Published
4 mesi faon
Nella sala stampa dello Stadio Olimpico si è svolta la conferenza stampa di presentazione della partita tra Italia e Francia, che celebra i 25 anni di partecipazione della nostra nazionale al prestigioso Trofeo Sei Nazioni.
Durante l’evento, il capitano della squadra azzurra di Rugby, Michele Lamaro, ha incontrato la stampa e i tifosi, regalando momenti di grande emozione.
Ad arricchire ulteriormente l’evento, la presenza di una folta delegazione della squadra di Rugby Frascatana, il Frascati Rugby Club 1949, che ha fatto da coreografia vivente alla presentazione del libro “Frascati val bene una… meta”, scritto da Roberto Eroli.
Il volume ripercorre i primi 50 anni di storia della storica squadra tuscolana, il Rugby Frascati, e ne celebra le imprese e i protagonisti.
Un momento dal grande valore rievocativo che ha riportato alla ribalta la prima società “provinciale” ad aver partecipato al prestigioso campionato di Serie A di Rugby Italiano.
Il Rugby Frascati, patria della “Schola Mamilia” e celebre per il suo stadio, il Mamilio, ha lasciato un segno indelebile nella memoria sportiva.
Il Mamilio, infatti, si guadagnò negli anni il rispetto degli avversari tanto da essere soprannominato “Fossa dei Leoni”.
Nel corso della presentazione, Roberto Eroli, autore giunto al suo tredicesimo libro e profondo conoscitore della storia di Frascati, ha raccontato il lungo lavoro di ricerca che gli ha permesso di ricostruire con precisione i passaggi fondamentali della storia del club.
Il suo libro non si limita a riportare cronache sportive, ma intreccia leggende e aneddoti, restituendo una visione completa di uno sport che, nel dopoguerra, divenne una delle eccellenze della società frascatana.
Un ruolo di primo piano nella conferenza è stato ricoperto da Riccardo Pescante, vicedirettore di Rai Sport e “frascatano d’adozione”, la cui presenza ha testimoniato l’importanza del Rugby Frascati nel panorama sportivo nazionale.
La sua conduzione dell’evento ha reso ancora più coinvolgente la narrazione della storia del club, sottolineando come il rugby a Frascati rappresenti un patrimonio non solo sportivo, ma anche culturale e sociale.
L’evento è stato arricchito dalla testimonianza di Paolo Paladini, storico giocatore del Rugby Frascati e allenatore di fama internazionale.
“Sono stato il primo ad aver guidato tutte le squadre nazionali, e per me resta un onore immenso” – ha dichiarato con emozione. “Il rugby è uno sport di fatica, memoria, impegno e coesione. Ci ha unito e ha rappresentato per noi una vera scuola di vita.”
Parole che risuonano come un monito per le future generazioni.
A concludere la conferenza, Riccardo Pescante ha introdotto l’intervento di uno degli storici presidenti del Rugby Frascati, l’avvocato Igino Mancini.
Il suo discorso ha ricordato l’importanza del Rugby Frascati come scuola di esperienza e coesione. Un percorso che ha trovato il suo culmine nell’estate del 2000, quando la città venne dotata di un impianto avveniristico in località Cocciano, destinato a diventare un centro di eccellenza per il Rugby Italiano. Oggi, purtroppo, quel campo non riveste più il ruolo di eccellenza per il quale era nato, un dato che rappresenta una ferita per la tradizione rugbistica frascatana e un monito per il futuro dello sport locale.
Un evento che ha saputo unire passato e presente, testimoniando l’importanza della storia del Rugby Frascati e il suo legame con la comunità sportiva nazionale.
La presentazione ufficiale del libro Frascati val bene una… meta si terrà il 29 marzo a Villa Falconieri a Frascati, un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di rugby e di storia sportiva.
Rugby Frascati, cinquant’anni in mischia
Frascati e il suo Rugby: un patrimonio da festeggiare il 22 Febbraio
Frascati, Libri in Osteria: Angelo Polimeno Bottai presenta il libro “Mussolini io ti fermo”
Lirfl (rugby a 13), Ty Sterry torna a collaborare con la Lega. Gentile: “Un professionista di spicco”
Rugby Frascati Union 1949, Pillinini e Spagnoli: “Una stagione con prospettive importanti”
Rugby Frascati Union 1949, la C1 chiude al terzo posto. Il dg Spagnoli: «Un ottimo campionato»