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Cultura e Spettacoli

SANREMO: GLI STADIO VINCONO IL FESTIVAL E IL PREMIO SALA STAMPA

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Tempo di lettura 5 minuti La conduzione: Carlo Conti ha tenuto ben saldo il timone del Festival di Sanremo anche quest’anno e lo ha fatto con classe, rigore ed ironia.

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di Angelo Barraco
 
Sanremo – Si è conclusa la 66/a edizione del festival di Sanremo con la vittoria degli Stadio, Band emiliana capitanata dal carismatico Gaetano Curreri. Un’esibizione che ha emozionato i presenti all’Ariston e non solo, una band che con l’intensità delle parole, della musica ha toccato il cuore degli ascoltatori, sbaragliando lo stereotipo che ormai da anni predominava il palco dell’Ariston, ovvero che il vincitore proveniva necessariamente da un talent show.
 
Un sentito omaggio al compianto amico Lucio Dalla nella serata delle cover, in cui hanno eseguito "La sera dei miracoli", ha portato molti apprezzamenti favorevoli da parte del pubblico. Gli Stadio si sono aggiudicati inoltre il Premio della Sala Stampa tv web Lucio Dalla – Sezione Campioni, il premio per la Miglior Musica Giancarlo Bigazzi e nella serata delle cover hanno vinto con La sera dei Miracoli.Al secondo posto invece si è classificata Francesca Michielin con il brano “Nessun grado di separazione”, al terzo posto la coppia Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con un brano scritto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. La restante classifica ha visto: 4) Enrico Ruggeri – Il primo amore non si scorda mai  5) Lorenzo Fragola – Infinite volte  6) Patty Pravo – Cieli immensi  7) Clementino – Quando sono lontano  8) Noemi – La borsa di una donna  9) Rocco Hunt – Wake up 10) Arisa – Guardando il Cielo 11) Annalisa – Il diluvio Universale 12) Elio e Le Storie Tese – Vincere l'odio 13) Valerio Scanu – Finalmente Piove 14) Alessio Bernabei – Noi siamo infinito 15) Dolcenera – Ora o mai piu' (le cose cambiano) 16) Irene Fornaciari – Blu. Le posizioni di Enrico Ruggeri, Patty Pravo, Rocco Hunt, Elio e le Storie Tese sono state aspramente criticate in diretta dai presenti all’Ariston, che hanno accolto l’annuncio delle posizioni con fischi e disapprovazioni vari. Per la categoria Nuove Proposte ha vinto invece Francesco Gabbani con il Brano “Amen”, che ha vinto anche il premio della critica “Mia Martini”. Al secondo posto si è classificata Chiara Dello Iacovo con il brano “Introverso” e al terzo posto Ermal Meta con “Odio le Favole”, al quarto invece Mahmood con il brano “Dimentica”. Ma la vittoria di Gabbani è stato il primo e vero problema di un Festival che sostanzialmente è filato liscio. Che succede durante la terza serata del festival? Miele e Gabbani si esibiscono, poi si da il via al televoto e la Sala Stampa è chiamata a votare come il pubblico da casa poiché il loro voto pesa per il 50% del risultato finale, ma il “votatore” non funziona e quando viene chiuso il televoto si scatena il caos in Sala Stampa. Conti intanto annuncia che a vincere la serata è Miele, ma successivamente spiega il problema e la Sala Stampa è chiamata a votare nuovamente e prima delle 23 Carlo Conti spiega il problema e che a vincere la serata, in seguito al voto, è Francesco Gabbani. Conti è visibilmente imbarazzato e puntualizza: “Ci scusiamo, è stato un problema tecnico. Facciamo un applauso per Miele, cercheremo di far cantare comunque Miele domani sera”e così è stato, la sera successiva Miele si è esibita all’apertura del Festival. 
 
Ma torniamo alla serata finale del Festival della canzone italiana. La serata si è aperta con una splendida esibizione di Roberto Bolle che sulle note di “We Will Rock You” dei Queen ha unito passi di danza classica. Un mix insolito, ma perfettamente coeso. Un’altra sorpresa per il festival è stata l’esibizione della regina dei cartoni animati, Cristina D’Aveva, che ha suonato un medley dei suoi più grandi successi, facendo ballare, cantare e divertire l’Ariston. Inaspettato è stato anche il collegamento da New York con i ragazzi de Il Volo, vincitori del Festival di Sanremo dello scorso anno, che hanno fatto i loro migliori auguri ai futuri vincitori del festival e hanno ricordato i loro esordi e quanto sia stato importante per loro quel palco. Tocca poi alla satira e agli amici di sempre di Conti, ovvero Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, che scherzano con l’amico, fanno anche della satira su Renzi e sullo spettacolo che faranno all’Arena di Verona il 5 settembre, e mostrando delle locandine satiriche hanno mostrato anche una fittizia locandina che raffigurava loro e l’uomo che timbrava il cartellino in mutande e che ha fatto il giro del web e delle tv.
 
E’ toccato poi a Renato Zero, con il Teatro Ariston in piena commozione ed acclamazione. Ha eseguito un medley dei suoi più grandi successi, da “Il Cielo” al “Triangolo”, da “I migliori anni della nostra vita”, “Favola mia”, “Più Su”, “Amico”, “Nel Giardino che nessuno sa”, “Cercami”, fino ad arrivare ad un brano inedito, “Gli anni miei raccontami”, che anticipa l’uscita del nuovo lavoro discografico in uscita l’8 aprile. Poi Renato Zero dice: “Ci sono momenti in cui desideri guardare meglio le tue faccende…Se non stiamo bene noi artisti, non state bene neanche voi. La salute di un artista è la generosità di volersi bene per regalarsi alla gente” dicendo poi “Prima di entrare avevo la tachicardia ma poi quando ho visto il mio pubblico mi sono tranquillizzato. La musica ha una dignita' sociale e vorrei che fosse insegnata nelle scuole per togliere i bambini dai rischi che derivano da internet”. C’è da sottolineare un elemento importante di questo festival, un elemento su cui si è incentrato in queste serate, le Unioni Civili. Molti artisti che sostengono le Unioni Civili hanno voluto dimostrare la loro approvazione mostrando un nastro colorato legato al braccio. Renato Zero invece ha dimostrato che non è necessario avere un nastro legato al braccio per sentirsi vicini all’argomento, non è necessario manifestare e far vedere chi è pro e chi è contro questa “battaglia” poiché si tratta di una battaglia intima che non ha bisogno di essere mostrata ma di essere valorizzata con le parole e con un significato profondo. Altro ospite della serata Willy William, che ha cantato il brano “Ego”. Anche lui come Hozier non ha interagito con Conti, ma gli è stato consegnato il disco d’oro. Un altro ospite della serata è stato Beppe Fiorello, che ha cantato “Amara terra mia” di Domenico Modugno e ha fatto promozione alla sua fiction “Io non mi arrendo”. Eccezionale ritorno del Dopofestival, con Nicola Savino e la Gialappas Band. Un’alcova di artisti e giornalisti, in cui l’interazione, la satira e le domande più pungenti venivano rivolte ai presenti. 
 
La conduzione: Carlo Conti ha tenuto ben saldo il timone del Festival di Sanremo anche quest’anno e lo ha fatto con classe, rigore ed ironia. Ha saputo mantenere l’equilibrio anche nelle situazioni imbarazzanti come l’errore di votazione per Miele, ha ricordato le vicissitudini giudiziarie che hanno travolto Sanremo ma non ha incentrato il festival sulla politica o sugli scandali, bensì solo ed esclusivamente sulla musica. Voto per Carlo Conti: 10. Ad affiancarlo c’era la bella Madalina Ghenea, che sfoggiava ogni sera i suoi abiti eccentrici e da regina. Si potrebbe definire una rivelazione per il festival sotto l’aspetto della conduzione, poiché con garbo e serietà è riuscita ad affrontare questa sua esperienza all’Ariston. Voto a Madalina Ghenea: 8. Gabriel Garko; tutto si può dire di lui, che sia un bravo attore, che sia bello, ma che sia un bravo presentatore non ci metterei la mano sul fuoco. Il suo debutto da presentatore non è stato dei migliori, poiché ha fatto tanti, troppi errori. Troppe volte era fuori tempo, troppe volte sbagliava a leggere e troppe volte sembrava di trovarsi li per caso. Voto per Gabriel Garko: 4. Virginia Raffaele aveva dimostrato già in altre sedi la sua bravura, in questa edizione del festival ha dimostrato sia la sua bravura nel presentare, ma anche la sua bravura nel saper intrattenere, nel saper prendere di petto gli imprevisti tecnici della serata e via dicendo. Brillante, frizzante e superlativa. Voto: 10. Un festival che ha regalato sorprese ma anche un festival dai grandi numeri, con 11 milioni 221 mila telespettatori davanti alla schermo, pari al 52.52% di share per la finale. Ma i numero sono stati alti in tutte le serate. L’anno scorso l’ultima serata ha visto 11 milioni e 843 mila spettatori, pari a 54.21% di share. Un calo di 2 punti di share, quasi 600 mila spettatori. Giancarlo Leone scrive su Twitter: “Le 5 serate della 66^ edizione di #Sanremo2016 viste da 10.746.429 spettatori pari al 49.58% share. Lo share più alto degli ultimi 11 anni”.

Cronaca

Bolsena, al convento di Santa Maria del Giglio un fine settimana di concerti con l’Aps Punti di vista

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Una due giorni di concerti al convento di Santa Maria del Giglio a Bolsena con Punti di vista Aps. Si parte sabato 16 settembre, alle 18, con un pomeriggio dedicato ai canti delle tradizioni del world music. Si esibirà l’ensemble vocale “La cantastoria”, formato da Cristina Avenali, Angela Caratozzolo, Stefania Cesare, Giada Cirone, Jacqueline Fassero e Cosetta Lomele, in uno spettacolo vivace e fantasioso, un intreccio di canti, poesie e racconti, sul tema degli spiriti della natura.

In contemporanea si terrà la mostra fotografica di Cosetta Lomele dal titolo “Il paesaggio segreto – Conversazione con il mondo vivente”. Domenica 17 settembre, alle 17,30, spazio alla musica e al ballo con il concerto-spettacolo “El corazón al sur” del trio Manuela Carretta, danzatrice, Michele Pucci, chitarra flamenco, e Alberto Chicayban, chitarra e voce. Dalle 16, nel giardino del convento si svolgerà il mercato contadino con Comunità rurale diffusa. Patrocinati dalla Pro loco Bolsena, i due spettacoli sono con entrata a offerta consapevole.

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Cultura e Spettacoli

Matera, presentata la stagione concertistica autunnale 2023 dell’orchestra sinfonica F

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Otto concerti a Matera e cinque ad Altamura. Dal 21 settembre al 30 dicembre, l’Orchestra accompagnerà musicisti come Benedetto Lupo e Giovanni Sollima. Fra gli ospiti anche Flavio Insinna, voce recitante ne Il borghese gentiluomo in calendario il 5 novembre all’Auditorium Gervasio a Matera
 
 
 
La valorizzazione dei talenti del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera è il filo conduttore che soggiace all’ideazione del calendario della stagione concertistica autunnale 2023 dell’Orchestra Sinfonica di Matera.
Il programma concertistico, che si sviluppa dal 21 settembre al 30 dicembre 2023 con otto appuntamenti all’Auditorium Raffaele Gervasio di  Matera e cinque al Teatro Mercadante di Altamura, vede protagonisti: l’Orchestra che offre lavoro ai musicisti del territorio e direttori e solisti che si sono formati o che sono docenti dell’Istituto di alta formazione musicale della città dei Sassi.
 
La seconda stagione sinfonica organizzata e promossa dalla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm) è stata presentata ieri a Matera nel corso di una conferenza stampa tenuta dalla presidente Gianna Racamato e dal direttore artistico Saverio Vizziello della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte anche il sindaco di Matera Domenico Bennardi e il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese. In rappresentanza della Regione Basilicata è intervenuto il Consigliere regionale Piergiorgio Quarto.
 
Il compositore materano Antonello Tosto, autore del brano Intanto a Matera che sarà eseguito in apertura del concerto del 21 settembre per celebrare l’ottantesimo anniversario della Resistenza al nazifascismo della città di Matera, e Benedetto Lupo, pianista che a livello internazionale ha conquistato pubblico e critica, che sempre il 21 settembre eseguirà programma il Concerto n.4 per pianoforte e orchestra in sol maggiore, op. 58, hanno studiato al Conservatorio Duni di Matera.
“A dirigere orchestra e solisti per il primo appuntamento della stagione Autunnale dell’Orchestra Sinfonica di Matera – ha illustrato il direttore artistico Saverio Vizziello – sarà il Maestro Daniele Agiman. Tra i direttori d’orchestra italiani più attivi a livello internazionale, Agiman ha avuto fra i suoi allievi anche il Maestro Pablo Varela che oggi insegna direzione d’orchestra nel nostro Conservatorio e che sarà il direttore del Concerto di fine anno (il 29 dicembre ad Altamura e il 30 dicembre a Matera) con ospite il vincitore del Premio Paganini 2023. Docente di Viola a Matera è Anna Serova che, il 14 ottobre a Matera e il 15 in replica ad Altamura, eseguirà con l’Orchestra musiche di Gulda e Dvořák. Fra i nostri allievi – prosegue il direttore artistico Vizziello – ci sono musicisti che hanno saputo affermarsi in Italia e all’estero e che abbiamo fortemente voluto che si esibissero con l’Orchestra Sinfonica di Matera e penso a Elisa Calabrese, studentessa di flauto che, il 23 novembre a Matera e il 24 ad Altamura, interpreterà il Concerto in Mi minore per flauto e orchestra di Saverio Mercadante, o al Maestro Rino Marrone direttore del concerto che presentiamo il 5 novembre con le musiche di scena de Il borghese gentiluomo di Strauss con le cantanti Nunzia De Falco, soprano, e Gianna Racamato, mezzo soprano, e la voce recitante di Flavio Insinna. L’attore amato dal pubblico ha accettato di partecipare al concerto a Matera anche in omaggio al suo maestro, Gigi Proietti che nel 1999 a Bari interpretò lo stesso ruolo”.
 
La stagione autunnale dell’Orchestra Sinfonica di Matera oltre a presentare alcune delle più belle e virtuosistiche pagine della grande musica classica d’autore, da Beethoven a Dvořák, condurrà il pubblico alla scoperta della musica contemporanea con l’omaggio a Keplero dei compositori Carla Magnan, Riccardo Piacentini e Rossella Spinosa. Il concerto, appuntamento il 5 ottobre all’Auditorium Gervasio di Matera, si intitola Il sogno di Keplero. Realizzato in collaborazione con Materelettrica, avrà in programma composizioni eseguite in prima assoluta e su commissione della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera. In collaborazione con il Comune di Pomarico, il 12 novembre a Matera, il sopranista Niccolò Balducci eseguirà un programma con arie d’opera di Antonio Vivaldi. Doppio appuntamento, il 7 dicembre a Matera e l’8 dicembre ad Altamura per ascoltare il virtuoso del violoncello: il Mastro Giovanni Sollima.
 
Un solo appuntamento, il 17 dicembre al Teatro Mercadante a Altamura con l’opera lirica: l’opera in un atto di Saverio Mercadante Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio.
“Il programma sinfonico che abbiamo realizzato, in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini offrirà al pubblico la possibilità di ascoltare dal vivo solisti di indiscussa bravura e musiche che valorizzeranno l’organico orchestrale – sottolinea la presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera Gianna Racamato – Con il cda e il direttore artistico abbiamo scelto andare incontro al pubblico stabilendo il costo del biglietto d’ingresso ai singoli concerti a 10 euro. Per favorire i più giovani, abbiamo inoltre deciso che per gli studenti di ogni ordine e grado, dalle scuole primarie fino alle Università, Accademie, Licei Musicali e Conservatori di Musica, il biglietto d’ingresso è di soli 5 euro. Per chi acquisterà l’abbonamento ai concerti a Matera, le condizioni sono ancora più favorevoli: il pubblico potrà assistere agli otto spettacoli in calendario da settembre a dicembre al costo di soli 50 euro. Per gli studenti l’abbonamento è di 30 euro. Acquistare i biglietti o gli abbonamenti – conclude la presidente Racamato – significa sostenere i musicisti che compongono l’Orchestra, significa garantire la prosecuzione delle attività e dell’organico orchestrale e il lavoro di ciascun musicista”.
 
 
Informazioni sulla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera:
 
La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di Matera, Provincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.
 
A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.
 
La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cultura e Spettacoli

Lariano, conto alla rovescia per la Festa del Fungo Porcino

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Dal 7 al 24 Settembre nella cittadina dei Castelli Romani tanti eventi, musica, intrattenimento, stand gastronomici e prodotti tipici del territorio 20mila mq di area espositiva, più di 150 espositori provenienti da ogni parte d’Italia, oltre 100mila visitatori nel 2022. Sono alcuni numeri della “Festa del Fungo Porcino” che si svolgerà dal 7 al 24 settembre presso via Napoli a Lariano, in provincia di Roma.
Giunta alla 31° edizione la manifestazione è considerata a tutti gli effetti la festa del fungo porcino più importante d’Italia. Ad organizzarla l’Associazione Fungo Porcino con il contributo della Regione Lazio tramite l’agenzia regionale Arsial. Anche il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) sarà presente dal 18 al 24 settembre con un proprio spazio espositivo dedicato all’acquacoltura ed alla trota di acqua dolce in abbinamento all’olio e ai funghi.
Ricco il programma degli eventi collaterali che spazieranno fra convegni, corsi di formazione, come quello dedicato all’olio extra vergine d’oliva previsto il 9 settembre, mostre, tornei sportivi e spettacoli musicali dal vivo. Ad aprire la festa sarà il concerto di Fausto Leali. In cartellone anche l’esibizione dell’Orchestra Italiana, dei comici Made in Arteteca e I Ditelo voi, di Alberto Laurenti e i Rumba del mar. Nell’ultima serata gran finale con l’Orchestraccia.
Il protagonista indiscusso della kermesse sarà il fungo porcino che potrà essere degustato e apprezzato in tutte le sue molteplici declinazioni gastronomiche nei vari stand che, nei fine settimana saranno aperti anche all’ora di pranzo.
Molte saranno le personalità che visiteranno la Festa contribuendo così alla promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici.

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