Connect with us

Roma

SCIOCCANTE VERITA’ SULLA LEGALITA’, AYALA PRONUNCIA PAROLE CHE PESANO COME MACIGNI SULLE COSCIENZE DEI CITTADINI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti “Nel nostro paese – scrive Ayala nel suo ultimo libro “Troppe coincidenze" – vengono eletti in Parlamento indagati e, addirittura condannati, come se nulla fosse."

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Chiara Rai

Una serata trascorsa ad ascoltare un uomo, esempio di coerenza ideale e integrità morale. Giuseppe Ayala che tutti conoscono perché negli anni ’80 ha fatto parte dello storico pool antimafia della Procura di Palermo lavorando a stretto contatto con Falcone e Borsellino, ha presentato il suo libro ad Albano in occasione di una serata del Rotary Club Albalonga, Castelli Romani, Velletri e una partecipazione Rotarax. Personalmente sono rimasta colpita dalle sue parole spese sui temi di legalità e attività giornalistica (su quest’ultima ci sono degli interessanti passaggi nel suo ultimo libro “Troppe coincidenze).
Ne sono rimasta colpita perché ciò che ha detto, sarà una coincidenza, mi ha rincuorato rispetto alla mia crociata sulla libera informazione condita da quello che oggi può chiamarsi coraggio di dire che una persona indagata non dovrebbe candidarsi ad amministrare la cosa pubblica. Tante persone mi hanno sostenuto. Da pochi altri, invece, sono stata accusata di mancanza di professionalità, sono stata insultata per aver espresso un concetto che Ayala esprime chiaramente nello spezzone di video (ripresa dell’intera serata di ieri organizzata dal Rotary Club) che l’osservatore laziale ha estratto. La responsabilità è degli elettori se ci ritroviamo delle persone indagate ad amministrare. Il concetto di legalità viene violentato ogni giorno.

“Nel nostro paese – scrive Ayala nel suo ultimo libro “Troppe coincidenze  – vengono eletti in Parlamento indagati e, addirittura condannati, come se nulla fosse. Né mancano esponenti pubblici che rimangono coinvolti, durante il loro mandato, in vicende sospette, se non peggio. I giornali ne danno notizia, molta gente indubbiamente reagisce, ma le dimissioni languono. Conosciamo bene il copione della sceneggiata alla quale puntualmente assistiamo quando viene indagato il “potente” di turno”. E prosegue poi: “Segue la serena dichiarazione dell’interessato: “saranno i magistrati ad accertare la verità. In quella sede dimostrerò la mia estraneità ai fatti che mi vengono addebitati”. Quante volte – continua Ayala –  abbiamo sentito pronunciare questa frase. Al punto che ormai la conosciamo a memoria. Ridimensionare il problema non è difficile: basterebbe che i partiti politici si preoccupassero di selezionare i loro rappresentanti dopo avere dato un’occhiata all’articolo 54 della Costituzione, che recita: “ I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. Le occasioni di scontro con la magistratura si ridurrebbero sino al classico lumicino, e lo stato di salute della nostra democrazia si lascerebbe alle spalle l’attuale patologia che lo affligge”.
Nei giorni scorsi mi sono permessa di esprimere questi concetti e, da parte di alcuni, sono stata accusata di emettere sentenze di condanna ancora prima che la giustizia si pronunci. Queste persone si permettono di condannarmi per difendere l’indagato di turno soltanto perché in realtà c’è totale assenza di “controllo sociale”. E ancora una volta è Ayala a ribadirlo. Cosa dire quando un personaggio di grande caratura morale afferma: “la sostanziale assenza di controllo sociale sposta perciò esclusivamente sul giudice l’accertamento della rilevanza penale di quei comportamenti. L’unica che conta ormai. Il processo durerà anni e, comunque vada a finire, nel frattempo il “cursus honorum” del personaggio coinvolto procederà serenamente”.

Ebbene quanto detto per rinnovare esplicitamente, ancora una volta la mia posizione sugli ultimi fatti che ho sollevato che seppur riguardano un piccolo Comune del Lazio esprimono un concetto universale. Ho detto e ribadisco che coloro i quali si assumono la responsabilità di candidarsi ad amministratori, che hanno il dovere di gestire la cosa pubblica nella legalità e nella trasparenza, dovrebbero sentire anche la responsabilità di presentarsi agli elettori con una posizione personale integra e inattaccabile. La legge, comunque, non vieta agli indagati di candidarsi per amministrare la cosa pubblica, ma l’etica personale del “buon politico” sì.

Ritengo che aldilà delle amicizie, dei legami affettivi, delle influenze e delle troppe coincidenze, aldilà del silenzio assenso, aldilà della compassione, aldilà della umana comprensione, noi cittadini, che domani e nel futuro ci troveremo a votare chi dovrà amministrarci, tassarci, guidarci, spendersi a favore della comunità tutta, dovremmo sentire tutto il peso di una grande responsabilità di cui siamo investiti: salvaguardare la nostra Costituzione che tutela, fortunatamente, i valori morali spesso messi da parte per favorire una corsa scellerata al controllo e all’autoaffermazione.
 

“E’ bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”
Paolo Borsellino

tabella DI INTERESSE SUL TEMA LEGALITA' E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SUGGERITI DA L'OSSERVATORE LAZIALE:

 

Cronaca

Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

Continua a leggere

Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

Continua a leggere

Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti