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Rugby Frascati Union 1949, Caffaratti: “B, un punto con rammarico. Bene C2, U14 e ragazze”

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FRASCATI (RM) – E’ stato un altro week-end ricco di partite in casa Rugby Frascati Union 1949. A parlarne è il direttore del rugby Sebastian Caffaratti che inizia dalla sfida casalinga della serie B contro Paganica persa per 22-27. “Non è stata una grandissima partita da parte nostra, nel senso che non siamo stati molto lucidi nei momenti decisivi della partita. Il gruppo, comunque, ha avuto la capacità di restare in partita fino all’ultimo e conquistare un punto di bonus che ci avvicina al Messina, ora distante una sola lunghezza. Rimane un po’ di rammarico perché c’è stata la sensazione di poter vincere questa gara, ma guardiamo alle prossime partite”. La prima di queste, quella prima della sosta per la Pasqua, sarà sul campo della Rugby Roma. “Facile prevedere un’altra partita molto combattuta. Di fronte avremo una squadra ostica, solida e che in casa spesso riesce ad esprimersi al meglio. Ma proveremo a muovere ancora la classifica: sono fiducioso per questo finale di stagione dei nostri ragazzi”. Non solo primo XV: il week-end del Rugby Frascati Union 1949 ha visto scendere in campo (nel settore maschile) anche la serie C2 e l’Under 14. “Questi ultimi hanno fatto una partita amichevole con Viterbo ed è stato un buon test, mentre la serie C2 è arrivata ad un passo dal successo contro il Cassaternum, ma una meta degli avversari in extremis è costata la sconfitta per 22-18. Nel prossimo fine settimana, inoltre, torneranno in campo le nostre categorie del mini rugby, impegnate in un raggruppamento a Tivoli”. Ma nello scorso fine settimana c’è stato anche un importante appuntamento per il settore femminile del Rugby Frascati Union 1949. L’Under 16, infatti, è stata a L’Aquila per la decima tappa del campionato di categoria. Le giovani frascatane, in formazione molto rimaneggiata, hanno fortemente voluto partecipare a questo evento, caduto a distanza di pochi giorni dal decimo anniversario del terribile terremoto che devastò la cittadina abruzzese e molti paesi circostanti. Tra le altre cose le tuscolane hanno potuto calcare l’erba del mitico stadio “Fattori”, uno degli impianti storici della palla ovale italiana.

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Roma, al Museo delle Civiltà assegnati due preziosi reperti Mesoamericani

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I due reperti erano custoditi presso un prestigioso palazzo veneziano
 
Nella mattina odierna presso il Museo delle Civiltà di Roma, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia ha consegnato al direttore del museo due importantissimi reperti archeologici mesoamericani.
 
Presentato il pendente in oro a doppia figura della cultura del Gran Coclé di Panama (650-1520 d.C.) che raffigura due guerrieri in atto di ostentare, ciascuno, un’insegna da guerra e un lancia-dardi. Il reperto è verosimilmente parte di un corredo funebre di un personaggio di alto rango, quale un capo, un sacerdote o uno sciamano. A fronte della raffinata fattura, della rarità nelle raccolte italiane e della rilevante testimonianza dell’arte precolombiana dell’America Centrale, su proposta del Nucleo CC TPC di Venezia e istruttoria della Soprintendenza ABAP di Venezia, il Segretariato Regionale del Veneto ne ha dichiarato l’interesse particolarmente importante previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
 
Vi è poi la statuina fittile appartenente alla cultura Nayarit, Messico nord-occidentale (100 a.C. – 300 d.C.), anch’essa parte di un corredo funerario, realizzata con ceramica d’impasto rossiccio, a cottura ossidante, con ingobbiatura in bianco crema e pittura in rosso. Rappresenta una figura femminile inginocchiata, con gli arti superiori (quello destro è mancante) semplicemente abbozzati e protesi in avanti. La figura è ornata da una collana, a più giri, di grani circolari sempre in rosso, e da un ornamento nasale a forma di mezza luna. Come per il pendente, ovvero per analoghe motivazioni e con medesima istruttoria, il Segretariato Regionale del Veneto ne ha dichiarato l’interesse particolarmente importante.
 
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia, sono state avviate dal Nucleo CC TPC nell’ottobre 2020, nell’ambito di un’attività ispettiva della Soprintendenza A.B.A.P. per il Comune di Venezia e Laguna, con cui i Carabinieri TPC collaborano strutturalmente. A seguito della verifica di diversi beni d’interesse culturale, custoditi presso un prestigioso palazzo veneziano, i due reperti mesoamericani, insieme ad altri 33 beni d’interesse archeologico, sono stati sottoposti a sequestro, stante l’assenza di un valido titolo di proprietà da parte del detentore, la cui collaborazione è stata altresì importante nel corso delle indagini. Dagli accertamenti effettuati sono emerse ipotizzabili responsabilità penali a carico di un soggetto deceduto, per i reati di ricettazione e messa in circolazione di beni contraffatti.
 
A termine indagini, nel settembre 2023 il Tribunale di Venezia ha disposto la confisca dei beni, di cui 2 sono stati assegnati al Museo delle Civiltà di Roma, 33 alla Soprintendenza di Venezia. Tra questi ultimi vi è anche un ushabti egizio.
 
Durante il corso delle indagini, i Militari del Nucleo CC TPC di Venezia si sono avvalsi di esami tecnici e storico-artistici effettuati dai funzionari archeologi delle Soprintendenze A.B.A.P. di Venezia e di Padova, del Museo delle Civiltà di Roma, dai docenti del Laboratorio del falso dell’Università RomaTre.
 
Il contrasto al traffico illecito dei reperti archeologici rappresenta una delle direttrici investigative che il Nucleo CC TPC di Venezia persegue, attraverso verifiche costanti presso gli esercizi commerciali di settore, mediante l’attenta raccolta di segnalazioni da parte di studiosi e appassionati, grazie alla collaborazione con gli uffici centrali e periferici del MiC. La restituzione al patrimonio pubblico di questi beni, testimonianze materiali aventi valore di civiltà, riporta alla fruizione collettiva oggetti che narrano la storia di territori e di comunità.
 
 
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Vis Casilina (calcio, Under 16), Poli: “Nelle ultime tre partite dobbiamo vincere e poi sperare”

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Roma – L’Under 16 provinciale della Vis Casilina è in testa al campionato, ma i ragazzi di mister Manuel Ricci hanno una partita in più rispetto allo Sporting San Cesareo visto che devono ancora osservare il turno di riposo. Intanto i giovani capitolini hanno sbancato il campo degli Aquilotti con un prezioso 1-0 nell’ultimo turno di campionato. A parlarne è il difensore centrale classe 2008 Lorenzo Poli. “E’ stata una partita molto combattuta e avremmo potuto sfruttare meglio le occasioni create. Siamo andati a segno con Granara a metà primo tempo, poi siamo stati molto attenti nella fase difensiva e alla fine siamo riusciti a difendere il vantaggio. Un successo meritato per quello che si è visto in campo, sapevamo di avere un solo risultato a disposizione considerato il turno di riposo dello Sporting San Cesareo”. Il gruppo di mister Ricci ci crede: “Meritiamo questo primo posto per tutto il lavoro fatto a partire dalla scorsa stagione – dice Poli – La squadra è cresciuta tanto e i nuovi arrivati hanno aggiunto qualità. È chiaro che non dipende solo da noi, ma cerchiamo di vincere le tre partite che ci rimangono e poi vediamo che succede”. Se l’Under 16 provinciale della Vis Casilina si esprime ad alti livelli è anche per merito del “manico”: “Mister Ricci è riuscito a creare un rapporto forte con tutto il gruppo e ci ha fatto crescere tanto, sia a livello individuale che di squadra. È uno degli allenatori più bravi che ho avuto da quando gioco a calcio ed è stato uno dei motivi che due anni fa mi ha spinto a venire alla Vis Casilina. A distanza di un po’ di tempo, sono felice della scelta che ho fatto: qui ho trovato un bel gruppo e un ambiente tranquillo, oltre ad una società organizzata”. L’ex Lodigiani e Breda conclude parlando del prossimo appuntamento della squadra di Ricci: “Ce la vedremo con l’Indomita Pomezia, penultima della classe. Non dobbiamo adeguarci al gioco degli avversari, né pensare alla classifica. Dobbiamo scendere in campo come se di fronte avessimo lo Sporting San Cesareo”.


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Atletico Lariano (calcio, Promozione), Palmieri: “L’abolizione degli Under non mi trova d’accordo”

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Lariano (Rm) – Una novità epocale per il calcio dilettantistico laziale che non può che far discutere. Pochi giorni fa il comitato regionale ha deciso di abolire l’obbligo dell’utilizzo dei giovani (i cosiddetti “under in età di lega”) nei prossimi massimi campionati dilettantistici del Lazio. Riccardo Palmieri, co-presidente dell’Atletico Lariano assieme a Loris Di Giacomantonio, è fortemente contrario rispetto a questa novità: “Facendo un calcolo molto semplicistico, fino a questa stagione in Promozione c’erano almeno sette o otto giovani in età di lega per ogni squadra, quindi oltre cento calciatori giovani per ogni girone della categoria. A questi bisognava aggiungere quelli dell’Eccellenza e, a mio parere, questo era un bene per i nostri ragazzi, ma anche per tutto il movimento che, va ricordato, è dilettante. Invece con questa innovazione credo che il rischio sia tornare a vedere delle società che spendono cifre assurde per vincere campionati dilettantistici, ovviamente allestendo organici senza giovani nella maggior parte dei casi. Quali allenatori rischiano di lanciare un giovane rispetto a un giocatore “formato” e più esperto? I ragazzi ne usciranno fortemente penalizzati, già lo si è visto in Prima categoria con l’abolizione degli obblighi che erano comunque minimi fino a poco tempo fa. Ora cosa faranno una volta usciti dall’Under 19? Si potrebbe pensare a un campionato Under 23 che li tuteli, magari. Ma credo che si potessero mantenere tre “under” nel campionato di Promozione, magari accorpando le fasce d’età obbligatorie: dal prossimo anno, ad esempio, si poteva mettere l’obbligo di schierare tre ragazzi dal 2004 in avanti”. Palmieri, comunque, fa capire quali saranno le mosse dell’Atletico Lariano per il prossimo futuro: “Noi non cambieremo filosofia: continueremo a investire sui ragazzi, anche se ovviamente incontreremo tante formazioni molto più esperte. Con la riforma una società come la nostra poteva pensare di fare il salto in avanti nella prossima stagione, così diventa tutto più complicato. Ma la nostra migliore vittoria sarà sempre portare i ragazzi del settore giovanile e del territorio a vestire la maglia della prima squadra. Quella maglia vestita con onore anche da elementi storici che possono trasmettere ai più giovani i valori che rappresenta”.


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