comprensione dello stesso.
Nordic Fanfare and Hymn
Il Brano che apre il Concerto è stato composto per la Cerimonia d’apertura dei Campionati Mondiali di SCI di OBERS-DORF, in Germania.
Per poter essere utilizzata nel quadro di diverse competizioni, questa composizione può essere interpretata in quattro diverse esecuzioni, ma quella che ora ascolterete è la versione integrale del brano.
Algona Ouverture
Algona Ouverture, di Jan van der Roost fu commissionata nel 2004 in occasione del 150° anniversario dell’omonima città; il brano è dedicato a tutti i cittadini che vivono, che hanno vissuto e vivranno ad Algona. Con le sue tinte cupe create da percussioni ed ottoni gravi, il brano si presenta in modo Solenne; gradualmente i suoni divengono più brillanti, fino ad un energico Allegro. Tutte le sezioni della Banda vengono valorizzate al massimo, così che il Brano intrattenga sia Musicisti che Spettatori.
Cavalcata delle Valchirie
La Cavalcata delle Valchirie, di Richard Wagner, è un celebre brano presente all'inizio del terzo atto de La Valchiria. Il tema principale fu scritto originariamente il 23 luglio 1851. Un abbozzo preliminare fu composto nel 1854 come parte di composizione di tutta l'opera che fu orchestrata completamente dalla fine del primo quarto del 1856. La Cavalcata delle Valchirie è senza dubbio il brano musicale più conosciuto di Wagner, e si distingue particolarmente per i suoi riferimenti nella cultura popolare, essendo usata come stereotipo della Grand Opéra, e soprattutto viene abbinata a tutto ciò che è attinente all'arte della guerra.
Norma, Sinfonia
Tragedia lirica in due atti Norma fu composta da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani. Rappresentata per la prima volta al teatro La Scala di Milano il 26 dicembre 1831, fu accolta piuttosto freddamente la prima sera e fu calorosamente applaudita a partire dalla seconda recita.
Vincenzo Bellini nacque a Catania nel 1801 e morì a Parigi a soli 35 anni. Considerato uno dei massimi compositori italiani, dimostrò una precocissima attitudine alla musica. A sei anni la sua prima composizione.
Tra le opere più importanti ricordiamo: Bianca e Fernando, Il Pirata,  I Capuleti e Montecchi,  I Puritani,   La Sonnambula. Ma è solo con la Norma che Vincenzo Bellini raggiunge il punto più alto e significativo del suo lirico strumentale e vocale.
Pilatus: La Montagna del Drago
Il Monte Pilatus, di Steven Reineke, è una vetta che si può ammirare da Lucerna. Il Pilatus ha una sua leggenda: ci viveva un drago che terrorizzava i valligiani. Il suo nome d'origine era, in latino, Fractus mons (monte spezzato) a causa delle due cime divise da una spaccatura. Dal 1400 venne dedicato a Ponzio Pilato, il cui corpo, secondo una leggenda medievale, era stato accolto dalle acque del lago di Lucerna dopo essere stato respinto da Tevere e Rodano. Steven Reineke, Direttore, Compositore e Arrangiatore della Cincinnati Orchestra, è oggi uno dei più Celebri Autori di Musica Originale per Banda. A lui hanno commissionato Brani le più importanti Orchestre Americane tra le quali la Cincinnati Pops Orchestra; quindi, se pur giovanissimo, notevoli sono le sue Composizioni tra cui il suggestivo Poema sinfonico che racconta la leggenda della Vetta Svizzera.
 Star Wars
7° capitolo della saga Star Wars di John Williams, evento cinematografico dell’anno nei Cinema di tutto il Mondo. Non potevano mancare questa sera i celebri e difficili Temi Musicali del Film, scritti dal 5 volte Premio Oscar John Williams, Direttore d'Orchestra e Compositore statunitense, famoso appunto per le numerose colonne sonore cinematografiche. La produzione è sterminata, e spazia dal cinema alle olimpiadi e alle serie tv, oltre a brani sinfonici e concerti per strumento solista. Sue le musiche di Film quali: Superman, Jurassic Park, Indiana Jones, Harry Potter, Schindler's List.
Fondamentale è il contributo musicale prodotto dal Compositore per la saga di Guerre Stellari del 1977. Il successo della colonna sonora, segna una rivoluzione nel campo del cinema fantastico e un ritorno alla grande musica sinfonica degli anni '40
A chiusura, una nota doverosa nei confronti del Maestro Prof. Fernando De Santis, direttore della banda Cittadina Alceo Cantiani di Ronciglione.

Fernando De Santis Direttore Artistico e Presidente dell'Istituzione Musicale Comunale "Progetto Musica” di Ronciglione

Fernando De Santis nasce a Ronciglione (VT) nel 1964 e all'età di 13 anni viene ammesso al Conservarorio di Santa Cecilia, dove nel 1985 si Diploma brillantemente in Clarinetto sotto la guida del Maestro Pasqualino Pacione. Consegue inoltre il Compimento Inferiore di Pianoforte e successivamente intraprende gli studi di Composizione.
Nel 1983 vince il Concorso in qualità di Orchestrale Clarinettista presso la Banda Musicale Nazionale dell'Aeronautica Militare. Nel 1988, 1990 e 1995 vince l'Audizione per Clarinetto e Clarinetto Basso indetta dall'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma con la quale inizia un'intensa collaborazione per oltre un decennio sotto la direzione di prestigiosi Direttori d'Orchestra fra i quali: Michele Rescigno, Nello Santi, George Petre, Claudio Abbado, Daniel Oren, Zubin Meta.
Nel 1991 suona con l'Orchestra del Teatro dell'Opera e del Maggio Fiorentino nel Concerto in Mondo Visione de “I 3 Tenori” (Pavarotti, Carreras, Domingo) eseguito alle Terme di Caracalla.
Ha suonato inoltre con l'Orchestra Sinfonica della RAI di Roma e con il Carlo Felice di Genova, dove vince l'Audizione nel 1993. Ha inciso presso la Forum di Roma Unione Musicisti importanti Colonne Sonore, collaborando con Compositori di Musica da Film quali: Morricone, Piovani, Ortolani.
Dal 1987 è il Maestro Direttore della Banda Cittadina e Direttore Artistico della Scuola Musicale di Ronciglione che sviluppa negli anni dandogli una connotazione Professionale e dotando ogni singolo insegnamento strumentale di un Professore specifico.
Nel 1998, su invito del Comune, unisce in un'unica struttura organizzativa la Scuola di Musica con la nascente Istituzione Musicale Comunale e ne accetta la nomina di Direttore Artistico e Presidente.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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Cronaca

Tarquinia, vicenda abbattimento cavalli: sindaco e familiari minacciati di morte sui social. Depositata denuncia querela

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Il sindaco Alessandro Giulivi: “Questa volta vado fino in fondo, denunciando tutti coloro che hanno strumentalizzato e strumentalizzano questa triste vicenda”

Sull’abbattimento dei quattro cavalli avvenuto nei giorni scorsi per mano legale degli esperti veterinari chiamati della ASL di Viterbo, sono state scritte molte cose imprecise, false e che hanno spinto molte persone a rivolgere pesanti minacce di morte al sindaco Alessandro Giulivi e ai suoi familiari.

L’avvocato Paolo Pirani ha depositato questa mattina una dettagliata denuncia querela presso gli organi di polizia nei confronti di tutti coloro che hanno volutamente cercato di strumentalizzare la notizia per colpire il sindaco e l’amministrazione.

Una denuncia nei confronti anche delle associazioni e di coloro che, via social, senza adeguate informazioni, hanno deciso che il sindaco fosse il carnefice di animali che, in realtà, si è cercato di salvare fino all’ultimo.

Nei giorni precedenti il 27 marzo 2024,quattro cavalli vagano liberi nella località Taccone di Sopra, a Tarquinia, creando una situazione di pericolo per la pubblica sicurezza.

I cavalli, di razza baia e del peso approssimativo di 350-400 kg, sono stati avvistati nei pressi dell’uscita autostradale di Monte Romano. La loro presenza in aree trafficate rappresentava un rischio per gli automobilisti e per gli stessi animali.

Il sindaco Alessandro Giulivi veniva informato dagli uomini del Corpo Forestale dei Carabinieri della locale stazione di questa situazione. Successivamente, riceveva per conto della Asl Servizio Veterinario di Viterbo una lettera trasmessa via PEC nella quale veniva invitato ad emettere un documento sindacale di cattura e/o abbattimento.

Dopo aver preventivamente consultato il dottor Marco Perroni e il dirigente dottor Ferrarini del servizio ASL di Viterbo, il sindaco Giulivi provvedeva ad emettere (come previsto per legge) un’ordinanza sindacale che disponeva la cattura in sicurezza dei cavalli con ogni mezzo per tutelare la pubblica incolumità e di evitare ogni tipo di incidente.

L’ordinanza prevedeva due opzioni per la gestione della situazione: la cattura dei cavalli e il trasferimento in un luogo sicuro. O, in extrema ratio, qualora la cattura fosse impossibile o ci fossero situazioni di pericolo imminente per le persone, procedere con l’abbattimento.

Il 27 marzo, per la cattura dei cavalli è stato contattato, su indicazioni della Asl di Viterbo, uno specialista veterinario, esperto di fauna selvatica che ha valutato la situazione e messo in atto un piano di cattura, il quale, entrato in possesso di tutte le autorizzazioni, è arrivato sul luogo il giorno successivo e ha potuto valutare la situazione.

Ha quindi constatato che un cospicuo dispiegamento di forze dell’ordine era già impegnato a trattenere gli animali in un campo agricolo prevenendone, momentaneamente, l’invasione delle carreggiate stradali e autostradali.

In piena autonomia e senza condizionamenti, è stato deciso di tentare la narcosi a distanza anche attraverso l’utilizzo di un drone dotato di idonei strumenti usati in medicina veterinaria.

I cavalli si trovavano al centro del campo, in evidente stato di allerta e atteggiamento di fuga pressoché continuo.

Il primo dardo è stato lanciato con successo nei confronti di un cavallo che è rimasto narcotizzato per un breve lasso di tempo ma non è stato possibile procedere alla sua cattura completa.

Sono risultati vani gli ulteriori tentativi di avvicinamento e somministrazione di farmaci.

Come scritto dall’esperto nella sua relazione conclusiva, “la cattura farmacologica di questi soggetti mediante teleanestesia è piuttosto difficile non esistendo farmaci intramuscolari particolarmente efficaci sui cavalli. Si ricorre quasi sempre ad associazioni di più farmaci e spesso si rendono necessarie più somministrazioni”.

Nel pomeriggio dello stesso giorno le condizioni climatiche avverse (forte vento) hanno ostacolato in modo irrimediabile ogni tentativo di cattura.

Risultando inefficace ogni tentativo di sedazioni, si è proceduto a misure alternative.

Nel frattempo, la Polizia Locale aveva allertato i referenti dell’Università Agraria per trovare un posto idoneo al contenimento degli animali catturati.

Alcuni abili e titolati cavalieri insieme ai loro cavalli hanno tentato inutilmente di avvicinare i quattro esemplari, i quali hanno continuano ad allontanarsi evitando ogni tipo di contatto ravvicinato.

Solo dopo questo ennesimo tentativo è stata dichiarata inefficace la telenarcosi come metodo di contenimento.

Intanto, gli animali si erano portati a ridosso delle strade provinciali Aurelia Bis e Aurelia tratto autostradale ad alto transito veicolare, soprattutto in quelle ore a ridosso dell’esodo delle festività pasquali e per questo ritenuti pericolosi.

A questo punto, gli esperti hanno deciso di procedere al loro abbattimento.

Tutto è avvenuto sotto il costante e vigile controllo del Corpo Forestale dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Locale.

L’operazione di abbattimento è avvenuta per mano dei veterinari che prima di procedere hanno mostrato alle forze dell’ordine le armi da utilizzare e chiesto di mettere in sicurezza l’intera area per evitare pericoli alle persone.

Alla luce di tutto questo (dimostrabile in modo inconfutabile con corrispondenze ufficiali e relazioni conclusive), il primo cittadino ha deciso di procedere con la denuncia, in sede Penale e Civile, di tutti coloro che in questi giorni hanno continuato, in modo costante, a diffondere false informazioni, formulare accuse infondate e soprattutto scrivere minacce di morte sia sui social che inviati nelle e-mail del Comune di Tarquinia.

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Cronaca

Asl Viterbo, prende forma la nuova casa di comunità di Bolsena

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Prende forma la nuova casa di comunità di Bolsena, i cui lavori, iniziati lo scorso dicembre, e finanziati dall’Unione europea NextGenerationEU, fondi Pnrr, per un importo di circa 1milione e 400mila euro, stanno proseguendo nel rispetto del cronoprogramma iniziale.
 
“Ad oggi – spiega il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi, impegnato in queste settimane in un tour nella Tuscia in tutte le strutture sanitarie interessate da lavori finanziati con fondi Pnrr – gli interventi realizzati a Bolsena hanno riguardato principalmente le opere di demolizione e di risanamento definitivo di alcune problematiche collegate all’umidità presenti da anni nella struttura. Nei prossimi giorni inizieranno i lavori di ricostruzione degli ambienti e di tracciamento degli impianti. L’obiettivo è ridefinire la struttura, da un punto di vista sanitario, con spazi adeguati e tecnologie idonee per rendere efficienti e accoglienti tutti i servizi e le linee di attività che renderemo operativi presso la nuova casa di comunità”.
 
Il progetto prevede, infatti, la rimodulazione delle aree interne, per adeguarle alle funzioni richieste, e contempla, tra l’altro, la sostituzione dell’intera dotazione tecnologica impiantistica, compreso l’impianto di sollevamento. È prevista anche la sostituzione di tutti gli infissi esterni con tipologia più altamente performante in relazione al contenimento dei consumi energetici.
 
“A meno di una settimana dall’attivazione delle Centrali operative territoriali dei Distretti A, B e C, in funzione presso gli ospedali di Belcolle, Tarquinia e Civita Castellana – conclude Egisto Bianconi – siamo qui a Bolsena e, nei prossimi giorni, saremo a Ronciglione dove sono in corso degli importanti lavori di ristrutturazione, di riqualificazione e di potenziamento complessivo, in previsione della creazione, non solo della casa, ma anche dell’ospedale di comunità. Credo che, a fronte di fondi così cospicui ottenuti dall’azienda dall’Unione Europea, sia doveroso rendicontare puntualmente alla cittadinanza lo stato dell’arte dei cantieri ad oggi aperti nel Viterbese e il processo in corso di definizione e di realizzazione di un nuovo modello sanitario, realmente e fisicamente più vicino ai bisogni di salute espressi dal territorio”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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