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Redazione Lazio

SANATORIA NOMINE ARPA: L’ODG VI COMMISSIONE RITENUTO ILLEGITTIMO. CHIESTE LE DIMISSIONE DEL PRESIDENTE PANUNZI

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Tempo di lettura 3 minuti Lo scorso novembre 2014, I consiglieri Devid Porrello, Silvia Blasi e Gaia Pernarella del M5S Lazio avevano depositato un’interrogazione urgente indirizzata a Zingaretti e Refrigeri

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di Cinzia Marchegiani

Regione Lazio – Sulle nomine Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) in commissione ieri alla Regione Lazio è sceso il gelo. Il punto dell’ordine del giorno riguardava la sanatoria delle nomine dell’ARPA, ma il M5S lo dichiara illegittimo.

Devid Porrello, il consigliere del M5S Lazio, fa sapere che hanno abbandonato la seduta,:”E’ un disperato tentativo di mettere una pezza ad una violazione di legge che in realtà aggrava solamente lo scenario aggiungendo un’altra violazione. Il nostro abbandono non ci rende complici di chi scavalca le leggi credendosi detentore della rettitudine e attendiamo, con fiducia, il pronunciamento del TAR sul nostro ricorso in merito.” Porrello ricorda che un’integrazione all’odg si può fare solo in caso di urgenza, eventualità che in questo caso mancava. L’esame delle nomine doveva essere fatto in via preventiva, invece Zingaretti ha preferito farle senza consultare il consiglio, come invece previsto dall’art. 55 dello Statuto.
Interviene in merito anche un altro consigliere M5S, Silvia Blasi, che conferma che prima di abbandonare la commissione, ha chiesto le dimissioni del presidente Enrico Panunzi della VI Commissione:”ha messo all’ordine del giorno l’avvallo delle illegittime nomine dell’ARPA e perché non è possibile continuare a partecipare ad una commissione del tutto vuota, che si occupa solo di avallare nomine e variazioni di piani e che, con la scusa del commissariamento, non fa nulla per l’ambiente o per i rifiuti. Non credo che questo sia quello che i cittadini vogliono dall’amministrazione regionale, abbiamo già perso due anni è ora di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi.

Stamattina il Consigliere Porrello, ripercorrendo la storia della VI Commissione, ricorda che era stata convocata per due giorni consecutivi dopo mesi di silenzio per cercare di mettere una toppa ad un procedimento irregolare fatto dal Presidente Zingaretti relativo alle nomine del Direttore Generale e dei vice direttori dell'ARPA Lazio:” Le nomine sono state fatte senza sentire la commissione preventivamente come riportato dallo Statuto della Regione. Abbiamo richiesto per due volte che la commissione venisse sospesa perchè si stava perpetrando l'abuso aggravandolo dall'espressione del parere postumo. Ma niente, le nostre richieste sono rimaste del tutto inascoltate e questa mattina è stato dato il parere con la nostra disapprovazione manifestata con l'abbandono della commissione. Domani, 12 febbraio, ci sarà la sentenza del TAR proprio su questo argomento (e qui la voglia di dare il parere di corsa!!) e vediamo come va a finire!

Lo scorso novembre 2014, I consiglieri Devid Porrello, Silvia Blasi e Gaia Pernarella del M5S Lazio avevano depositato un’interrogazione urgente indirizzata a Zingaretti e Refrigeri in merito alla modalità con cui sono stati nominati nei giorni precedenti il direttore e i vicedirettori dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Attraverso l’atto i consiglieri chiedevano di conoscere le motivazioni per le quali la procedura di nomina del Direttore Generale e dei due vicedirettori non sia stata eseguita rispettando la legge regionale secondo cui “Il Direttore generale sarà nominato dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale” e i Vicedirettori nominati, con unica votazione, dal Consiglio regionale tra le persone in possesso dei requisiti.” Il M5S spiegava che anche inserendo nel quadro della vicenda una legge recente come quella del 2008, le nomine sono comunque illegittime dato che la normativa, pur dando la facoltà al Presidente della Regione di nominare i componenti degli organi istituzionali, prevede “l’acquisizione del parere della commissione permanente competente in materia”, azione che non è stata realizzata. Per questo era stato dato presentato l’esposto alla Procura di Roma ed un ricorso al T.A.R. del Lazio in merito alle nomine, firmate da Zingaretti, del nuovo direttore e dei vicedirettori dell’Arpa Lazio. Guai in vista per Nicola Zingaretti e il TAR domani rimetterà le sue opportune conclusioni. 

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Cronaca

Amatrice, la Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato ospite d’onore al Palio dei Somari Sindaci

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AMATRICE (RI) – La Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato è stata l’ospite d’onore alla nota manifestazione culturale del “Palio dei Somari Sindaci” che si è svolta, nel week end appena trascorso, ad Amatrice, davanti ad una folta presenza di spettatori.
 
A margine del “Palio dei Somari” vero e proprio, tenutosi nel “somarodromo”, nei pressi del “Ponte della Rinascita”, ad Amatrice, nella mattinata del 26 marzo 2023, si è tenuta, presso il monumento i Caduti del terremoto del 24 agosto 2016, all’interno del Parco Don Minozzi, una breve cerimonia di raccoglimento alla quale era presente un Picchetto d’Onore della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato.
 
Nel pomeriggio della stessa giornata, poi, a conclusione della manifestazione, la Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato si è esibita, eseguendo brani del proprio vasto repertorio musicale che spazia dalla musica contemporanea alla musica classica, davanti a numerosi entusiasti spettatori.
 
 

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Cronaca

Soriano nel Cimino, Palazzo Chigi Albani torna ad essere del Comune

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Il Sindaco Roberto Camilli: “Un momento importante per la nostra comunità”

Una notizia importante per la comunità di Soriano nel Cimino che è stata accolta con gioia e soddisfazione. Uno dei palazzi simbolo del paese dei Cimini torna ad essere totalmente proprietà del Comune. La decisione è stata presa all’unanimità dal Consiglio provinciale dopo un lungo confronto tra le Amministrazioni, che si è concluso con la vendita, all’amministrazione comunale di Soriano nel Cimino, dei tre quinti dell’immobile. La rimanente parte, infatti, era già di proprietà del Comune.

“Un percorso lungo che ha portato ad un risultato importante per il nostro paese. – fa sapere il Sindaco Roberto Camilli e tutta l’amministrazione comunale – L’amministrazione provinciale ha accolto con entusiasmo la proposta di acquisto, da parte del Comune di Soriano nel Cimino, al fine di recuperare e valorizzare al meglio il suggestivo palazzo”.

Un traguardo importante che rappresenta anche il primo passo verso un più ampio progetto di recupero, valorizzazione e promozione della struttura, già interessata negli ultimi anni dagli interventi di recupero messi in atto dal Comune, che si è aggiudicato l’intera proprietà dell’immobile rivalutato al netto degli interventi strutturali già eseguito nel corso di questi anni. Un esempio di buona politica tra le Amministrazioni per preservare e salvaguardare un bene storico di tutti.

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Castelli Romani

Colonna, un borgo pieno di strade dedicate alle donne

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Il Comune ha deciso di cambiare la toponomastica per ben sei vie cittadine e contrastare così la forte disparità di genere

Ci sono storie di donne che hanno contribuito a rendere ricca di valori la società. Vanno ricordate e il fatto che esistano amministrazioni talmente sensibili da intraprendere un percorso virtuoso in questa direzione è qualcosa che dona speranza e desiderio di coltivare ancora quei valori che un tempo erano molto floridi. Ci sono sei strade dedicate alle donne che si sommano alle altre quattro già esistenti . È  nel piccolo borgo di Colonna ai Castelli Romani che il Comune ha deciso di cambiare la toponomastica per ben sei vie cittadine e contrastare così la forte disparità di genere che, censimento alla mano, esiste nelle titolazioni. 

Da oggi nella cittadina che conta poco più di 4 mila abitanti, troveremo via Rosalia Marazzano, la storica levatrice di Colonna e poi via Rita Atria, la collaboratrice di giustizia che si uccise pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio e via Eunice Kennedy, figlia della famiglia stanutitense Kennedy impegnata nel sociale e nella disabilità e fondatrice di Special Olympics.

Oltre a queste tre grandi donne le cui storie sono ricche di valori, ci sono tre strade che omaggiano tutte le lavoratrici della terra di Colonna, terra ricca di vigneti e di uliveti: via delle Sermentatrici, via delle Scacchiatrici e via delle Legatrici: «Ci alzavamo alle quattro e andavamo nei campi – ha raccontato una donna di 96 anni –oggi i ragazzi che fanno i vandali dovrebbero andarea lavorare in campagna per capire bene il valore della vita». 

Sabato alla presentazione di queste sei nuove strade c’è stata una grande partecipazione da parte della comunità colonnese, donne e uomini del territorio che hanno apprezzato: «Ci siamo mossi – ha detto il sindaco Fausto Giuliani – ancor prima che l’Anci esortasse in maniera virtuosa i Comuni a dedicare tre aree a tre donne, una di rilevanza locale, una nazionale e una straniera. Noi questo percorso lo abbiamo già intrapreso diverso tempo fa, oggi abbiamo cambiato la toponomastica di sei strade e possiamo raccontare le storie delle donne che abbiamo scelto».

E  l’assessora alla Scuola e Pari Opportunità Valeria De Filippis insieme all’assessora alla Cultura Serena Quaglia hanno aggiunto: «Il nostro percorso teso a colmare il divario di genere – dice – non si esaurisce con questa iniziativa perché intraprenderemo prossimamente un progetto con le scuole per titolare alcune classi alle donne costituenti».

Chi era Rosalia Marazzano? La levatrice del paese che tra il 1950 e il 1975 fece nascere a Colonna 625 bambini e bambine. Oggi la strada a lei intitolata si trova in pieno centro storico, sotto palazzo Colonna e ha sostituito una parte di via Della Madonnella che continua ad esistere. Una donna, tra le prime negli anni ’60  a prendere la patente, costantemente aggiornata e soprattutto empatica con le famiglie e con le donne che ha aiutato a partorire: «dare il nome di una strada alla levatrice del paese – ha detto l’insegnante Rossana Laterza dell’associazione Toponomastica Femminile – significa contribuire a dare una identità a questo luogo. La media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5 per cento e sono in prevalenza sante, mentre quelle dedicate agli uomini sono circa il 40 per cento. C’è ancora molta strada da fare».

E poi l’assessora alla Cultura serena Quaglia ha fatto un passaggio su via Via Rita Atria, che si trova nella parte superiore di Colle Sant’Andrea: «È stata una testimone di giustizia – ha detto – che ha 17 anni si è tolta la vitauna settimana dopo che venne ucciso il magistrato Borsellino. Era una donna che ha deciso di mettersi contro la mafia e di credere nella giustizia».

Via Eunice Kennedy prende una parte di via Colle Sant’Andrea di Sopra e un pezzo di via dei Mattei: «Una donna che ha fatto la differenza per le persone con disabilità intellettive – hanno detto l’insegnante Gabriella Giuliani e la responsabile di Special Olympics Silvia Merni – ha coltivato una cultura del rispetto e inclusione che passa anche per una pratica sportiva condivisa».  

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