Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Due genitori, un uomo di 44 anni e una donna di 48, sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari dai Carabinieri della Stazione di Segni con l’accusa di atti persecutori nei confronti dell’insegnante del figlio. L’operazione è stata eseguita in seguito a un’ordinanza del GIP del Tribunale di Velletri, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica.
L’incubo dell’insegnante: minacce e persecuzioni
Tutto ha avuto inizio lo scorso 20 dicembre, quando l’insegnante, esasperata da mesi di vessazioni, si è recata presso la Stazione dei Carabinieri per denunciare le continue minacce e persecuzioni subite. La docente ha raccontato di vivere in uno stato di ansia costante, temendo per la propria incolumità al punto da modificare le proprie abitudini quotidiane, evitando di uscire da sola e chiedendo ai colleghi di accompagnarla a casa.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’escalation di violenze era iniziata già a gennaio 2022 e si era intensificata nei mesi successivi. I due genitori, convinti che l’insegnante fosse responsabile delle difficoltà scolastiche del figlio, avrebbero adottato comportamenti sempre più aggressivi e intimidatori. In un episodio particolarmente grave, avvenuto a metà ottobre, la madre del bambino si sarebbe introdotta arbitrariamente nella scuola, pretendendo un colloquio immediato con la docente, per poi aggredirla verbalmente, accusandola di rimproverare troppo il figlio. Nello stesso giorno, il padre avrebbe seguito la vittima fino alla sua abitazione, minacciandola con tono aggressivo.
L’episodio shock: minacce con un bastone
Il 19 dicembre la situazione ha raggiunto il culmine della gravità. La madre dell’alunno avrebbe seguito l’insegnante all’uscita della scuola, minacciandola con un bastone. Questo episodio ha spinto la docente a denunciare immediatamente i fatti ai Carabinieri, temendo per la propria sicurezza.
Le indagini, basate sulle testimonianze del personale scolastico e di altri genitori, hanno confermato la versione della vittima e permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti della coppia.
L’arresto e le misure cautelari
Alla luce degli elementi raccolti, la settimana scorsa i Carabinieri hanno rintracciato entrambi i genitori e hanno eseguito l’ordinanza del GIP, che ha disposto gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. I due indagati hanno inoltre il divieto assoluto di avvicinarsi all’insegnante o ai luoghi da lei frequentati, mantenendo una distanza minima di 500 metri. È stata inoltre imposta loro l’interdizione dal comunicare con la vittima con qualsiasi mezzo.
L’episodio riporta l’attenzione sul fenomeno sempre più diffuso delle aggressioni agli insegnanti, spesso bersaglio di genitori che, invece di collaborare con la scuola, adottano comportamenti intimidatori e violenti. Un caso che fa riflettere e che sottolinea l’importanza di tutelare chi lavora per la crescita e l’educazione delle nuove generazioni.