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Cultura e Spettacoli

Sanremo 2017: rottamati big storici

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Tempo di lettura 4 minuti Lele vince la categoria dei giovani

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di Paolino Canzoneri

 

SANREMO – La quarta serata, penultima della 67esima edizione del Festival di Sanremo, dopo la "pausa" con le cover interpretate dagli artisti in competizione, torna nel vivo della gara con i 20 big pronti a ruggire e a giocarsi l'ultima carta per accedere alla finalissima di sabato sera. C'è tensione palpabile perchè ogni performance deve essere il più possibile convincente ancor più di prima. Oramai le canzoni non appaiono più nuove e la giuria di Sanremo cosi come il pubblico votante da casa, comincia ad aver le idee sempre più chiare. Nella serata è prevista la proclamazione del vincitore della categoria Giovani e difatti la kermesse apre con l'ultima esibizione dei 4 giovani ragazzi in gara. Carlo Conti e Maria De Filippi aprono la serata introducendo i primi big sul palco: Ron. Chiara, Samuel e Al Bano. 
 
Una piccola ma tenera pausa prima di passare agli altri big la si rivolge ad una vittima della strage del lungomare di Nizza del 14 Luglio 2016 in cui persero la vita 84 persone, molti bambini, ad opera di un franco tunisimo affiliato jidhaista. Sul palco Carlo Conti scambia qualche parola con uno dei sopravvissuti presente con il nipotino scampato alla morte grazie alla pronta spinta del nonno accortosi della folle corsa a zig-zag del camion bianco intenta ad investire più gente possibile. 
 
Ritornano i big e risale sul palco l'artista vincitore con la miglior cover, Ermal Meta seguito da una divertente imitazione di Francesco Crozza dei sondaggi di Paglioncelli ma riferiti allo share ottenuto da Sanremo in termini di consenso del pubblico. 
 
Sale sul palco anche la bellissima e altissima moglie di Eros Ramazzotti Marica Pellegrini, un autentico schianto, ospite un po a sorpresa con un abito con uno spacco lungo,  décolleté e con una grande classe che racconterà le emozioni di Eros al Festival l'anno precedente quando nonostante in stato febbricitante, ha presenziato in prima fila. 
 
 
Riprende la kermesse con la big Fiorella Mannoia che media, giornali e rumors vari la danno come possibile vincitrice al Festival. Seguono Ron che stona leggermente in alcune parti del suo brano, Al Bano che invece interpreta la sua canzone con grande perizia canora nonostante la recente degenza ospedaliera. 
 
Torna nel palco a fare ridere la platea fino alle lacrime la grande e bravissima attrice comica Virginia Raffaele che lo scorso anno è stata la "reginetta" del Festival impersonando Carla Fracci, Belen Rodriguez, Sabrina Ferilli e Donatella Versace in performance indimenticabili che la storia del Festival ricorderà. Quest'anno la grande attrice regala l'imitazione spassosa ed estrema di un altro personaggio storico italiano, Sandra Milo. 
 
Si giunge cosi alla proclamazione del vincitore nella categoria dei Giovani vinta da Lele Esposito, artista proveniente dalla tramissione Amici condotta da Maria De Flippi. Il suo brano di Sanremo trova concorde il televoto con "Ora Mai".
 
Ripartendo con i big, qualche fischio dalla platea si sente alla conclusione del brano ballato di Francesco Gabbani "Occidentali's Karma". Seguono successivamente Michele Zarrillo e Bianca Atzei commossa dopo la sua interpretazione. 
 
Ospite sul palco Luca Zingaretti per presentare nuovi episodi del "Commissario Montalbano" di prossima trasmissione alla Rai. Non sono mancati i ringraziamenti allo scrittore siciliano Andrea Camilleri autore del personaggio del Commissario presente in moltissimi libri scritti e letti in tutta Italia con un successo immenso. 
 
Altro personaggio italiano storico riconosciuto in tutto il mondo è il produttore di hit famosissime Giorgio Moroder, presente in platea a cui viene dedicato un numero musicale e di ballo in una coerografia piena di colori e luci al ritmo dance con il d-jy Robin Schulz, premiato poi con un disco d'oro, che ripercorre la sua carrierea con medley di brani dance come "Hot Staff" di Donna Summer, "Call me" dei Blondie e "What a Feeling" (Flashdance) veri capolavori legati al genere dance degli anni 80 indimenticabili e a cui viene consegnato un premio speciale. Carlo Conti giustamente lo presenta con una frase esaustiva e perfetta: "Un grande italiano che ha fatto grande l'Italia nel mondo". 
 
Riprendono il palco i big con Sergio Sylvestri, Elodie, Fabrizio Moro per poi spendere pochi minuti, forse troppo pochi e di fretta, per un ringraziamento alle forze dell'ordine e volontari e per ricordare le vittime dell'eccidio delle Foibe durante la seconda guerra mondiale per l'infame  mano dei fascisti. Dopo la pubblicità Carlo Conti ha voluto riprendere il discorso del massacro delle foibe proprio per dargli il giusto peso dovuto.
 
Proseguono gli ultimi big in gara: Giusy Ferreri e Alessio Bernabei. Si procede cosi allo "spoglio" delle votazioni della giuria del Festival e dei voti da casa e vengono eliminati nientedimeno che Giusy Ferreri, Ron, Gigi D'alessio e Al Bano. Clamorose eliminazioni contestate a gran voce e fischi da tutta la platea che segnano forse un punto di arrivo storico. Forse un cambiamento di tendenza teso a spazzare via il "vecchio stile", i vecchi artisti per introdurre nuovi e più giovani interpreti della musica italiana provenienti dai talent show che oramai sono considerati l'unico vero trampolino di lancio. Ad eccezione della Ferreri che ha cantato più volte e male un brano che non le sembrava ben cucito addosso. Sembra che ci sia sempre meno spazio per le glorie, forse ingiustamente "rottamate" da centinaia di Fan-base disseminate nel territorio italiano che hanno voluto far sentire la loro presenza con il televoto che quest'anno come non mai, ha assunto un valore fondamentale e del tutto inaspettato. Sabato sera si capirà se la tendenza di giudizio collettivo penderà verso una nuova concezione musicale più propensa a nuovi e giovani interpreti della musica leggera italiana o se verrà riconfermato il plauso verso interpreti "stagionati" e dotati ma anche "datati".

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Cronaca

Emanuela Bruni nuovo presidente della Fondazione MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo

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È Maria, detta Emanuela, Bruni frascatana classe 1960 la nuova presidente della Fondazione MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
La scelta è stata ufficializzata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione riunitosi oggi dopo la nomina di Alessandro Giuli come Ministro della Cultura.
La Bruni, giornalista professionista nonché scrittrice, è stata la prima Donna a presiedere l’Ufficio del Cerimoniale di Palazzo Chigi.
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana su nomina del presidente Carlo Azeglio Ciampi, di cui fu stretta collaboratrice in quanto responsabile della Comunicazione radiotelevisiva per l’ingresso nell’Euro, vanta un curriculum di alto spessore e profilo istituzionale: dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi per circa un decennio al coordinamento dell’attività dei Servizi del Cerimoniale Nazionale ed Internazionale.
Già assessore alla Cultura della città di Frascati, di cui oggi è consigliere comunale e presidente della Commissione Affari Istituzionali della città Tuscolana, la neopresidente Emanuela Bruni, laureata in lettere e con un Master in Comunicazione Istituzionale e Relazione con i Media per la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, è “giornalista di razza” passata attraverso le redazioni di testate importanti come “L’eco di Bergamo” ed il “Sole24Ore”.
Appassionata ed esperta di arte ed architettura è oggi nell’Ufficio Stampa dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.

Tra le sue pubblicazioni spiccano il “Piccolo dizionario delle italiane”, “La frascatana e le altre” e l’ultima sua opera, “Verde e antico” dedicata ai giardini ed ai paesaggi dei Castelli Romani.
La Bruni, negli ultimi anni, ha dato vita ad uno dei salotti letterari più importanti di Frascati e della provincia romana “Libri in Osteria” che ha ospitato autori del calibro di Angelo Polimeno Bottai, Luigi Contu, Riccardo Cucchi, Antonella Prenner, Michele Bovi e tanti tanti altri.

Giunga alla neopresidente Emanuela Bruni da parte della redazione de L’osservatore d’Italia l’augurio per un buon lavoro

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Cultura e Spettacoli

L’italiano, luce nel mondo: a Roma l’84° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri

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L’appuntamento si annuncia importante anche per sottolineare lo sforzo sociale portato avanti nell’insegnamento dell’italiano per i migranti e favorire il loro inserimento nel segno di una indispensabile coesione sociale

L’italiano, luce nel mondo” è il significativo titolo scelto dalla Società Dante Alighieri per l’84° Congresso Internazionale in programma a Roma dal 12 al 14 settembre 2024 e che verrà ufficialmente inaugurato venerdì 13 settembre presso il Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Le altre giornate si terranno nella storica sede della Società Dante Alighieri di Palazzo Firenze a Roma.

In tempi in cui i forestierismi, ed in particolare gli inutili anglicismi, assediano la nostra lingua, il Congresso si presenta come un’occasione per rilanciare l’orgoglio dell’Italia per la propria lingua nazionale e anche un modo per sollecitare il mondo politico, istituzionale, produttivo e culturale, incluso quello universitario, a usare l’italiano nei grandi appuntamenti internazionali, e non solo, per sottolineare il suo immenso valore culturale e anche artistico, la sua bellezza, la sua storia.

L’appuntamento segue il precedente Congresso che si è svolto a Rosario, in Argentina, dal 21 al 24 giugno 2023, con oltre 1500 ospiti. Un grande successo di pubblico che il Presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi, ha definito una assise «tra due mondi», individuando nel suo intervento conclusivo “un grande mondo fuori dall’Italia e un grande mondo dentro l’Italia che hanno desiderio di essere italiani e che all’Italia chiedono di essere connessi”.

La giornata inaugurale sarà importante per celebrare quella che il Presidente Riccardi definisce «Italsimpatia», ovvero lo strumento dell’estroversione italiana nel mondo, attraverso la rete mondiale della Società Dante Alighieri. L’appuntamento si annuncia importante anche per sottolineare lo sforzo sociale della Società Dante Alighieri nell’insegnamento dell’italiano per i migranti e favorire il loro inserimento nel segno di una indispensabile coesione sociale.

L’appuntamento romano, che parte dal Quirinale e intende confermarsi come uno dei più importanti eventi dell’italofonia nel mondo, vedrà la partecipazione dell’intera rete mondiale della Società Dante Alighieri: 135.000 tra soci e studenti, oltre 480 Comitati sparsi per il mondo, Scuole di lingua in Italia e nel mondo, 95 Presidi letterari dediti alla promozione del libro e della lettura e 380 centri d’esame PLIDA. Uno strumento di diplomazia culturale del nostro Paese, una vasta e capillare struttura che assicura l’insegnamento e la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, rilasciando i certificati PLIDA che attestano la competenza in lingua italiana come lingua straniera.
Dopo la sessione inaugurale i lavori proseguiranno presso Palazzo Firenze dove, nel pomeriggio del 13 settembre, i delegati potranno assistere a una conversazione tra il Presidente Riccardi e il Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani e a una tavola rotonda, introdotta da una relazione dello scrittore Amara Lakhous e moderata dall’editorialista del Corriere della Sera Paolo Conti, su “Libri e libertà: narrare e narrarsi in italiano” con scrittori e scrittrici con radice culturale e linguistica non italiana ma che in italiano hanno scelto di narrare e narrarsi. A loro è infatti rivolta l’iniziativa della Società Dante Alighieri di una “Consulta lingua-mondo” per riflettere insieme del contributo di questi autori alla vita culturale del Paese.
Nell’ultima giornata di lavori, sabato 14, il Presidente Riccardi, il Segretario Generale Alessandro Masi, il Vicesegretario Generale Andrea Vincenzoni e l’Amministratore Unico di Dante Alighieri Lab Mario Giro dialogheranno sul tema “Italsimpatia, è possibile un commonwealth italiano? Il futuro della Dante”. Alla conversazione farà seguito una tavola rotonda, moderata dal Vicepresidente della Società Dante Alighieri Gianni Letta, sul tema “Lingua, identità e futuro” a cui prendono parte il Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del MAECI Alessandro De Pedys, il sociologo Giuseppe De Rita, la Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Tiziana Lippiello, la Presidente di Saipem Elisabetta Serafin, già Segretaria Generale del Senato della Repubblica, e lo psicoanalista e sociologo Luigi Zoja.
Ulteriore tema del Congresso sarà la nascita dell’Associazione Dante Alighieri delle Scuole italiane nel Mondo, già operante e a cui hanno già aderito oltre 30 soggetti, che ha lo scopo di sostenere, nel quadro del Sistema della Formazione Italiana nel Mondo, le scuole che condividono esperienze di alto profilo nell’insegnamento dell’italiano e in italiano.
Il Congresso potrà essere seguito in diretta sul sito https://congresso.dante.global. È prevista la partecipazione di soci provenienti dai Comitati di 80 Paesi. Nella Galleria del Primaticcio verrà allestita anche la mostra “Atlas de Borges – Atlante di Borges”, in collaborazione con la Fondazione internazionale Jorge Luis Borges, che sarà inaugurata nel pomeriggio del 14 settembre a conclusione del Congresso, e, nelle sale del piano nobile, le esposizioni “Un arazzo di parole”, e “100 anni di Pagine della Dante”.

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Cultura e Spettacoli

Ardea, festeggia il compleanno di Franco Califano

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Il 14 settembre a partire dalle ore 20 in Piazza del Popolo. Un evento unico, ormai tradizione annuale, per la città

Il videoservizio dedicato al Maestro trasmesso a Officina Stampa del 9 maggio 2024

Undici anni fa moriva il “Maestro” per eccellenza della canzone italiana, Franco Califano.
Il suo amore per il mare, per la spiagge del litorale romano era ben noto e risaputo a tutti.
Scelse il cimitero di una piccola città che lui amava profondamente, Ardea, come luogo della sua sepoltura vicino a suo fratello Guido ed all’amatissimo nipote Fabrizio.

E Ardea, da sempre, ricorda questo “figlio Maestro” e lo celebra come di certo lui avrebbe voluto: in mezzo ai giovani, dando spazio ai giovani.

Perché, in pochi ricordano che il “Califfo” è stato un valente talent scout, lanciando nel mondo dello spettacolo personaggi del calibro dei Ricchi e Poveri (“Ricchi di idee e poveri di soldi” fu la sua definizione che li rese poi immortali), Giampiero Artegiani, la stessa Mia Martini e tanti tanti altri.

E, questo evento unico, ormai tradizione annuale per la città di Ardea, fortemente voluto dal sindaco, Maurizio Cremonini, dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessore alla Cultura Barbara Assaiante, segna l’inizio di un percorso ambizioso volto a promuovere i giovani talenti del territorio e a valorizzare la cultura musicale locale.

“Questo evento rappresenta la prima pietra di una grande costruzione culturale per la nostra città – ci dice il sindaco Maurizio Cremonini Il nostro obiettivo è fare di questa manifestazione un appuntamento annuale che celebri la creatività e l’arte in tutte le sue forme, mantenendo vivo il ricordo di un artista che ha segnato profondamente la storia della musica italiana”.

“Vogliamo che questo progetto diventi un simbolo del nostro impegno nel promuovere le nuove generazioni e nel valorizzare il nostro patrimonio artistico – aggiunge l’assessore Barbara Assaiante Attraverso la musica, possiamo unire le persone e creare un futuro più ricco di cultura e di condivisione”.

la locandina dell’evento promosso dal Comune di Ardea

L’evento si svolgerà il 14 settembre, giorno dell’86° compleanno del Maestro, in Piazza del Popolo e sarà suddiviso in due momenti principali.

Alle ore 18:00 sarà possibile visitare la “Casa Museo Franco Califano”, un’occasione imperdibile per immergersi nella vita e nella carriera del Maestro.

Successivamente, dalle ore 20:00, inizieranno le esibizioni dei giovani talenti delle scuole di musica di Ardea di Alex ed Enrico Magistri e dell’ArdeaFilarmonica, che si alterneranno sul palco insieme ai membri storici del gruppo di Califano ed i GHOST.

La serata culminerà con la premiazione dei giovani artisti e con un concerto finale “La Notte del Maestro”, con lo storico gruppo guidato ad arte dal Maestro Alberto Laurenti, accompagnato dalla splendida voce di Nadia Natali e, dall’imperdibile presenza di Maurizio Mattioli.

Tutti insieme, con la presenza unica di Antonello Mazzeo, storico batterista di Califano, per celebrare l’immensa ed intramontabile opera del Maestro.
E come direbbe il maestro “… tutto il resto è noia …”

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