Saint-Vincent, a festeggiare i 75 anni del Casino anche Ornella Muti: madrina d’eccezione

Nel 1979 salì sul palco del Grand Hotel Billia per ricevere per la primi volta l’ambito riconoscimento cinematografico della Grolla d’Oro come migliore attrice, lo scorso venerdì 14 ottobre Ornella Muti è tornata nel fascinoso albergo di Saint-Vincent, stavolta come madrina per la cerimonia dei 75 anni del Casino de la Vallée, una delle quattro case da gioco italiane nonché l’unica in Valle d’Aosta. Oggi come allora, ad attendere la diva romana, premiata anche con la Grolla d’Oro alla carriera nel 1998 (clicca qui per conoscere la filmografia completa dell’attrice), c’erano TV, giornalisti e fotografi, a cui non ha negato i soliti splendenti sorrisi e qualche dichiarazione spontanea. Insieme a lei, l’amministratore unico Rodolfo Buat, che ha aperto spiragli di rilancio per il casinò annunciando che i 4 milioni di euro dovuti ai creditori entro giugno 2023 saranno anticipati addirittura di 8 mesi.

La sera del 29 marzo 1947 la prima pallina lanciata nella roulette

Ottime notizie dunque per la ripresa della struttura inaugurata ufficialmente la sera del 29 marzo 1947 su decreto del presidente della Valle d’Aosta Federico Chabod e, soprattutto, grazie alla spinta dell’allora sindaco di Saint-Vincent, Elie Page, il quale aveva visto nell’apertura di un casinò lo strumento ideale per ottimizzare le potenzialità di sviluppo turistico dell’intera regione. Passato alla storia anche il primo lancio della pallina dell’impiegato Antonio Rolleri, uno dei croupier della casa che, in secondo Dopoguerra, basava la sua offerta sui giochi da tavolo come la roulette. Oggi il Casino de la Vallée offre un’ampia scelta anche per quel che riguarda le slot e i giochi elettronici, attualmente molto in voga anche tra gli utenti della rete (clicca qui per conoscere i migliori casinò online) che possono divertirsi dalla comodità di casa propria, approfittando anche di bonus di benvenuto. I giochi da casinò, sia fisici sia online sono molti, e non mancano come sempre le varianti della roulette (europea, francese, americana e fair) a cui si sommano i tavoli di blackjack, craps, chemin de fer, punto banco e poker (Caribbean e Texas hold’em).

Gli anni ’80 e il fascino degli eventi. Sulle note di Un disco per l’estate

Prima ancora dell’invenzione di internet e dell’irrompere delle piattaforme di giochi online, il picco nella storia del casinò valdostano è stato raggiunto notoriamente negli anni ’80, quando furono addirittura raddoppiate le capacità produttive non solo delle sale da gioco, ma anche dello stesso Grand Hotel Billia. In aggiunta all’intrattenimento dei tavoli e delle slot, a riempire di fascino le serate del casinò ci sono stati in quegli anni anche eventi prestigiosi e vari riconoscimenti attesi da più settori: oltre alle già citate Grolle d’Oro per il cinema italiano, anche il Premio Saint-Vincent per il giornalismo e le finali del festival canoro Un disco per l’estate (clicca qui per conoscere le canzoni più amate).

Ricavi oltre 30 milioni, il 2022 supera le previsioni di inizio anno

Ad oggi la ripartenza del Casinò dopo alcuni anni bui, come testimoniano non soltanto le parole dell’amministratore unico Buat, ma anche i risultati nei ricavi dei primi sei mesi del 2022. Sia a maggio che a giugno scorsi, ad esempio, il Casino de la Vallée ha fatto registrare infatti utili mensili da 5 milioni di euro lordi, con delle performance superiori alle aspettative in un periodo considerato non di ‘alta stagione’. Tra gennaio e giugno scorsi, al netto dell’hotel, i guadagni complessivi ammontano così a 30 milioni e 339mila euro, con un surplus di 5,5 milioni rispetto alle previsioni di inizio anno. Numeri che confermano come la strada intrapresa sia quella giusta e che lo storico casinò valdostano, finalmente, possa navigare in acque più tranquille.