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Cronaca

Sfregia la moglie in volto e gli taglia i capelli perchè gli rifiuta un rapporto sessuale

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Sfregia la moglie in volto con un coltello da cucina perchè gli rifiuta un rapporto sessuale. È accaduto a Canosa di Puglia la mattina del 17 agosto in un appartamento del centro cittadino. Un uomo di nazionalità marocchina – A.A. classe 1979, regolare sul territorio -, nel corso di una discussione con sua moglie – K.F.Z. cl. 1997, arrivata in Italia da poche settimane -,  successiva al rifiuto della donna di aver con lui un rapporto sessuale, l’ha aggredita tagliandole il volto ed i capelli con un coltello da cucina.

Le urla della donna hanno destato l’attenzione dei vicini che vedendo sangue ed un uomo fuggire hanno allertato la Polizia di Stato.

L’arresto dell’uomo

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Canosa, giunti sul posto, hanno constatato la gravità di quanto accaduto e, pertanto, sono partite le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Barletta Andria Trani in sinergia con il Commissariato, dirette dalla Procura della Repubblica di Trani.

La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale “Bonomo” di Andria dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico – durato ore – per multiple ferite complesse del volto, del padiglione auricolare e della superficie dorsale di entrambe le mani.

Il responsabile ha cercato di far perdere le proprie tracce fuggendo dal luogo del delitto a bordo della sua autovettura.

Le meticolose investigazioni condotte senza soluzione di continuità hanno consentito agli uomini della Squadra Mobile di Barletta Andria Trani e del Commissariato di P.S. di Canosa di localizzare il fuggiasco in Ruvo di Puglia, dove è stato bloccato mentre si trovava sulla sua auto in una via del centro. Vano il tentativo di quest’ultimo di darsi nuovamente alla fuga per sottrarsi al controllo delle forze dell’ordine, coadiuvati in questa circostanza anche da appartenenti alla Squadra Mobile di Bari.

Condotto in Questura ad Andria, il ricercato è stato interrogato dal Pubblico Ministero e dal Dirigente della Squadra Mobile B.A.T., alla presenza del proprio avvocato di fiducia, fornendo la propria versione dei fatti senza negare di aver accoltellato la propria moglie, tagliandole anche i capelli.

Le perquisizioni eseguite hanno consentito di rinvenire nel portabagagli dell’auto condotta da A.A. cl. 1979 una bottiglia di disgorgante idraulico che contiene idrossido di sodio (commercialmente denominato soda caustica).

Gli elementi raccolti hanno consentito alla Procura della Repubblica di Trani di emettere un Decreto di Fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’indagato, accusato di tentato omicidio e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al volto, che è stato prontamente eseguito alle prime ore del 18 agosto dalla Polizia di Stato che lo ha condotto presso la Casa Circondariale di Trani, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La posizione dell’indagato è stata rimessa al vaglio del G.I.P. presso il Tribunale di Trani che, pronunciandosi sulle richieste dalla Procura della Repubblica di Trani, ha convalidato il fermo ed ha disposto la misura cautelare in carcere.

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Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Esorcismo con rito islamico: morto un 43enne

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La causa della morte di un uomo di 43 anni a Salassa (Torino), non era, come si pensava, un’overdose di droga, ma il soffocamento durante un esorcismo con ritmo islamico.

L’hanno accertato le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea, che hanno fermato l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. La donna è agli arresti domiciliari, gli uomini sono in carcere.

Le indagini hanno appurato che il 43enne era già dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo un precedente rituale, guidato dallo zio. Vittima e fermati sono tutti di origine nordafricana.

Il tragico epilogo del rituale in un appartamento di Salassa, lo scorso 10 febbraio

La vittima era stata già sottoposta ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, in quanto ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni. I carabinieri, invece, hanno rivelato un’altra verità nonostante il tentativo dei sospettati di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso per soffocamento. Lo zio della vittima, figura di riferimento della comunità islamica di Cuorgnè, un altro Comune del Canavese, avrebbe guidato i rituali.

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Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate

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ROMA – Nella giornata di ieri è scattata un’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma nell’area della stazione ferroviaria Termini, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità.
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.



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