SEQUESTRI LICENZE NCC A CAMPODIMELE: LA SODDISFAZIONE DEI TASSISTI E NOLEGGIATORI ROMANI

Redazione

Roma – "Un taxi ogni dieci abitanti": questo lo slogan che il comune di Campodimele, in provincia di Latina, avrebbe potuto adottare per pubblicizzare l'efficienza e la capillarità dei propri servizi di mobilità pubblica in favore dei circa 700 cittadini residenti. Costituito da una sola strada carrabile, Campodimele ha infatti un'altissima concentrazione di autovetture e licenze per "noleggio con conducente". Settantuno, infatti, sono risultate le autorizzazioni rilasciate dall'amministrazione comunale in relazione ad altrettante autovetture, affinchè, a fronte di circa 50.000 euro di canoni di concessione complessivamente versati all'ente locale, potessero esercitare il "servizio taxi". Ma le attivita' di polizia Giudiziaria dei Finanzieri finalizzate a verificare le effettive modalita' di svolgimento del servizio di noleggio con conducente, non hanno pero' rilevato nemmeno una autovettura a Campodimele. Le indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Latina, originate da una denuncia dell'Associazione nazionale autonoleggiatori di Roma, e' emerso benchè siano state adottate le ordinarie procedure amministrative per consentire il formale rilascio delle licenze, che i relativi requisiti sostanziali e di legittimazione siano stati aggirati facendo si che di fatto, i tassisti svolgessero la propria attività non a Campodimele ma in un'altra città in spregio alle norme che regolano il settore. In pratica le fiamme gialle non hanno mai riscontrato la presenza di autovetture da noleggio con conducente, ne tantomeno il rientro alla sede di alcuna di esse al termine del servizio, come confermato anche dai residenti della zona, addirittura inconsapevoli che, proprio sotto le proprie finestre, vi fosse un'area adibita a rimessa di autovetture così come previsto dalla legge. Autovetture che, invece, operavano liberamente ed arbitrariamente a Roma, in particolare nel centro storico e presso l'aeroporto di Fiumicino. E così i Finanzieri della compagnia di Fondi hanno denunciato per abuso d'ufficio e falso ideologico 59 responsabili, quasi tutti romani, ed hanno in corso il sequestro delle 71 licenze irregolari rilasciate dal comune di Campodimele.

Soddisfazione da parte dei tassisti e noleggiatori romani (Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil trasporti taxi, Mit, Anar – autonoleggiatori romani e Anaf – autonoleggiatori Fiumicino) che hanno diffuso una lettera ai colleghi di cui riportiamo il testo integrale:

“Caro collega, 

chi ti scrive è un gruppo di tassisti e noleggiatori romani che tre anni fa' ha deciso di intraprendere unitariamente una lotta (che allora sembrava persa in partenza), con il solo scopo di difendere il proprio lavoro ormai devastato da quel fenomeno che tu conosci bene; l’NCC DI FUORI ROMA. 

Tre anni di puro inferno, tra ricorsi al TAR, esposti in Procura, costituzioni di parte civile fino ad arrivare alla Corte di Giustizia Europea. Tutto questo per difendere il nostro futuro. Ora, però, sembra davvero che il nostro impegno cominci a produrre importanti risultati; al di là della vittoria in Corte di Giustizia Europea che ha finalmente zittito i predicatori dell’europa delle liberalizzazioni, molte sono le sentenze di vari TAR e del Consiglio di Stato che cominciano ad esprimersi in nostro favore, come innumerevoli sono le Procure che ci riconoscono parte offesa. Il caso Campodimele, di cui tu vedi i risultati solo oggi, è in verità un percorso molto lungo iniziato nel 2011 da una nostra denuncia e costantemente seguito dai nostri legali: Campodimele dunque, come tanti che verranno e tanti dove già sono avvenuti sequestri. Mano a mano però che scaliamo la montagna, ci convinciamo sempre di più che quello che è accaduto in tutti questi anni sulla nostra pelle è tutt’altro che casuale. 

Esiste – a nostro avviso – un vero e proprio muro di omertà che investe non solo le istituzioni tutte, ma anche molte sigle sindacali del settore taxi che, dopo avere per anni assistito in silenzio alla devastazione del settore, ora e solo ora ci chiedono di sederci ad un tavolo proprio insieme a chi per anni ci ha rubato il lavoro per CAMBIARE LA LEGGE 21/92. A noi, appare davvero incomprensibile che alcuni rappresentanti sindacali ed in particolare chi per anni ha rivendicato la paternità del 29 comma 1 quater, possa chiederci oggi di cambiare le regole del gioco, mentre Campodimele cade. Qualcuno ha giudicato in passato il nostro lavoro come "inutile e scontato”. 

Scontato come il fatto che 98 vetture di Campodimele abbiano operato per oltre 10 anni a Roma effettuando “servizio taxi”, (questo si evince dal decreto di sequestro del GIP di Latina), mentre qualcuno ci diceva di essere irresponsabili ignorando, contemporaneamente, la più devastante delle liberalizzazioni. Quello che chiediamo oggi è di non giudicare il nostro operato a difesa della legalità e soprattutto di non gettare ciambelle di salvataggio a chi per anni ha lucrato sulla nostra pelle, 

Perché deve essere chiaro una volta per tutte che la nostra è una guerra di sopravvivenza, dove non si fanno feriti, e il gioco delle ombre cinesi oggi non regge più: anzi, rischia di innescare uno scontro fratricida che tutti noi vorremo evitare. Dunque preghiamo tutti di non proporci più inutili e pretestuosi tavoli tecnici poiché per noi,,dopo tutti questi anni di silenzio, la strada maestra passa per il tavolo dell’ennesima Procura”. 

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