SALVINI E MELONI SEMPRE PIU' UNITI: PIAZZA DEL POPOLO DIFENDE IL TRICOLORE

 

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Luca Zaia ha continuato sul filone degli immigrati: “Non c'è spazio in Italia per i profughi"

 

di Maurizio Costa

RomaMatteo Salvini scende in piazza a Roma per cercare di ribaltare la politica nazionale, Renzi compreso. Dalle 14 in poi, gruppi della Lega Nord si sono ritrovati a Piazza del Popolo per far sentire la propria voce. Nel frattempo, da piazza Vittorio, un corteo composto dai centri sociali e anche dal 'Movimento per la casa' hanno sfilato fino a Campo de' fiori per far passare il messaggio che Roma è una città meticcia e multirazziale. Insieme al leader della Lega Nord hanno deciso di manifestare anche i militanti di Casapound, che appoggiano le idee di Salvini.

[Piazza del Popolo stracolma per la manifestazione della Lega Nord]

Una piazza del Popolo ha accolto Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che hanno parlato ad una platea composta da cittadini soprattutto del nord Italia: dal Veneto alla Lombardia, passando per l'Emilia e il Piemonte. Sul palco è salito anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “Renzi è un servo sciocco – ha dichiarato Salvini – che è stato messo lì dalla sinistra soprattutto per la sua simpatia, che non è neanche troppa. Uno strumento sciocco, un fantoccio”. Dopo lunghi applausi della piazza Matteo Salvini ha anche ironizzato sui cortei contro di lui: “Noi lasceremo questa piazza più pulita di prima, non come quelle zecche che lanciano uova contro le forze dell'ordine”.

Il leader del Carroccio ha anche parlato di un'Italia unita nelle intenzioni: “L'Italia è bella perché rispetta le differenze, le identità, le culture e le lingue, da nord a sud. Se rispettiamo la libera scelta dei veneti, dei sardi e dei lombardi potremo andare avanti. Crocetta, per esempio, è una sciagura come Ignazio Marino, perché vede morire delle bambine solamente perché non riescono a trovare un ospedale dove essere curate”.

[Piazza del Popolo stracolma per la manifestazione della Lega Nord]

Anche Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia ha voluto dire la sua dal palco della Lega: “Prima vengono le famiglie italiane e poi il globo. Dobbiamo per questo distribuire gli immigrati in Europa, in tutti i paesi, anche in quelli che chiudono le frontiere”. La Meloni ha anche parlato dell'Isis: “Gli sbarchi sono gestiti dall'autoproclamato califfato, che, in questo modo, potrebbe far arrivare cellule terroristiche in Italia”. In conclusione, la leader di Fdi ha anche detto che “l'unico Nazareno che rispettiamo è Gesù”.

Luca Zaia ha continuato sul filone degli immigrati: “Non c'è spazio in Italia per i profughi – ha commentato il governatore del Veneto –. Torneremo in regione e gli faremo un culo così”. Insieme alla Lega a piazza del Popolo c'erano anche i militanti di Casapound, che hanno inneggiato a Salvini con il saluto romano. “Salvini è il nostro leader – ha detto Simone Di Stefano di Casapound -. C'è un piano mondiale per sostituire i popoli europei anche attraverso l'immigrazione”.

Intanto, per le strade della capitale, hanno sfilato anche i dissidenti che, con lo slogan 'Mai con Salvini', hanno lanciato il messaggio che: "Roma è una città multirazziale e multiculturale". I centri sociali, insieme anche ai movimenti per la casa, hanno fatto passare quindi il messaggio di integrazione, in una città che: "disprezza la Lega e Salvini, che accetta gli immigrati e respinge i fascisti".

Nel corteo anti-Salvini c'era anche una minoranza curda, che ha detto che “noi abbiamo sconfitto i fascisti dell'Isis a Kobane, adesso Roma deve respingere questi nuovi razzisti che non accolgono immigrati. A Roma ci sono ancora i fascisti”.
 

Anche Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia ha voluto dire la sua dal palco della Lega: “Prima vengono le famiglie italiane e poi il globo. Dobbiamo per questo distribuire gli immigrati in Europa, in tutti i paesi, anche in quelli che chiudono le frontiere”. La Meloni ha anche parlato dell'Isis: “Gli sbarchi sono gestiti dall'autoproclamato califfato, che, in questo modo, potrebbe far arrivare cellule terroristiche in Italia”. In conclusione, la leader di Fdi ha anche detto che “l'unico Nazareno che rispettiamo è Gesù”.

Luca Zaia ha continuato sul filone degli immigrati: “Non c'è spazio in Italia per i profughi – ha commentato il governatore del Veneto –. Torneremo in regione e gli faremo un culo così”. Insieme alla Lega a piazza del Popolo c'erano anche i neofascisti di Casapound, che hanno inneggiato a Salvini con il saluto romano. “Salvini è il nostro leader – ha detto Simone di Stefano di Casapound -. C'è un piano mondiale per sostituire i popoli europei anche attraverso l'immigrazione”. In piazza del Popolo c'erano più persone del nord che romani, segnale forte e importanti per la Lega.

Intanto, per le strade della capitale, hanno sfilato anche i dissidenti che, con lo slogan 'Mai con Salvini', hanno fatto passare il messaggio che: "Roma è una città multirazziale e multiculturale". I centri sociali, insieme anche ai movimenti per la casa, hanno quindi sponsorizzato idee di integrazione, in una città che: "disprezza la Lega e Salvini, che accetta gli immigrati e respinge i fascisti".

Nel corteo anti-Salvini c'era anche una minoranza curda, che ha detto che “noi abbiamo sconfitto i fascisti dell'Isis a Kobane, adesso Roma deve respingere questi nuovi razzisti che non accolgono immigrati. A Roma ci sono ancora i fascisti”.

[Corteo anti Salvini]