Separazioni e divorzi, assegnazione casa familiare: sfatiamo un luogo comune

Quando i coniugi si separano a chi va la casa familiare? Si ritiene comunemente che quando i coniugi si separano la casa familiare spetti sempre alla moglie. Le cose non stanno così. La casa familiare, che è l’abitazione nella quale i coniugi e i figli hanno vissuto fino al momento della separazione, viene infatti assegnata per legge al coniuge con il quale i figli restano a vivere. Pertanto se il giudice stabilisce che i figli debbano restare con la madre la casa familiare verrà assegnata a quest’ultima, se invece verranno collocati presso il padre sarà questi a ottenere la casa.

L’abitazione familiare viene quindi assegnata nell’esclusivo interesse dei figli che hanno diritto a restare nella casa in cui sono cresciuti, dove hanno le loro abitudini di vita e i loro affetti. Nessuna rilevanza assume la responsabilità di uno o dell’altro coniuge nella separazione, né rileva la capacità economica o la disponibilità di altri immobili dei coniugi. Si prospettano infatti spesso situazioni in cui la casa viene assegnata al genitore che tiene i figli a vivere con se anche se possiede altri immobili. Proprio perché l’assegnazione della casa familiare si ottiene nell’esclusivo interesse dei figli tale diritto si perde quando i figli vanno a vivere altrove, quando diventano economicamente autonomi, se il coniuge che ha avuto l’abitazione in assegnazione va a vivere altrove o se inizia una convivenza stabile con un nuovo compagno.

Se i coniugi non hanno figli nessuno di loro avrà diritto all’assegnazione della casa che tornerà nell’esclusiva disponibilità del proprietario, mentre nei casi di comproprietà dell’immobile non resterà altra soluzione che mettere in vendita il bene.

Susanna Donatella Campione 

   L’avvocato Susanna Donatella Campione durante la trasmissione Officina Stampa affronta l’argomento dell’assegnazione della casa familiare