SCUOLA: PASSO FALSO DEL GOVERNO IN COMMISSIONE

di Angelo Barraco

Passo falso del governo in commissione Affari costituzionali del Senato, la maggioranza va sotto il parere di costituzionalità per quanto riguarda la riforma della scuola. Arrivano subito le precisazioni da parte del Pd che rassicura che quanto accaduto è stato un incidente tecnico. Ieri Renzi aveva parlato delle modifiche sul testo del ddl, ma il provvedimento ha subito una brusca frenata. C’è già chi associa questo esito alle assenze di Area Popolare, il partito di Angelino Alfano. L’opposizione intanto dice e' l'inizio della fine. Avevamo detto che sarebbe stato un Vietnam e Renzi aveva ironizzato.Adesso se ne rende conto: il Vietnam e' iniziato e secondo me, rispetto a quanto detto in direzione ieri, sospendera' tutto per un po' di settimane in attesa di tempi migliori che pero' non arriveranno” e a dichiararlo è Renato Brunetta. 
 
Stamane la Prima commissione del Senato è chiamata ad esprimersi in merito alla costituzionalità del ddl. Ha partecipato anche la presidente Anna Finocchiaro (Pd) e il risultato delle votazioni è stato di 10 voti a favore e 10 voti contrari. Quindi l’esito non è positivo, sono state determinanti le assenze dei tre esponenti di Ap in commissione, Gaetano Quagliariello, Andrea Augello e Salvatore Torrisi. Anche il voto di Mario Mauro è determinante, ex PI passato recentemente in Gal. Proprio contro il Gal il Pd sottolinea la scorrettezza  dei due senatori e che il gruppo dovrebbe avere in commissione un solo rappresentante “"Il ddl 'la buona scuola' continua il suo iter in Senato, non c'e' nessuna battuta d'arresto” dice Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama. Lucio Romano, senatore del Gruppo per le Autonomie spiega che “Quanto accaduto e' solo un incidente di percorso che non modifica ne' impedisce il prosieguo del percorso legislativo” e prosegue dicendo che “Non ha voluto ascoltare il grido d'allarme del mondo della scuola, ora vediamo se Renzi fara' finta di non sentire nemmeno il clamoroso tonfo della sua maggioranza qui in Senato! Delle finte aperture di Renzi non sappiamo che farcene, l'unica strada percorribile e' procedere solo con le assunzioni e poi riscrivere da capo tutto il resto", attaccano i grillini. La Lega chiede che il ddl vada subito in Aula, "in modo da modificarlo e riuscire cosi' a garantire i posti di lavoro promessi da Renzi ma 'stranamente' non menzionati nel testo", ecco quanto propone il capogruppo Gian Marco Centinaio. Invece Loredana De Petris (Sel), dice che "e' ora che il governo si decida a discutere le sue scelte e a correggere i suoi errori in un democratico confronto con il Parlamento”.