SCAFISTI SENZA SCRUPOLI SCARICANO MIGRANTI IN PUGLIA, INTERVIENE PAPA FRANCESCO

Red. cronache

Il cadavere di una donna è stato ritrovato poco fa sulla spiaggia di Marina di Felloniche, in provincia di Lecce, non lontano da Marina di Novaglie, dove questa notte sono sbarcati 35 migranti scaricati in mare da scafisti senza scrupoli nella zona di Leuca. Sono invece ancora in corso le ricerche di una seconda donna, che secondo la testimonianza di una compagna di viaggio, non era riuscita a sbarcare probabilmente perché non sapeva nuotare.

Le ricerche vengono effettuate dai sommozzatori dei vigili del fuoco, dalle motovedette della Capitaneria di Porto di Gallipoli e da un elicottero. Salve altre 35 persone, si ritiene provenienti dal Corno d'Africa che sono state condotte nel centro di accoglienza 'Don Tonino Bellò di Otranto. Alcuni migranti erano molto provati dal viaggio e dallo sbarco. L'emergenza sarebbe partita verso la mezzanotte. Le operazioni sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto di Gallipoli.

Il monito del Papa "Una particolare riconoscenza" è stata espressa da Papa Francesco "all'Italia, il cui impegno deciso ha salvato molte vite nel Mediterraneo e che tuttora si fa carico sul suo territorio di un ingente numero di rifugiati". "Auspico – ha detto nel tradizionale discorso al Corpo Diplomatico – che il tradizionale senso di ospitalità e solidarietà che contraddistingue il popolo italiano non venga affievolito dalle inevitabili difficoltà del momento, ma, alla luce della sua tradizione plurimillenaria, sia capace di accogliere ed integrare il contributo sociale, economico e culturale che i migranti possono offrire". Il Papa ha poi definito "importante" che "le Nazioni in prima linea nell'affrontare l'attuale emergenza non siano lasciate sole, ed è altrettanto indispensabile avviare un dialogo franco e rispettoso tra tutti i Paesi coinvolti nel problema – di provenienza, di transito o di accoglienza – affinché, con una maggiore audacia creativa, si ricerchino soluzioni nuove e sostenibili

Secondo Bergoglio, "non si possono pensare nell'attuale congiuntura soluzioni perseguite in modo individualistico dai singoli Stati, poiché le conseguenze delle scelte di ciascuno ricadono inevitabilmente sull'intera Comunità internazionale". Nel suo discorso, il Papa ha voluto esprimere "gratitudine per tutte le iniziative prese per favorire una dignitosa accoglienza delle persone, quali, fra gli altri, il Fondo Migranti e Rifugiati della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, nonché per l'impegno di quei Paesi che hanno mostrato un generoso atteggiamento di condivisione". "Mi riferisco anzitutto – ha elencato – alle Nazioni vicine alla Siria, che hanno dato risposte immediate di assistenza e di accoglienza, soprattutto il Libano, dove i rifugiati costituiscono un quarto della popolazione complessiva, e la Giordania, che non ha chiuso le frontiere nonostante ospitasse gia' centinaia di migliaia di rifugiati". "Parimenti non bisogna dimenticare gli sforzi di altri Paesi impegnati in prima linea, tra i quali specialmente la Turchia e la Grecia", "È noto – ha detto ancora il Papa – che le migrazioni costituiranno un elemento fondante del futuro del mondo più di quanto non l'abbiano fatto finora e che le risposte potranno essere frutto solo di un lavoro comune, che sia rispettoso della dignità umana e dei diritti delle persone"