Shock a Ferrara, partorisce e nasconde il neonato nel freezer

 

FERRARA – Partorisce in casa, nasconde il corpo del neonato nel freezer e poi va in ospedale dicendo di essere caduta. E' successo a Migliarino (Ferrara). La donna M.R, 40 anni, è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale. Come riportano i giornali locali, è stata aperta una inchiesta di procura e polizia.

La donna si è presentata in ospedale a Ferrara martedì con una emorragia, riferendo di essere caduta 4 giorni prima. I medici si sono accorti anche che aveva potuto avere un aborto o un parto prematuro di un neonato di sei mesi. Per due giorni, martedì e mercoledì scorsi, la polizia ha cercato il corpo del neonato nella casa dove la donna abita con il marito e altri sei figli.
Ieri la donna si è svegliata dal coma e ha riferito di aver nascosto il corpo nel freezer di casa, dove gli inquirenti lo hanno trovato. La procura ha aperto un'indagine per valutare la posizione della donna e del marito e per ricostruire la vicenda.

La donna è ora indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere: si tratta di atti e ipotesi di reato dovuti, che potranno avere una evoluzione nel corso delle indagini, soprattutto alla luce dell'autopsia sul corpicino del bimbo che verrà eseguita presto. Il problema tecnico è che il corpicino è stato sottoposto ad un congelamento per diversi giorni dentro il congelatore a pozzetto della casa di via Travaglio a Migliarino dove la donna abita con il marito e sei figli.

Dunque occorre attendere che le condizioni del corpicino siano le più adatte per iniziare gli accertamenti. Da quanto è stato riferito dal dirigente della squadra mobile, Andrea Crucianelli, il corpicino, ancora in posizione fetale e riposto dentro il congelatore in una busta di plastica misura 43 centimetri di lunghezza, che aumenterà nel momento in cui si potrà avere l'estensione del corpo, ed era formato e secondo le prime indicazioni era al 7/o-8/o mese e pesava 3 chili. Nel pomeriggio di oggi la donna è stata interrogata con le garanzie della difesa, assistita dagli avvocati Gianluigi Pieraccini e Monica Guerzoni e si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

L'indagine sul caso di Migliarino ora si concentra solo sull'autopsia del corpicino, che dovrà indicare se il bimbo sia nato vivo o morto. Gli inquirenti vogliono avere risposte (dalla madre che ha opposto il suo silenzio) sul perchè non abbia chiesto aiuto a nessuno, chi abbia di fatto tagliato il cordone ombelicale (che ha un taglio netto, non strappato tipico di espulsione con aborti spontanei) e soprattutto il motivo per cui sia stato nascosto nel freezer. Freezer che – hanno detto il dirigente Crucianelli e il capo di gabinetto Pietro Scroccarello in una conferenza stampa – si trovava in uno sgabuzzino della casa piena di sacchi di spazzatura e mobili alla rinfusa ("disordine e sporcizia che si fa fatica a descrivere" hanno riferito).

Il congelatore era nascosto da mobili sul coperchio superiore, e nel corridoio di accesso vi erano altri mobili ad impedire di raggiungerlo come se qualcuno volesse tenerlo nascosto. E non a caso nonostante due giorni di ricerche della polizia, anche coi cani molecolari, nella casa, dentro e fuori, del corpicino non c'era ombra: solo quando la donna è stata svegliata ieri – sedata e intubata nel reparto di rianimazione dove si trova ancora, ma non è in pericolo di vita – ha potuto riferire di aver nascosto il bambino nel freezer assieme ad alimenti.

Da martedì mattina, gli inquirenti polizia e procura hanno attivato anche i servizi sociali del comune di Migliarino e i figli piccoli sono stati affidati alla nonna materna che abita nell'appartamento attiguo della casa bifamiliare. Gli stessi dirigenti della polizia sottolineano però che le condizioni di degrado materiale all'interno della casa non sono indicative delle condizioni e dei comportamenti della famiglia: i bambini sono sempre vestiti bene, nessuno si è mai lamentato all'esterno di nulla.