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SCUOLE: CONTRIBUTI SCOLASTICI, PARTE LA CAMPAGNA DI DENUNCIA

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Tempo di lettura 2 minuti Unione degli studenti: "Le scuole non possono funzionare così"

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Redazione

Iscrizioni scolastiche al via dal prossimo 15 gennaio. Con i tagli che negli anni si sono abbattuti sulle scuole si è sempre più registrato l'aumento e la diffusione del contributo scolastico volontario, una elargizione economica che si è però tramutata in una vera e propria “tassa” spesso e volentieri imposta da presidi e professori autoritari anche con il ricatto. In numerosi istituti negli anni passati abbiamo registrato casi di scuole che volevano negare agli studenti dalle pagelle, ai libretti delle giustifiche, sino alla negazione dell'accesso alle attività laboratoriali o alle gite scolastiche.
 
“Abbiamo aperto uno sportello di assistenza per gli studenti che non vogliono o non possono pagare il contributo volontario e solleciteremo il MIUR e gli USR per prendere posizione come in altri anni sul reale funzionamento del contributo. Non vogliamo che dal 15 gennaio inizi un nuovo salasso ai danni delle famiglie – dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti – Il contributo volontario si è trasformato in una sorta di tassa informale per le scuole pubbliche che viene imposta agli studenti da presidi e docenti autoritari. Il Governo Renzi non ha fatto nulla per risolvere questa drammatica situazione, legittimando di fatto l'imposizione dei contributi alle famiglie. Ne La Buona Scuola infatti non si parla di diritto allo studio. O si parte da queste priorità o il Governo sarà colpevole di non agevolare l'accesso agli studi per un sempre maggior numero di studenti!"
 
“Con questa campagna vogliamo denunciare che la scuola pubblica non può funzionare in questo modo: si stanno introducendo tasse informali salatissime, che soprattutto in tempi di crisi come questi nessuno si può permettere. La scuola pubblica dev'essere gratuita e di qualità per tutti – denuncia Lampis -. La ragione di questo problema affonda le radici nei tagli che hanno devastato la scuola pubblica e nelle politiche di austerity che da anni si perpetuano nei confronti dell'istruzione e dei servizi pubblici. Vogliamo svelare il meccanismo malsano di progressiva privatizzazione che anche in questo modo avanza nelle nostre scuole e che nega l'accesso ai saperi a sempre più persone. Un Paese che non investe in conoscenza non ha futuro”
 
"L'Unione degli Studenti ha prodotto una guida informativa al contributo e alle tasse, un modulo precompilato per tutti coloro che non vogliono pagare il contributo, un form di raccolta delle denunce, dei materiali grafici da diffondere nelle scuole, una pagina "spotted" e un gruppo facebook di confronto. Per ulteriori domande si può scrivere a unionedeglistudenti@gmail.com oppure chiamare allo 06/69770332 o al 3401653203/3295991994", conclude il sindacato studentesco.

Editoriali

Morte Franco Migliacci, la lettera di un amico

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Caro Franco! La notizia della tua scomparsa mi ha colto di sorpresa, pur sapendo che non stavi bene, non ci si rassegna mai alla dipartita di una persona cara. Ora, assorbita la triste notizia, sento il bisogno e desiderio di scriverti per inviare al vento i miei sentimenti di grande affetto nei tuoi confronti.

Il primo giorno, quando il mio amico fraterno e collega Renato Coppola, musicista che lavorava alle edizioni della RCA, ci presentò, fui molto emozionato, consapevole di aver conosciuto uno dei pilastri della musica italiana. Poter frequentarti quasi giornalmente per vari interessi musicali, mi riempiva d’orgoglio, tanto più, andando avanti nel tempo, mi facevi sentire il tuo affetto come un fratello maggiore, fino a farmi collaborare nell’ascolto dei giovani che arrivavano per le audizioni alla casa discografica.

Causa vari miei incidenti ero tornato in Italia, dopo aver girato il mondo con il complesso “I CARDINALI” quasi sette anni, il morale a terra per la delusione di dover ricominciare tutto d’accapo, tu hai contribuito in maniera determinante nel farmi riacquistare fiducia ed entusiasmo nella musica. Gli anni passati con te ed i tuoi amici di sempre, Jimmy Fontana e Lilly Greco, sono indimenticabili, grazie all’allegria che emanavate, nonostante la vostra severa professionalità e capacità lavorative. Un periodo pieno di aspettative ed ottimismo che ha segnato positivamente la mia vita per sempre. Un periodo in cui avevo bisogno di risorgere, avere nuovi interessanti propositi, guardare avanti con fiducia ed ottimismo, e, tutto questo è successo grazie a te, con i tuoi consigli ed i tuoi eterni sorrisi arricciando il naso, raccontandomi tanti aneddoti inediti della tua vita.

Parlare di te come artista è superfluo, visto tutto quello che hai creato. Hai lasciato un segno indelebile non solo nell’ambito nazionale, ma ci hai inorgogliti agli occhi di tutto il mondo con il tuo volare, insieme al grande Mimmo Modugno. Un’opera rivoluzionaria per quei tempi, che solo un grande talento, come sei stato tu, poteva inventare, dimostrando successivamente, che non era soltanto una meteora, diventando un pilastro e pezzo importante della storia della musica italiana. Tutti gli italiani ti sono grati per il tuo contributo alla nostra cultura, ma, personalmente voglio ringraziarti per avermi concesso la tua amicizia, i tuoi consigli e tutte quelle ore spensierate che ben coniugavano lavoro ed allegria.

Sono sicuro che ora sarai di nuovo con molti dei tuoi amici, creando e divertendovi in contesto idilliaco, sperando di poterti incontrare di nuovo. Grazie Franco…tuo Marietto…

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Castelli Romani

Asl Roma 6, dipendenze da gioco d’azzardo: nuove sinergie sul territorio per contrastare un fenomeno ancora sommerso

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Si fa ancora più intenso l’impegno delle Unità Operative Complesse (UOC) Dipendenze Patologiche della Asl Roma 6 nel progetto della Regione Lazio “Gioco d’Azzardo, Gioco Bugiardo” per il contrasto a quella che ormai è diventata una patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze, il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti.

Durante una giornata di approfondimento, lo scorso 13 settembre presso la sala Viola dell’Ospedale dei Castelli, si sono messe a punto nuove sinergie per proseguire in maniera sempre più efficace l’attività della rete, l’elaborazione di progetti individualizzati in equipe multidisciplinari e la condivisione di linee di azione.

A questo momento seguirà un futuro appuntamento rivolto ai Comuni che rientrano nel territorio Asl Roma 6 e che possono contribuire a rinforzare la rete di contrasto.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dott. Francesco Marchitelli segue da vicino queste iniziative: “Mi complimento con quella che definisco la “comunità della Asl Roma 6″ impegnata quotidianamente per sostenere le persone e promuovere il benessere della collettività. Questo ulteriore momento di approfondimento è la dimostrazione di quanto intendiamo essere sempre più vicini al territorio”.

L’analisi complessiva del fenomeno “Gioco d’Azzardo Patologico” a livello territoriale consente di ritenere che il consumo di sostanze psicotrope e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, internet, videogiochi, shopping compulsivo, ecc.), nella popolazione residente, rappresentino un fenomeno significativo ma ancora per gran parte sommerso. Per questo motivo si ritiene di fondamentale importanza parlarne.

Il focus è servito anche a rinnovare quelli che sono obbiettivi di fondamentale importanza. Tutti d’accordo sul proseguo di un cammino volto a promuovere attività di aggancio e presa in carico di persone con comportamenti di dipendenza dal gioco e delle loro famiglie, integrando e supportando i servizi socio-sanitari del territorio. E poi ancora attivare l’implementazione di gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto e di un’Unità di strada per la prevenzione e il contrasto. Continuare a promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza per fornire informazioni sui servizi offerti dal pubblico e dal privato per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di gioco d’azzardo patologico.

L’incontro dello scorso 13 settembre è stato dunque molto proficuo grazie alla condivisione di esperienze pratiche e sono state individuate ulteriori azioni  da realizzare per ogni territorio dii competenza di ogni specifico Servizio per le Dipendenze (SER.D.).

“L’opportunità di trovarsi insieme – ha detto, tra l’altro il Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dottoressa Simonetta della Della Scala – ha favorito l’incontro fra equipe multidisciplinari di servizi diversi e con quelle appartenenti agli Enti del Terzo Settore coinvolti. L’analisi delle criticità emerse ha fatto scaturire ulteriori proposte di collaborazione ed il bisogno di allargare l’evento in un’ottica d’integrazione sociosanitaria visti i progetti attivi sullo stesso argomento in più Distretti Socio-Sanitari della ASL in previsione di un incontro rivolto anche ai Comuni”. 

Di rilievo tutti gli interventi degli esperti per capire come si agisce per contrastare il disturbo da Gioco d’azzardo a partire dal Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dott.ssa Simonetta della Della Scala proseguendo con l’intervento della Dott.ssa Paola Capoleva Direttore f.f. UOC Integrazione sociosanitaria e Welfare di Comunità. Si è proseguito con altri contributi di medici, specialisti e associazioni del Terzo settore impegnate nel progetto.

Rimangono dunque puntati i riflettori sulla dipendenza da gioco d’azzardo, una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata in letteratura la comorbilità con altre patologie quali la depressione, l’ipomania, il disturbo bipolare, l’impulsività, l’abuso di sostanze, disturbi di personalità (antisociale, narcisistico, istrionico, borderline), il deficit dell’attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia e altri disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa, etc). Per questo l’importanza di fare rete.



 
 
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Cronaca

Serata conclusiva dell’Arena Estiva al Polo Lumière

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Si è tenuto ieri l’evento di chiusura della Stagione Estiva Arena Lumiere 2023, nel corso del quale è stata presentata la realtà di integrazione sociosanitaria per la Promozione della Salute e l’Inclusione socio-culturale delle persone adulte con Disabilità e Disturbo di Sviluppo del Polo Lumière.
 
Presenti tra gli altri all’iniziativa il Commissario Straordinario della ASL Roma 1 Giuseppe Quintavalle, l’assessore Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona Massimiliano Maselli, il Presidente Municipio III Paolo Emilio Marchionne e l’Assessore alle Politiche Sociali dello stesso Municipio Maria Concetta Romano, Emiliano Monteverde delegato dell’Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute Roma Capitale Barbara Funari ed Edoardo Turi, Direttore Distretto 3 ASL Roma 1.
Vere star della serata i residenti del Polo Lumiere, conosciuti dal quartiere come “Quelli del Casaletto”, che hanno raccontato la propria esperienza con testimonianze fotografiche e video, arricchite dal racconto degli operatori e degli educatori del centro.
 
Questo Polo – ha commentato Giuseppe Quintavalle –  è un modello di integrazione socio-sanitaria nella Regione Lazio. La sinergia delle Istituzioni – che ringrazio per la presenza questa sera – ha creato una realtà virtuosa dove le persone riescono a sviluppare le personali abilità per raggiungere il maggior livello di autonomia fisica, psichica e sociale possibile e possono avere occasioni come questa per sperimentare una esperienza lavorativa e di vera inclusione. Oggi abbiamo visto cuochi, cineasti, giardinieri impegnati nel proprio progetto di vita e nella propria emancipazione al di là della disabilità. Il mio personale ringraziamento a tutti gli operatori di questa Comunità Alloggio, insieme a Regione Lazio, Roma Capitale e Terzo Settore siamo impegnati nel rafforzare il ruolo del Polo Lumière come punto di riferimento all’interno di questo quadrante cittadino e nel diffondere l’esperienza ad altre realtà sul territorio.
 
Privo di virus.www.avast.com



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