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Cultura e Spettacoli

Sermoneta, “Maggio Sermonetano”: ecco gli appuntamenti del prossimo fine settimana

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SERMONETA (LT) – Torna per il 23° anno consecutivo il “Maggio Sermonetano – spettacoli in strada”, appuntamento imperdibile per tutti gli amanti e appassionati di cultura e musica. L’organizzazione è a cura dell’Amministrazione Comunale di Sermoneta e dell’Associazione Suono Parola Immagine, direttore artistico Massimo Gentile, con la collaborazione della Fondazione Caetani. Palcoscenico delle manifestazioni, che si snoderanno nei fine settimana dal 12 maggio al 3 giugno, saranno i vicoli e le piazze di Sermoneta, borgo medievale in provincia di Latina perfettamente conservato.

Artisti di fama internazionale si succederanno in questo palcoscenico d’eccezione:

le strade della città fortificata, regalando allo spettatore suggestioni di rara avvenenza”. Musica folklorica, jazz, soul, etnica. E inoltre arte, scultura, poesia, teatro, cinema. Una cultura di “nicchia” che il Maggio Sermonetano sdogana per renderla popolare. Anche quest’anno il Maggio Sermonetano sarà anche in “trasferta” al Fiume Cavata. Tra gli appuntamenti di rilievo, questa domenica l’esibizione di Federico Pascucci East trio – ospite Sitki Taskayali – e il concerto il 3 giugno al belvedere di Lucio Leoni e di Francesco Tricarico, celebre per “Io sono Francesco” e già ospite del Maggio Sermonetano.

QUESTO IL PROGAMMA DEL 12 e 13 MAGGIO

Sabato 12 Maggio

ore 10.00 chiesa di San Michele Arcangelo “La liuteria a Sermoneta” allestimento della mostra di liuteria a cura della Scuola di liuteria Pietro Melia di Sermoneta e di Francesco Taranto e Anlai e Associazione Arti e Mestieri Willian Morris

ore 11.00 Palazzo Caetani “Intra Musica” esposizione strumenti musicali e concerti dal 12 Maggio al 3 Giugno

ore 11.30 seminario sul repertorio dell’800 per chitarra tenuto dal M° Francesco Taranto (gratuito)

ore 15.00 Apertura al pubblico della mostra di liuteria

ore 16.30 Esibizione degli allievi di chitarra del M° Francesco Taranto dell’ I.C. Fontanile Anagnino e degli allievi del M° Andrea Mercati

ore 17.30 Incontro con la liuteria: “Come si costruisce una chitarra” a cura di Cesare Gualazzini e la scuola di liuteria di Pietro Melia

ore 18.30 Leonardo, Leonardeschi e Angeli musicanti Incontro con Gualtiero Walter Nicolini presidente ANLAI e gli strumenti di Michele Sangineto

ore 19.30 Concerto in ricordo del liutaio Scatasta, a cura di Angelo Barricelli e Francesco Taranto

Domenica 13 Maggio

ore 10.00 palazzo Caetani “Intra Musica” esposizione strumenti musicali
corso Garibaldi Aurora C artigianato artistico
piazza del Comune “sguardiInIndia” Francesca Cocco
fotografia: “Selvaggia Irlanda” Matteo Cassoni
“punti di vista” Mardavig Namsetchi
“nel vero mare” Angelo Giovannetti
pittura Alessandro Duprè

ore 10.30 seminario sul repertorio dell’800 per chitarra M° Francesco Taranto

ore 12.00 prova aperta degli strumenti di liuteria esposti e degli strumenti vincitori del 1° Concorso “L’Arte del Liutaio” Civitella Alfedena del 19 aprile 2018 associazione Rosso Rossini

ore 16.00 incontro con la chitarra Magi – Salvatore Rotunno chitarra

ore17.00 La Guitaromanie concerto dei partecipanti al seminario
ospiti Salvatore Rotunno, Fabrizio Graceffa, Alessandra Micheletti, Paolo Pieri, Alessio Taranto e Valeria Fabbri

ore 18.30 Concerto Arie e Danze dal Rinascimento ad Oggi
Voce Andrea Manchée, Liuto Mario D’Agosto Chitarra dell’Ottocento Francesco Taranto, Chitarra Alessandro De Pau

ore 18.00 Palazzo Caetani concerto di musica antica

ore 20.30 Belvedere concerto Jazz e danze dell’est” Federico Pascucci East trio ospite Sitki Taskayali saz, ud e voce Federico Pascucci sax tenore, ney , Mihail Ivanov contrabbasso, Riccardo Gambatesa batteria

Cultura e Spettacoli

Bolsena, a Palazzo del Drago riflettori puntati sulla mostra dell’artista finlandese Hannu Palosuo

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L’artista Hannu Palosuo, finlandese ma cittadino di Roma, è stato invitato a realizzare un crocifisso per la cappella disegnata da Raffaele da Montelupo al Palazzo del Drago a Bolsena. Il Palazzo del Drago è un palazzo rinascimentale, costruito nel 1500.
 
L’inaugurazione della pala d’altare si terrà al Palazzo del Drago il 29 settembre. Allo stesso tempo, si apre una mostra di Palosuo “I Am Not What You See”, che sarà aperta per il pubblico il 29 settembre e dopo su appuntamento contattando l’artista, che sarà personalmente presente al Palazzo durante il fine settimana dal 29 settembre al 1 ottobre.
 
Il tema fondamentale della mostra è la memoria. “La memoria ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia ricerca artistica, anche perché è governata dal conflitto tra la vita e la morte, vale dire dall’idea della fine della condizione umana. Cosa ricordiamo, cosa non ricordiamo, come ricordiamo, perché ricordiamo, perché non ricordiamo e soprattutto come la memoria influenzi la quotidianità. Penso che sia proprio questa lotta perpetua a muovere il mio lavoro”, Palosuo spiega.
 
Nella mostra si vedono vari ritratti dove il viso delle persone è parzialmente coperto con un velo di bianco. “È da qualche anno che il ritratto e la vita vissuta dal soggetto e riflessa dalla persona ritratta sono entrati prepotentemente nel mio lavoro. Per me il ritratto è come uno specchio che riflette chi siamo e cosa siamo. Le persone nei ritratti ci raccontano qualcosa solo perché abbiamo sentito così tanto parlare di loro? E se la faccia dipinta nel ritratto fosse solo un’immagine vuota? O se fosse invece vuota la nostra memoria?” si chiede Palosuo. Comunque, non è solo la memoria personale ad interessare l’artista. ”Sono attratto anche dalla memoria dei luoghi. Sin dalla mia prima visita, il palazzo del Drago a Bolsena ha cominciato parlarmi. Un luogo che racchiude in sé la memoria di generazioni in esso vissute, in tanti livelli visibili e non. Inizialmente mi interessavano soprattutto le storie raccontate dalle mura e dai numerosi ritratti del palazzo, ma poco dopo ha cominciato ad affascinarmi l’idea che il palazzo non fosse stato costruito per una famiglia, ma per e da un ecclesiastico, il cardinale Tiberio Crispo.”
 
Con la mostra “I Am Not What You See” l’artista ha voluto confrontarsi, oltre che con il tema dei ritratti, con una pala d’altare, simbolo di mistero della fede, e come, attraverso la memoria della realtà umana diventi visibile, quasi toccabile. “Nel crocifisso che ho creato per la cappella disegnata da Raffaele da Montelupo, sono partito dal passo della Bibbia di Matteo 11:27 “Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. Con questo mio lavoro ho voluto riflettere come e a chi Dio voglia rivelare il suo vero volto. Quello che si vede e si percepisce, quello che non si vede ma si sente.”
 
Privo di virus.www.avast.com

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Castelli Romani

Colonna, uno spettacolo di Emozioni con il grande Mogol

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Bagno di folla per una serata speciale andata in scena ieri sera a Colonna, paese dei Castelli Romani che ha accolto un evento dedicato al grande Lucio Battisti, nel venticinquesimo anniversario dalla sua scomparsa

Le tantissime persone che hanno riempito la piazza anche in occasione della sagra delle Pincinelle e dell’uva hanno applaudito la presenza del grande autore Mogol che ha voluto condividere il progetto con l’interprete Gianmarco Carroccia in una serata ricchissima di ‘Emozioni’.

Gremita di gente già dal tardo pomeriggio la piazza Vittorio Emanuele II con persone che hanno degustato i piatti tipici locali e dove alle 21 è iniziato il concerto: «Sono davvero orgoglioso- dice il sindaco di Colonna Fausto Giuliani – di avere avuto due ospiti d’eccezione per celebrare insieme l’intramontabile Battisti. La straordinaria presenza di Mogol ha davvero scaldato i cuori di tutti. Cerchiamo sempre di portare qualità e cultura in questa cittadina meravigliosa vicino Roma che merita di essere visitata è frequentata. Abbiamo chiesto al maestro Mogol di voler inserire la canzone “Arcobaleno” che abbiamo voluto dedicare al nostro Bruno, – Bruno Astorre Ndr. – il nostro amico che è venuto a mancare troppo presto ma che era anche Senatore della Repubblica e ha lasciato un vuoto immenso nelle nostre vite».

La vera star della serata è stato proprio Mogol che ha dato vita al progetto in tour “Emozioni” nato per valorizzare e diffondere le sue opere condivise con l’intramontabile Lucio Battisti

A Colonna è stato sicuramente un grande evento, un’occasione per rivivere la magia di canzoni che hanno segnato la storia della musica. 

Davvero interessanti i momenti in cui il più grande autore di testi della musica italiana ha raccontato i vari aneddoti e i passaggi salienti che hanno portato alla nascita di quei capolavori divenuti immortali. 

Per tutto Gianmarco Carroccia ha saputo tenere il peso della grande responsabilità di interpretare il grandissimo Lucio Battisti che rimarrà sempre impresso nella memoria di generazione in generazione anche per il suo forte carisma interpretativo, la sua voce a volte graffiante, i suoi movimenti che erano all’unisono con le parole cantate e soprattutto la sua grande capacità di trasmettere grandi emozioni .

Carroccia ha iniziato a prendere lezioni di chitarra e ha continuato gli studi universitari presso la Sapienza di Roma, laureandosi in Management e diritto d’impresa. Il suo background traspariva sul palco ma si è fatto volere bene dal pubblico per i grandi sorrisi e umiltà trasmessi più che per la sua innegabile somiglianza con Battisti.

Carroccia ha partecipato a diversi concerti, tra cui il Festival di Castrocaro, dove ha iniziato a farsi conoscere. Si è distinto soprattutto per essere un allievo di Mogol e per aver interpretato alcune delle canzoni più note di Lucio Battisti. Dopo essersi laureato, ha fondato un’organizzazione chiamata SuoniEmotivi, di cui fanno parte anche altri due soci e suo fratello. In particolare, grazie alla collaborazione con Mogol, Carroccia ha ripercorso la biografia musicale di Battisti in diverse tappe in Italia per riproporre i brani del celebre cantante italiano.

Il primo vero successo di Gianmarco Carroccia è stato ottenuto all’età di 17 anni, quando si è esibito in pubblico davanti agli studenti e agli insegnanti della scuola che frequentava, l’istituto commerciale. Da quel momento, ha ottenuto sempre più consensi e ha continuato a dedicarsi alla musica con grande passione.

Non ha nascosto l’entusiasmo il primo cittadino Fausto Giuliani per aver ospitato Giulio Rapetti in arte Mogol che da tutti è spesso ricordato per il lungo e fortunato sodalizio con Lucio Battisti, ma il suo contributo alla cultura italiana attraverso la musica pop è stato ancora più ampio. Infatti, dai primissimi anni ’60 a tutt’oggi, vanta oltre millecinquecento canzoni pubblicate e grandissime collaborazioni tra cui Mango, un grande cantautore che Mogol ha ricordato ieri sera parlando di un legame particolare con “l’aldilà” e dei tanti arcobaleni visti e grandi amici persi.

Mogol ha condiviso la sua creatività con moltissimi artisti, fra cui Tony Renis, Gianni Bella, Morandi, Cocciante, Mango, Mina, Vanoni, Minghi; ma anche, Patty Pravo, Bruno Lauzi, Equipe 84, Dik Dik, PFM, Bobby Solo, Umberto Tozzi e persino Luigi Tenco, Renato Zero, Gigi D’Alessio, Rino Gaetano.

Ieri sera a Colonna ha fatto commuovere e gli applausi sono stati davvero moltissimi.

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Cronaca

Bolsena, al convento di Santa Maria del Giglio un fine settimana di concerti con l’Aps Punti di vista

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Una due giorni di concerti al convento di Santa Maria del Giglio a Bolsena con Punti di vista Aps. Si parte sabato 16 settembre, alle 18, con un pomeriggio dedicato ai canti delle tradizioni del world music. Si esibirà l’ensemble vocale “La cantastoria”, formato da Cristina Avenali, Angela Caratozzolo, Stefania Cesare, Giada Cirone, Jacqueline Fassero e Cosetta Lomele, in uno spettacolo vivace e fantasioso, un intreccio di canti, poesie e racconti, sul tema degli spiriti della natura.

In contemporanea si terrà la mostra fotografica di Cosetta Lomele dal titolo “Il paesaggio segreto – Conversazione con il mondo vivente”. Domenica 17 settembre, alle 17,30, spazio alla musica e al ballo con il concerto-spettacolo “El corazón al sur” del trio Manuela Carretta, danzatrice, Michele Pucci, chitarra flamenco, e Alberto Chicayban, chitarra e voce. Dalle 16, nel giardino del convento si svolgerà il mercato contadino con Comunità rurale diffusa. Patrocinati dalla Pro loco Bolsena, i due spettacoli sono con entrata a offerta consapevole.



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