SENATO: E' BAGARRE IN AULA TRA URLA E INSULTI

di A.B.

Roma – “Anni fa le fiabe iniziavano con “C’era una volta…”. Oggi sappiamo che iniziano tutte con “Se sarò eletto…” scriveva Carlyn Warner, alla frase così impregnata di significata attuale va aggiunto che “tutte le fiabe iniziano con un insulto”. Questa aggiunta non autorizzata ma di certo appropriata è il frutto di una manifestazione politica alquanto discutibile tra i verdiniani e M5S a Palazzo Madama.
 
 
Ma cosa è successo a Palazzo Madama? Una vicenda che un comune cittadino non vorrebbe mai sentire, il senatore Lucio Barani avrebbe mimato alla senatrice M5S Barbara Lezzi il gesto del rapporto di sesso orale. Il gesto ha scatenato l’ira della senatrice che ha inveito contro Barani frasi come “Porco, Maiale”aggiungendo inoltre “Faremo gli accertamenti dovuti", ha replicato Grasso, "e' materia disciplinare che va trattata dal consiglio di presidenza”. Barbara Lezzi ha sottolineato inoltre che non ha ricevuto le scuse in merito al gesto che le era stato rivolto e che comunque, se le avesse ricevute, poteva decidere se accettarle o meno. Erika Stefani della Lega Nord ha sottolineato che tale gesto ha offeso tutte le donne sottolineando che tali gesti vanno allontanati, Valedia Fedeli e Cecilia Guerra del PD, in merito all’accaduto hanno chiesto approfondimenti, indignazione ha mostrato anche Cinzia Bonfrisco. Barani dal canto suo  ha detto in Aula che il suo gesto è stato male interpretato. Domenico Scilipoti si è alzato e si è diretto verso il presidente Grasso per parlargli all’orecchio, con ogni probabilità gli ha riferito l’accaduto. “"D'ora in poi, visto che l'escalation e arrivata al punto di minare la civile convivenza, il rigore sarà assoluto” le parole di Grasso che hanno annunciato la convocazione dell’ufficio di presidenza per lunedì alle 13 dove verrà esaminato il gesto di Barani. 
 
 
 Ma cosa era successo in aula prima che succedesse il putiferio? L’Aula del Senato aveva bocciato un emendamento con 176 no e 120 si e 4 astenuti in merito all’articolo 2 sulla composizione ed elezione del Senato del ddl Boschi. Era stato ritirato dal M5S ed era stato firmato da Andrea Marcucci del PD. Finocchiaro ha riferico “Se dovesse passare questo emendamento soppressivo dell'art.2 ci sarebbe un effetto preclusivo dell'intera riforma".