Si risveglia dal coma e parla alla moglie: “Ciao amore”

L’atleta 36enne dei Falchi di Lecco era scivolato sul Resegnone

Guarda la moglie Ramona, che da quasi un mese è come ogni giorno al sua fianco, e le sussurra “Ciao amore”. Si è risvegliato così dal coma, lunedì scorso, il runner Andrea Grilli che a fine novembre era scivolato durante un allenamento sul versante bergamasco del Resegone. La vicenda è stata raccontata in un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook dell’ASD Falchi di Lecco, una società sportiva, ma soprattutto, come si legge sul loro sito, “un gruppo di amici con la passione per la montagna e per la corsa”.
   
Il post ripercorre tutta la vicenda di Andrea, il 36enne scivolato il 30 novembre scorso. “Parte da casa alle ore 6. È da solo. Seguendo il Sentiero n.1, raggiunge la vetta intorno alle ore 8 e incomincia a scendere”. Dopo la caduta, “viene ritrovato grazie ad un altro escursionista scivolato nella stessa zona”.

    Viene trovato “in ipotermia, è privo di coscienza, ha numerose contusioni e fratture, i polmoni collassati, ma è vivo”.

    Il runner viene portato subito in elicottero all’Ospedale di Bergamo nel reparto di terapia intensiva”. La temperatura corporea viene riportata a 36 °C e con il passare dei giorni i parametri vitali si stabilizzano. Respira autonomamente ma non si sveglia. Tuttavia, ricorda il gruppo sportivo lecchese, “ogni giorno c’è un impercettibile progresso: piccole reazioni alle voci esterne, gli occhi che si aprono, il ritmo del respiro che accelera, la mano che stringe debolmente quella della persona che gli parla”.

    La svolta arriva lunedì 23 dicembre: “È pomeriggio, è l’orario delle visite per Andrea, la sua amata moglie Ramona gli parla come sempre e Andrea ha la reazione decisiva che tutti aspettavamo. Apre gli occhi, con una nuova luce che finalmente li inonda. Apre la bocca e pronuncia le parole più belle: ‘Ciao Amore!'”.

    Il post pubblicato su Fb e sul sito dell’ASD Falchi si conclude con una citazione di Paulo Coelho: “Riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l’inatteso accada”.
    Non manca un ringraziamento allo stesso runner: “Grazie Andrea per averci fatto sentire tutti come fratelli, uniti nella speranza, fiduciosi nella preghiera, ognuno a suo modo”.